Le interviste
Intervista a Pietro Razzini- esclusiva CalcioStyle!
È il gioco del momento. Anche se, chiamarlo gioco, è assolutamente riduttivo. Il Fantacalcio è un modo di vivere, una religione, un mantra, un’emozione continua. Oltre 6 milioni di italiani schierano regolarmente la propria formazione: una moda che sta crescendo sempre di più. E in quanto moda, destinata a durare, è indispensabile che qualcuno detti anche uno stile dedicato appositamente a tutti i fantallenatori che amano alla follia sedersi su una panchina di Serie A, scegliere gli schemi e schierare i propri undici titolari. Piutre , il primo brand di abbigliamento nato per chi ha il fantacalcio nel cuore, porta con sé i sentimenti che ogni fantallenatore vive sulla propria pelle, trasformandoli in un’icona di stile da indossare e con cui esultare. Pietro Razzini, uno dei quattro fondatori di Piutre, racconta le origini e l’evoluzione di un’azienda giovane che, in poco più di un anno, si sta già affermando come un unicum nel panorama (fanta)calcistico.
Cosa vuole trasmettere il vostro brand?
“Piutre è il desiderio di avere stile anche quando ci “si diverte”. Come i calciatori hanno una divisa di squadra, è giusto che anche i fantallenatori abbiano un abbigliamento adeguato, casual e sporty-chic allo stesso tempo. Quell’abbigliamento che, come nessun’altra realtà, Piutre Fantacalcio sta proponendo sul suo sito internet, www.piu3.it , e sui suoi canali social (Facebook, Instagram e Youtube )”.
Cosa vi differenzia dagli altri siti e dalle pagine che parlano di Fantacalcio?
“Noi non facciamo concorrenza a nessuno e, soprattutto, possiamo essere il partner ideale per tutti: piattaforme di gioco, organizzatori di tornei, siti di informazione sul fanta e calciomercato, youtuber o instagrammer che danno consigli sulle formazioni, trasmissioni tematiche. Siamo diversi e complementari”.
Che cosa proponete?
“La nostra prima collezione estiva è stata sviluppata su due linee ( gol plus e bomber ): T-shirt fresche, dinamiche, graffianti, ricche di elementi alla moda ma calibrate sulle caratteristiche tipiche dei fantallenatori. Ora la collezione invernale è costituita da due felpe (una hoodie e una girocollo ) e da pantaloni per la tuta, lunghi e corti: su www.piu3.it/collezioni c’è una panoramica completa di questi capi che, nota importante, sono stati prodotti in Italia con materiale di ottima qualità. Si tratta di T-shirt, felpe e tute di sartoria, con un filato pregiato, studiato da una designer che lavora da anni in ambito sportivo con realtà che esportano in tutto il mondo”.
Avete notato interesse verso il vostro progetto?
“C’è molta curiosità e riceviamo tanti messaggi per avere informazioni. Ormai stanno arrivando le feste natalizie. Posso dire con sicurezza, a tutti coloro che hanno un amico fantallenatore, di non aver timori: l’abbigliamento Piutre è il regalo perfetto per chi gioca al fantacalcio. Soprattutto in questo periodo perché stiamo proponendo sconti mai visti prima: il 30% sui nostri prodotti. Conviene affrettarsi a scegliere prima che terminino i nuovi capi”.
Sulle vostre Pagine social abbiamo visto tante idee innovative.
“Abbiamo dato vita a molte iniziative in questi 14 mesi di vita, sia online che offline. Nel periodo di quarantena, per esempio, siamo riusciti a ideare il primo e unico fantacalcio vintage capace di fare giocare i nostri utenti quando la Serie A era ferma (oltre 7000 utenti per la prima edizione). A settembre è nata la “Guida all’Asta” di Piutre con tutti i consigli per riuscire a fare le scelte giuste in occasione della giornata più importante dell’anno: anche in questo caso i numeri ci hanno dato ragione perché è stata scaricata da oltre 650 fantallenatori in pochi giorni. E ancora, ogni venerdì sono personalmente in diretta sulle nostre pagine Facebook e Instagram per dare suggerimenti ai fantallenatori in vista del turno di campionato. Lavoro da più di 15 anni per la Gazzetta dello Sport e gli utenti si fidano di me: è un modo per creare una community attiva e unita”.
Ci sono stati anche appuntamenti offline?
