Le interviste
Mario Giordano (Fuori dal coro): “Roberto Mancini? Scelta balorda. Sulla Juve…”

Mario Giordano di Fuori dal Coro (in ESCLUSIVA) scatenato in queste ore in Ancona. Qui lo abbiamo incontrato per parlare della nuova Serie A. Il conduttore Fuori dal Coro (Mediaset – Rete4) ieri sera è stato ospite del Festival Giornalismo Inchiesta delle Marche, presso la location dell’Auditorium Confartigianato Ancona e Pesaro. Incontro presieduto da Giancarlo Laurenzi (direttore Corriere Adriatico). Proprio nel capoluogo marchigiano, dunque, abbiamo incontrato nuovamente Mario Giordano, a un po’ di tempo di distanza dal talk-show che il Direttore aveva avuto in Versilia in occasione di un recente festival Versiliana. Ecco le dichiarazioni rilasciate dal numero uno di Fuori dal coro (in ESCLUSIVA). Un Mario Giordano al veleno su Roberto Mancini. Ha “punzecchiato”, alla vigilia della nuova Puntata di Fuori dal Coro (in programma mercoledì 20 settembre 2023) più volte anche la Juventus, esprimendo un suo giudizio sul suo amato Torino e sulla Serie A. Di seguito le sue parole, come sempre con grande disponibilità e simpatia e… Fuori dal Coro!!!
MARIO GIORDANO AL VELENO SU ROBERTO MANCINI Il Direttore Mario Giordano (che segue anche la direzione di Strategie e Sviluppo Informazione Mediaset) ha commentato il nuovo Torino, con un’occhiata generale al campionato di Serie A e alla Nazionale. “Duvan Zapata al Torino è un buon acquisto – ci dice Giordano – Soprattutto la cosa che ci ha dato orgoglio è stata la scelta di Buongiorno che è una scelta veramente da Toro. Siamo partiti male; io spero che queste due cose diano la scossa. Credo inoltre che l’affetto della gente si stia manifestando. La squadra adesso deve rispondere, qui ora tocca anche a Juric. Si vedrà, la possibilità di fare bene ce l’ha”.
Sulla Corsa Scudetto: “Mi chiedete chi vedo bene per lo scudetto, Juve, Napoli, Roma o Milan? Io l’unica cosa che non riesco e non voglio vedere è la Juventus (scherza, ndr). Non ce la faccio proprio, è più forte di me. Il resto va tutto bene, purché non sia la Juve“. Sulla Nazionale Azzurra, impegnata nelle qualificazioni a Euro 2024, il Direttore aggiunge: “Roberto Mancini a mio avviso ha fatto una scelta balorda. Una scelta che non è mi piaciuta per i modi e per i tempi con cui è avvenuta. Dal suo canto Luciano Spalletti ha disputato, alla guida della Nazionale, una prima partita non bene. Invece nel secondo match ho visto una buona Nazionale e anche lì speriamo bene…”. Infine un veloce commento sul tragitto delle italiane in Champions League, Europa League e Conference League. “Come sempre, io quando si gioca all’estero, direi quasi sempre, meno che una, tifo per le italiane. Mi auguro in un bel percorso dei club italiani nelle varie competizioni europee…”. Video backstage sotto registrato/concesso da qualche presente all’Auditorium Ancona.


“Ora tocca a Juric”, parola di Mario Giordano
Le interviste
ESCLUSIVA – Matrone: “Inter squadra stanca, ma con Roma e Barca puoi rifarti. Conceicao con la Coppa Italia salva la sua immagine”

Vincenzo Matrone, ex difensore di Fiorentina e Foggia e ora giornalista e opinionista di Sportitalia, ha commentato la vittoria del Milan nel derby ma anche i prossimi impegni delle due squadre, che vogliono chiudere al meglio la stagione. Queste le sue parole in esclusiva:
Vincenzo Matrone: “Destino segnato per Conceicao e Inzaghi?”
Che derby è stato? “E’ stato un derby molto equilibrato, più di quello che dice il risultato. L’Inter ha creato tante occasioni soprattutto nel primo tempo, che poi non è riuscito a sfruttare e il giudizio si basa sul risultato visto che il 3-0 condiziona il giudizio sulla partita”.
Ora che Inter aspettarsi? “E’ una squadra stanca lo si è visto nel derby, per fortuna la Roma non gioca a ritmi altissimi anche se poi contro il Barcellona sarà una partita difficile e soprattutto improbabile”.
Conceicao con la vittoria della Coppa Italia salva la stagione? E quale sarà il futuro di Inzaghi? “Conceicao salva la sua immagine se dovesse vincere la Coppa Italia e dopo la Supercoppa. Non credo che resterà sulla panchina del Milan mentre Inzaghi potrebbe andar via sia se dovesse vincere qualcosa di importante e sia se non dovesse alzare nessun trofeo perchè il fondo Oaktree ha mascherato i bei risultati dell’Inter ma non ama un tecnico da spendere tanto e non dei calciatori con un ingaggio alto piuttosto è lì per ripristinare i conti e cercare di vendere l’Inter”.
Le interviste
“Lazio-Roma? Non c’è una favorita”. Parla l’Avv. Di Santo

