Le interviste
Le interviste – Marco Severi: “Non faccio distinzioni tra i miei ragazzi”
Abbiamo incontrato il procuratore Marco Severi nel corso dell’evento di chiusura del calciomercato che si è tenuto a Roma: ecco cosa ci ha raccontato.
Tu hai assistito a una conferenza nella quale si è parlato dei diversi ruoli del calcio, dal direttore sportivo, all’agente all’allenatore, e di come questi ruoli dovrebbero essere distinti. Ti è capitato di conoscere allenatori che si siano assunti compiti da direttori sportivi e di voler gestire le trattative direttamente con te?
“Assolutamente sì, è all’ordine del giorno. Molte volte l’allenatore può fungere da direttore sportivo, e viceversa. Succede anche con i presidenti dei club.
E’ una realtà un po’ complessa e molte volte, per gestire la trafila di un giocatore, puoi sbagliare a scegliere la figura con cui rapportarti all’inizio. Parli con qualcuno e poi scopri che è la persona che ha meno potere per poter portare a termine quella trattativa“.
Quali giocatori hai gestito in passato? Puoi farci qualche nome, anche solo di quelli cui sei particolarmente legato?
“Preferirei di no, sono legato un po’ a tutti i giocatori che ho trattato. Da quando ho cominciato, 2 anni e mezzo fa, mi porto dietro alcuni nomi con cui ho un rapporto più profondo ma semplicemente per una questione di tempo.
Non faccio distinzioni tra i miei giocatori sulla base della categoria in cui giocano, dell’età o della busta paga, ho rapporti alla pari con tutti: forse i miei assistiti mi apprezzano per questo motivo. Lo stesso discorso vale per gli allenatori“.
Qual è la trattativa che è stata impegnativa finora?
“Quella che non ho ancora concluso e che spero di concludere oggi entro le 8. E’ un affare che ho a cuore parecchio, perché coinvolge uno di quei profili che seguo da più tempo.
Abbiamo fatto un percorso di crescita insieme, lui come giocatore e io come procuratore, ed è difficile perché stiamo cercando di fare uno step successivo, di salire di categoria nei professionisti. Vi terrò aggiornati“.
Ringraziamo Marco Severi per il tempo che ci ha dedicato e ci riaggiorneremo quando tutti i giochi del calciomercato si saranno conclusi definitivamente.
Le interviste
Esclusiva CS, Aldair: “A Francesco Totti, la mia fascia da capitano perché…”
Nel corso dell’evento di Footvolley, si è svolta a Ladispoli la Stars Cup International, che ha visto giocare sulla sabbia alcune stelle: tra queste, Aldair che ha parlato ai nostri microfoni.
Indice
Il Footvolley
La manifestazione sul litorale romano ha mostrato il Footvolley, sport di cui vi abbiamo parlato nell’articolo che presentava proprio questo evento.
Questo sport deve le sue origini al Brasile, ed è una variante del Beachvolley. I giocatori in campo usano i piedi per spingere la palla oltre la rete a suon di colpi talvolta sensazionali come lo “Shark-attack”: il giocatore effettua una rovesciata in avanti con il corpo rovesciato.
Ne sono maestri Federico Iacopucci (fresco vincitore del Pallone d’Oro 2024 del Footvolley) e Mikey Elias, giocatore inglese dalle spiccate doti tecniche in questa disciplina.
La Stars Cup International
A Ladispoli, una quattro giorni di sport, che ha visto quattro delle migliori Nazionali (Italia, Spagna, Inghilterra e Uruguay) sfidarsi sulla sabbia e dare spettacolo punto su punto. Si gioca al meglio dei tre set con un punteggio che varia dai 18 a 21 a seconda della manifestazione.
Ad avere la meglio in questo quadrangolare è stata la formazione dell’Italia con Federico Iacopucci e Alain Faccini che hanno battuto, in una finale combattuta, la Spagna.
Ambasciatori d’eccezione tra cui Aldair
Alla rassegna hanno partecipato alcuni ambasciatori d’eccezione: Tonetto, Presidente della Playfootvolley, insieme a Simone Perrotta, David Pizzaro, Aldair ed Hernanes. Che hanno dato vita ad una rivisitazione dello storico derby Roma-Lazio con alcune varianti.
Oltre a cimentarsi nel Footvolley, le coppie hanno mostrato agli spettatori sugli spalti anche il Footable, una diversa modalità di gioco, dove le coppie sono divise da un tavolo e non da una rete. Una delle varianti più spettacolari di questo sport, davvero adatto a tutti.
L’intervista ad Aldair
A margine di questa spettacolare giornata, ricca di emozioni e di grande spettacolo grazie alla Playfootvolley e al Comune di Ladispoli, è intervenuto ai nostri microfoni Aldair, difensore della Roma scudettata e del Brasile Campione del Mondo 1994. Le sue parole:
Le sue parole:
Raccontaci gli anni alla Roma.
“Sono stato alla Roma molti anni, con l’arrivo di Capello avevamo una squadra molto forte, con giocatori adatti al suo modo di giocare, e questo ci ha permesso di vincere lo Scudetto 2000-2001 e la Supercoppa Italiana”.
Perché hai ceduto la fascia di capitano a Totti nel 1998?
“Francesco stava crescendo bene e in fretta, io avevo delle discussioni societarie e era giusto cedere a lui la fascia anche perché romano”.
Ha vinto tutto, o quasi quello che un giocatore potesse aspirare a livello di squadra. La Champions League mancata è un rimpianto?
“Sicuramente lo è, perdere nelle finali non è molto bello. Quella partita (Benfica-Milan 1990, nella quale Aldair era difensore del Benfica, ndr) è stata giocata male da tutte e due le squadre, ma il Milan era più forte in quel periodo, è stato più fortunato ma sono cose che capitano”.