“Esatto. Abbiamo organizzato un evento brandizzato Piutre in occasione del lancio della prima collezione, nella splendida cornice del Golf Club di Parma, con la presenza di tanti ex calciatori (tra cui Gigi Apolloni, Sandro Melli, Benito Carbone, Luca Mondini e Marco Giandebiaggi) e stiamo lavorando per alcune iniziative benefiche. Abbiamo, infatti, deciso di aiutare la Onlus Giocamico che lavora per aiutare i bambini del reparto di Oncoematologia pediatrica dell’Ospedale Maggiore di Parma. Ma i grandi campioni dello sport sono protagonisti anche sui nostri canali social. Volete qualche nome che è passato da Piutre? Paolo Rossi, Dario Hubner , Marco Marchionni, Benny Carbone, Pierluigi Orlandini e tanti altri”.
Cosa vi hanno dato tutte queste attività?
“Ci hanno garantito una forte esposizione mediatica: con il Fantacalcio dei Sogni (il Fantacalcio Vintage di Piutre) hanno parlato di noi la RAI, la Gazzetta dello Sport, il Corriere della Sera, il Corriere dello Sport, Sky Sport, Tuttosport, Radio Rai oltre a tante altre testate ed emittenti. Inoltre, le nostre magliette sono state indossate da tanti calciatori del presente e del passato. Gli ultimi, solo in ordine di tempo, sono stati Fabio Galante e Dejan Kulusevski , neoacquisto della Juventus”.
Il prossimo passo?
“Ora abbiamo presentato la collezione invernale GOL PLUS di felpe e tute. Abbiamo avuto il piacere di vestire una modella italiana che vive e lavora a New York con i nostri capi. In questi giorni stiamo mostrando il risultato dello shooting sia sul sito che sui canali social. La soddisfazione maggiore è osservare come le nostre T-shirt e le nostre felpe piacciano sia agli utenti sia ai calciatori: entrambe le categorie hanno ritrovato il loro gusto nel nostro stile. Questo ci fa pensare positivo perché stiamo lavorando con grinta e passione affinché Piutre sia il riferimento per la moda e lo stile di tutti i fantallenatori”.
A nome di tutta la redazione di CalcioStyle, ringrazio Pietro Razzini, grandissima persona prima ancora che ottimo giornalista, sottolineando la sua disponibilità e la sua umiltà non da tutti. Un saluto affettuoso ed un grande in bocca al lupo per tutti i suoi progetti futuri!
I canali per seguire Piutre:
www.piu3.it
Facebook – Piutre Fantacalcio
Instagram – Piutre Fantacalcio
Youtube – Piutre Fantacalcio
Le interviste
ESCLUSIVA CS – Rijeka, Djalovic: “Cannavaro e Gattuso grandi allenatori, ma noi puntiamo al titolo”
La nostra redazione ha avuto l’onore e il piace di intervistare Radomir Djalovic, allenatore del Rijeka, attualmente primo in classifica in Croazia.
La redazione di Calciostyle ha avuto l’opportunità di intervistare Radomir Djalovic, ex attaccante montenegrino che, dopo due anni trascorsi da vice-allenatore, ad agosto scorso è stato scelto come guida tecnica del Rijeka.
Scelta che, almeno fino a questo momento, ha ampiamente ripagato, visto il primo posto in classifica nel campionato croato. Con lui abbiamo parlato del rendimento della squadra ma anche degli allenatori nostrani emigrati in Croazia.
Esclusiva CS – Rijeka, le parole di Djalovic
Il Rijeka occupa la posizione di leader nel campionato croato nonostante il fatto che si combattano due grandi allenatori italiani Gennaro Gattuso (Hajduk) e Fabio Cannavaro (Dinamo Zagabria). È vero che il budget annuale del Rijeka è di 15 milioni di euro, dell’Hajduk di 50 milioni e della Dinamo di 60 milioni? Come riesci a combatterli?
È vero che i budget di Dinamo e Hajduk sono 6, 7 volte più grandi dei nostri, ma a volte, anche se i soldi sono molto importanti, non sono decisivi. Cerchiamo con un grande lavoro di creare un clima familiare in cui i giocatori danno il massimo, insieme ai nostri tifosi, per lottare con loro, e per ora sta andando bene.
Chi è il tuo più grande rivale in questa stagione, Gennaro Gattuso o Fabio Cannavaro?
