Si è goduto tutto il calore dei propri tifosi al triplice fischio dell’arbitro Doveri in Sassuolo-Milan.
Stefano Pioli, l’artefice misterioso di questo capolavoro chiamato Scudetto, è stato ospite di Fabio Fazio nel programma ‘Che tempo che fa’ in onda su Rai3.
L’allenatore rossonero (che più di una settimana fa si è laureato Campione d’Italia 2021/22) ha raccontato l’ambiente del suo Milan, e come è arrivato a trionfare giornata dopo giornata.
Una grinta ed una gioia irrefrenabile, dato che lo stesso Pioli aveva risposto con un secco ‘no’ alla domanda: ‘Si è mai sentito così amato da una tifoseria?’: e non è soltanto il celebre coro che ha accompagnato tutti i pre partita del Milan a San Siro, quando i tifosi accoglievano il coach sulle note di ‘Freed from desire’, remixata in ‘Pioli is on fire’.
L’invasione di campo a Reggio Emilia quando lo Scudetto divenne ufficiale, gli innumerevoli abbracci e manifestazioni rivolte al tecnico parmigiano (tra cui anche la medaglia della Serie A rubata ma poi restituita).
Una settimana dopo il tripudio di Piazza Duomo verso i campioni d’Italia, Pioli si lascia andare ad alcune dichiarazioni.
Sullo stato d’animo: ‘Adesso mi trovo a Forte dei Marmi, ho partecipato ad un evento e anche lì hanno cantato Pioli is on fire.
Il ringraziamento e le emozioni che ci hanno fatto provare sono una cosa stupenda, una vittoria per tutti noi oltre quella avvenuta sul campo’.
Se ha visto la finale di Champions: ‘Ancelotti è una leggenda, complimenti al Real per aver vinto l’ennesima finale, ma lui ha una capacità di entrare nel cuore delle tifoserie straordinaria’.
All’inizio non era così adorato: ‘Tutti un po’ scettici all’inizio, ma il tempo ci ha e mi ha ripagato: sono stato felice di essere preso per quello che sono perché nel Milan ci metto tutto me stesso, e il risultato si è visto’.
Sul momento più complicato della stagione: ‘La sconfitta in Coppa Italia contro l’Inter: è stata bruciante perché poi avevamo la Lazio e tutte le partite finali molto difficili. Siamo partiti sulla carta che non eravamo i più forti, ma lo siamo diventati partita dopo partita’.
Su Leao ed Ibrahimovic: ‘Rafa ha fatto una stagione sensazionale ed è cresciuto notevolmente. Penso e spero che rimanga con noi a lungo.
‘Ibra ha sofferto parecchio in questi mesi: voleva togliersi di mezzo l’operazione, ora lo aspettiamo come lui ha aspettato noi durante tutta questa stagione, dove non ha lasciato neanche un centesimo di secondo ’.
Il lavoro coi giovani: ‘E’ gratificante sapere che abbiamo vinto con la squadra più giovane. Loro mi mantengono in linea e non è semplice, essendo un’altra generazione rispetto a noi.
E’ bello prenderli e farli crescere, allenamento dopo allenamento’.
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