L’assist per la zampata di Tonali nella vittoria in extremis del Milan contro la Lazio, il boato di San Siro per il suo ingresso in campo contro la Fiorentina, la fine del campionato si avvicina inesorabile per Ibrahimovic.
Che possano essere le sue ultime 3 partite con la casacca rossonera (o comunque da giocatore professionista) lo scopriremo soltanto vivendolo, intanto l’obiettivo (dichiarato) del gigante svedese era conquistare l’ultimo trofeo col Diavolo, prima di pensare all’addio al calcio giocato.
La carta d’identità non mente e recita 41 rotondi anni: il suo palmarès, tuttavia, fa invidia ed è colmo dei prestigiosi trofei conquistati nel corso di una lunga carriera.
Con la Champions di quest’anno, avrebbe potuto raggiungere un altro record personale: in caso di gol, sarebbe stato il giocatore più longevo a segnare nella massima competizione europea, tuttavia i problemi fisici lo hanno perseguitato per gran parte della stagione.
25 partite totali disputate in questa stagione (molte delle quali da subentrato a Giroud),
mettendo a segno 8 gol e 3 assist, secondo per rendimento soltanto al gioiellino portoghese in maglia numero 17.La sua “paura” di come reagirà il suo fisico in vista della prossima stagione (se mai se la sentirà di proseguire) l’ha espressa anche ai microfoni del portale spagnolo ESPN, di seguito le sue dichiarazioni.
Sul momento rossonero: ‘Il nostro obiettivo è chiaro e stiamo lavorando sodo per arrivarci. Siamo in vetta ora e dobbiamo essere concentrati per restarci fino in fondo.’
Il ruolo attuale in squadra: ‘Più uno è anziano, più ha esperienza. Ci sono tanti giovani in squadra e faccio di tutto per essere loro leader attraverso la mia esperienza’.
Futuro: ‘È il tema più importante, sento di essere vicino a dovermi fermare. Il mio fisico è la salute sono le cose più importanti, ma ho un pò di paura. Se dovessi fermarmi, cosa farei dopo? Ci sono tante possibilità in gioco, e ho tanta adrenalina, ma devo fare i conti coi soliti problemi che si presentano nel tempo’.
Un Leone che vuole vincere l’ultima sfida, così come lo definisce Mr Pioli, un traguardo che dista 3 partite, da vincere e crederci fino all’ultimo secondo.
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