Sono entrambi bravissimi allenatori, come dimostrano i loro risultati, ed entrambi sono rivali nella corsa al titolo, a pari merito si potrebbe dire.
Pensi che i due allenatori italiani abbiano portato lo stile di calcio italiano nei due più grandi club croati?
Sì, entrambi hanno portato uno stile italiano riconoscibile in Croazia, e i loro risultati dimostrano che sono allenatori bravi e di grande successo.
Speri di poter ancora vincere il titolo?
Lo spero. anche se questo è il mio primo lavoro da allenatore, ma sarebbe bellissimo riuscire a superare entrambi e riuscire a festeggiare alla fine. Noi ci crediamo, anche se ci siamo indeboliti perché abbiamo venduto 3 dei nostri migliori giocatori una settimana fa. Una cosa è certa: non ci arrenderemo e lotteremo fino alla fine.
Hai mai pensato di allenare un club italiano?
Certo. Sono ancora giovane, ma sarebbe un onore e un privilegio lavorare in Italia in futuro.
Le interviste
ESCLUSIVA CS – Mauro Scarino: “Serata all’insegna del calciomercato, il Gran Galà del Calcio…”
Mauro Scarino, organizzatore dell’Adicosp, ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni per l’ultimo giorno di calciomercato all’evento all’hotel Hilton di Roma.
Mauro Scarino è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni nell’ultima giornata di calciomercato direttamente dall’evento organizzato dall’Adicosp, associazione italiana direttori e collaboratori sportivi, all’hotel Hilton EUR La Lama proprio per le ultime trattative della sessione invernale.
ESCLUSIVA CS – Le parole di Mauro Scarino
“Questa è una serata all’insegna del calciomercato, che comprende tutta la Serie A e anche il calcio internazionale. Questo tipo di evento all’Hilton comincia a prendere sempre più piede, vediamo una partecipazione sempre più ampia da parte delle persone persone. Una serata importante anche per il gruppo dell’Adicosp che si sacrifica ogni anno per organizzare questi eventi in cui siamo tutti presenti.”
Cosa dobbiamo aspettarci per i prossimi eventi Adicosp?
“Con il presidente Morrone si cercherà sempre di organizzare eventi importanti. La sua presenza è molto fondamentale in quanto è una persona che per impegno e per serietà non si trova facilmente in giro. Il gruppo continuerà ad andare avanti cercando di migliorare le situazioni in questi eventi in cui l’affluenza di pubblico è enorme.
Il Gran Galà del Calcio è un evento molto bello in cui partecipano anche persone, all’interno del mondo calcistico, di spicco. Dietro c’è sempre un’organizzazione fatta ai minimi dettagli, con accuratezza per tutte le situazioni. Ogni anno comunque si spera sempre di migliorare l’esperienza e di andare sempre avanti.”
Colpo del mercato?
“Sicuramente può essere quello di Joao Felix al Milan.”
Ranieri ha dato la scossa alla Roma?
“Ranieri ha sicuramente dato una scossa importante alla squadra giallorossa, in quanto il gruppo, rispetto a prima, ha acquisito più sicurezza. Lo abbiamo visto nella partita contro il Napoli in cui la Roma ha fatto una bellissima partita e, nonostante sia andato in svantaggio, è riuscita a recuperare facendo un bellissimo secondo tempo impegnando il Napoli in diverse azioni. Credo che la Roma punterà sul rinnovo in panchina di Ranieri.”
Intervista completa sul nostro canale Youtube
Le interviste
ESCLUSIVA CS e OC – Repice: “Alla Roma Claudio Ranieri presidente o plenipotenziario”
In diretta su Officine Calcio abbiamo fatto una chiacchierata con Francesco Repice, uno dei radiocronisti più noti in Italia.
Con Francesco Repice abbiamo parlato della sua Roma e del valore della radiocronaca oggi.
Officine Calcio, l’intervento di Francesco Repice
Repice sull’arrivo di Claudio Ranieri e sul suo ruolo alla Roma
“Per quello che riguarda la Roma sono stati fatti degli errori che a Trigoria hanno ammesso: errori pacchiani mostruosi. La Roma ha pagato le conseguenze, il tributo, a questi errori.
Ora è arrivato Claudio Ranieri e tutti noi sappiamo quanto potesse risultare utile il suo arrivo a Trigoria in questa fase della stagione.