Cosa ne pensi delle parole di Ronaldinho sulla Seleçao?
“È stato un suo spot, e tutti gli hanno creduto. Non credo che tifi contro il Brasile dopo aver dato così tanto”.
C’è un giocatore che ti somiglia calcisticamente?
”In questo momento non vedo un giocatore simile al modo che io avevo di giocare”.
Le interviste
Esclusiva CS, Matilde Brandi: “Dispiace per Mourinho, ma De Rossi è l’uomo giusto. Sull’Italia…”
Matilde Brandi, attrice e showgirl, ha parlato in esclusiva ai microfoni di Calcio Style della sua passione per la Roma ma non solo.
Raggiunta dal nostro Daniele Bartocci, la showgirl (nonché attrice e conduttrice televisiva) Matilde Brandi ha concesso un’intervista esclusiva a Calcio Style. Tanti i temi toccati, fra cui (ovviamente) la Roma (di cui la Brandi è una tifosa sfegatata) ma anche il percorso dell’Italia agli Europei tedeschi e una “battuta” sulla Lazio.
Le parole di Matilde Brandi
Mourinho
❝Mi dispiace molto che Mourinho se ne sia andato, e come me anche molti altri romanisti. Rimane uno dei top e io sono una sua fan della prima ora. Con lui si sognava lo scudetto, ma non c’erano le condizioni. Avrebbe avuto bisogno di più tempo per lavorare, ma comunque un trofeo lo ha portato e non è poco.❞
De Rossi
❝De Rossi è riuscito a fare ciò che Mourinho non riusciva più a fare, ovvero compattare spogliatoio e ambiente che è una cosa molto importante. Noi vogliamo bene alla squadra, ma a prescindere da chi la allena, ma è inevitabile che con figure come De Rossi (o anche Totti) hanno un posto speciale nel cuore dei tifosi romanisti.❞
Italia e Zaccagni
❝Probabilmente l’Italia non meritava di pareggiare contro la Croazia, ma l’importante è aver portato a casa la qualificazione. Zaccagni ha fatto un gol da paura e in questi momenti non conta che sia un giocatore della Lazio. Conta solo la Nazionale e oggi pomeriggio tutti attaccati al televisore per sostenere gli azzurri. Detto questo, io comunque la Lazio spero di vederla in Serie B (ride, n.d.r.) ma l’Italia è un’altra cosa.❞
Le interviste
Esclusiva CS, Kovalenko: “Né Bellingham né Mbappé, vi dico il miglior giocatore dell’Europeo. Sull’Italia…”
Il calciatore ucraino dell’Empoli (ma di proprietà dell’Atalanta) Viktor Kovalenko ha parlato in esclusiva ai microfoni di Calcio Style.
Viktor Kovalenko, calciatore in forze all’Empoli ma di proprietà dell’Atalanta, ha concesso un’intervista esclusiva ai microfoni di Calcio Style. Fra i temi toccati, ovviamente, l’andamento degli Europei tedeschi.
Le parole di Kovalenko a Calcio Style
Germania
❝Vedo la Germania favorita per la vittoria finale a Euro2024: è quella che mi ha convinto di più.❞
Italia-Svizzera
❝Partita difficile, ma credo (e spero) che l’Italia possa passare il turno. All’Italia non manca un centravanti. Ha tanti giocatori forti, anche lo stesso Scamacca, e con un po’ di fortuna può vincere.❞
Ucraina
❝E’ stata una rassegna difficile per l’Ucraina. Soli quattro punti conquistati. Eliminazione al primo turno, figlia anche dei tre gol presi alla prima partita contro la Romania. Alla fine sono andati fuori per quello.❞
Quale calciatore ucraino vedresti bene nel campionato italiano?
Direi mezza squadra. (ride, n.d.r.) Tanti, ma su tutti Dobvyk, Sudakov e Matvienko.
Il giocatore più forte dell’Europeo
❝L’Europeo è un’altra storia, una competizione particolare. Non è un campionato, dove conosci la squadra in cui giochi. Guarda Dobvyk: lui è migliorato molto in Spagna, eppure ha fatto zero gol. Per me in questo momento il miglior giocatore dell’Europeo è Toni Kroos.❞
Più forte giocatore ucraino
❝Per me il più forte giocatore ucraino non è Mudryk, ma Sudakov. Lui lo vedrei bene in Italia, ma anche in Inghilterra: ovunque. Forse ha meno talento di Mudryk, ma ha più testa e più fisico.❞
Portogallo
❝Il Portogallo è una bella squadra. Mi piace, per me possono arrivare in finale.❞
Viktor Kovalenko e Daniele Bartocci.
-
Calciomercato5 giorni fa
Milan, trattativa avviata per Lukaku: si è già parlato di cifre | Il punto
-
Calciomercato7 giorni fa
Milan, il Newcastle non molla la presa: fissato il prezzo per Tomori
-
Calciomercato7 giorni fa
Ultim’ora Milan, c’è l’ok di Morata ma si aspetta Zirkzee: il punto
-
Calciomercato2 giorni fa
Fiorentina, possibile colpo dalla Russia a parametro zero: la situazione
-
Notizie2 giorni fa
Milan, novità su Divock Origi: le parti trovano una soluzione
-
Calciomercato5 giorni fa
Milan, pronto un triennale per Rabiot: ora si fa sul serio | Il punto
-
Calciomercato7 giorni fa
Milan, processione di agenti in Via Aldo Rossi: rifiutati due attaccanti
-
Calciomercato4 giorni fa
Milan, Conte chiama e Lukaku risponde: il belga prepara le valigie