“Non c’è una favorita per il derby”. Parola dell’Avv. di fede laziale Stefano di Santo. Ebbene sì, cresce l’attesa per il derby Lazio-Roma in programma stasera allo Stadio Olimpico. Alla vigilia di questo sentitissimo e delicatissimo match abbiamo raggiunto il noto Avvocato, tifoso laziale, Stefano di Santo per un breve commento sulla supersfida. “Il derby della capitale è sempre una partita dalle grandi emozioni”, così l’Avv. Stefano di Santo ai nostri microfoni. “Una sfida stracittadina tutta da vivere all’Olimpico tra la Lazio di Baroni e la Roma di Ranieri. Come ogni derby direi che non c’è mai una squadra favorita. Il derby di Roma rappresenta per i tifosi della capitale una partita speciale con l’immancabile trasporto di aspettative ed emozioni”.
L’Avvocato Stefano di Santo, dal cuore laziale, prosegue con determinazione: “La formazione di Baroni arriva al match dopo la pessima prestazione in Norvegia che ha portato ad una sconfitta di 2-0 con un passivo che poteva essere maggiore. La Roma dal suo canto vuol confermare l’ottimo trend positivo di risultati, sono 15 consecutivi, e superare la Lazio in classifica per aggrapparsi alle squadre che la precedono per un posto in Champions”.
All’Olimpico di Roma sarà senz’altro una bolgia: “Si annuncia il pienone dello stadio con le immancabili scenografie che da sempre faranno da contorno all’inizio della partita. Il derby vale comunque viverlo!“. Come sempre, vinca il migliore.

MARCO BARONI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Le interviste
ESCLUSIVA CS – Roma, Bonetti: “Spero Ranieri rimanga nei quadri dirigenziali”

L’ex calciatore di Roma e Juventus, Dario Bonetti, ha concesso un’intervista esclusiva ai nostri microfoni sulla gara di domani sera.
Alcune dichiarazioni inedite rilasciate da Dario Bonetti in vista della gara di domani all’Olimpico che vede concorrere Roma e Juventus: l’assenza di Dybala è significativa.

L’URLO DI IGOR TUDOR E CLAUDIO RANIERI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Roma, l’intervista a Dario Bonetti
Il tecnico ha rilasciato alcune dichiarazioni inedite, che fanno luce su problematiche relative alla dirigenza e alla composizione della rosa. Fra i temi toccati da Bonetti spiccano l’assenza di Dybala e l’entrata di Pellegrini, l’addio di Ranieri a fine stagione e l’arrivo di Tudor sulla panchina bianconera.
Volevo semplicemente chiederle cosa si aspetta dalla gara dell’Olimpico?
“Mi aspetto una partita dinamica, dove tutte e due le squadre vogliono vincere perciò una partita dove la gente si può divertire. pressing e giocate verticale.”
Dybala assenza pesante, punterebbe su Pellegrini? E dall’altra parte su Vlahovic o Kolo Muani?
“Da parte della Roma è sicuramente un assenza pesante quella di Dybala. Per quanto riguarda la Juventus io giocherei sempre con due attaccanti – prosegue – poi gli attaccanti giocano in linea, verticale, diagonale ma due giocatori come Vlahovic o Muani rischierei sicuramente.”
Ranieri ha già detto che lascerà, Tudor è appena arrivato. Chi vede sulle panchine per il prossimo anno? Si parla di Pioli o Montella per la Roma e Gasperini o Conte per la Juventus
“Spero che Ranieri per quanto riguarda la Roma comunque rimanga nei quadri dirigenziali perché potrebbe essere il personaggio giusto per riempire i vuoti che danno un grande aiuto dai punti di vista tecnici per quanto riguarda questa stagione – prosegue – sinceramente non sono interessato, mi piace più uno che l’altro, per me è indifferente. La cosa più importante è che si hanno gli allenatori che semplici e non complicano le cose perché Ranieri quando è arrivato quest’anno ha cambiato la squadra da un punto di vista mentale, tattico e ha dato risultati. Ci vogliono allenatori che abbiano esperienza e determinate caratteristiche su una piazza come Roma. Per farla breve, vorrei dire su quanto bisogna prendere gli allenatori concreti e che sappiano gestire come ha gestito Ranieri.”
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