Il problema è che da lui ci si aspetta qualcosa di importante: non tanto da allenatore perché non ha bisogno di dimostrare niente a nessuno, ma ci si aspetta qualcosa di importante da dirigente”.
Sul futuro allenatore giallorosso
“I tifosi della Roma quando sentono parlare di certi nomi in panchina rabbrividiscono e sperano invece che si possa chiudere nel più breve breve tempo possibile o che si possa arrivare ad allenatori che garantiscono un certo tipo di stagione, anche per come costruiscono le squadre.
Ogni riferimento a Massimiliano Allegri non è puramente casuale”.
Sulle ultime dichiarazioni di Claudio Ranieri
“Secondo me ha voluto dire due cose: la prima è che la Roma in campionato, se succede un miracolo, può conquistare una posizione di Europa League. Quindi deve arrivare in Europa da un’altra porta, dalle coppe, e in questo momento io credo che la partita con il Milan sia più importante della partita con il Napoli.
La seconda cosa, forse ancora più importante, è che ha voluto dimostrare a tutti che questa è la squadra che ha a disposizione. La vera domanda è: si viaggia ancora d’amore d’accordo o perlomeno si viaggia ancora con i medesimi obiettivi, la società e Claudio Ranieri? Perché questa è la vera domanda.
Dopodiché la Roma ha una proprietà ricchissima, potrebbe comprare giocatori stratosferici e quindi ci si aspetta che non arrivino soluzioni strane.
Ecco io quando sento parlare gli allenatori che parlano del ‘mio calcio, il calcio propositivo’, ho i brividi.
Sull’evoluzione e il valore della radiocronaca oggi
“Noi credevamo che le nuove tecnologie avrebbero ucciso il mezzo radiofonico. Quando si è imposta la rete noi credevamo che la radio sarebbe finita lì.
In realtà è successo l’esatto contrario: la radio ha moltiplicato la sua capacità di diffusione proprio grazie alle nuove tecnologie. Faccio un esempio: se io sono a Newport in Nuova Zelanda e voglio ascoltare una partita del Cosenza, la squadra della città in cui sono nato, posso benissimo farlo attraverso la rete.
C’è un altro aspetto: la televisione ti costringe a star seduto a farti lobotomizzare dalle immagini e da suoni e da parole sette giorni alla settimana 24 ore al giorno 365 giorni l’anno. La radio no: la radio ti insegue, ti consente di farti una vita, di portare a cena a tua moglie, di portare a giocare i tuoi figli, di uscire con gli amici e di fare tantissime cose.
Perché la radio ti insegue. Il metodo, e quindi la tecnica, della radiocronaca è cambiato perché dobbiamo essere, non dico competitivi perché questo è assolutamente impossibile con le piattaforme televisive, ma dobbiamo affascinare chi ci ascolta.
Io ho scelto di sudamericanizzarmi, quindi di raccontare le partite in una certa maniera ben sapendo che che chi ascolta le partite di calcio vuole disegnare nella sua mente una fotografia vuole avere un’immagine ben precisa vuole dipingere addirittura un e io cerco di farlo e la radiocronaca per questo secondo me non perderà mai il suo fascino ormai la sua potenza”.
Sulla gestione della dirigenza giallorossa
“Per me già la scelta di tornare a Claudio Ranieri è una scelta importante, che significa: ‘Guardate, noi abbiamo sbagliato, adesso cerchiamo di correre di pari’. Bisogna proseguire su quella via.
Per me la posizione di presidenza dell’AS Roma ideale sarebbe quella di Claudio Ranieri come faceva la famiglia Agnelli con Boniperti, come fece Cragnotti con Zoff.
Mettere lì qualcuno che sappia di che cosa si parla, che sappia di calcio. Poi fate scegliere a Ranieri, fate scegliere a lui. La grande intelligenza di Oaktree è stata mettere Marotta alla presidenza dell’Inter e quindi far decidere a lui.
Quando i grandi uomini dell’impresa americana, tra cui i Friedkin, che quest’anno hanno fatturato solo con la loro prima attività 15 miliardi di dollari, capiranno e si convinceranno che un uomo come Claudio Ranieri deve avere tutto in mano, allora può darsi che ritornerà qualcuno.
Può darsi che si possano fare scelte, visto che si parla più di direttori sportivi, ad esempio di Pantaleo Corvino. E se salva la squadra bisogna inginocchiarsi e inchinarsi”.
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