Abbiamo intervistato Luca Serafini, autore del libro “Milan, la rinascita, ritorno tra le grandi” uscito da poco e che ripercorre la cavalcata dell’armata rossonera da un anno e mezzo a questa parte. Opinionista di Milan Tv, Serafini collabora con Sky Sport, Sportitalia e 7 Gold Sport. Andiamo qui di seguito a leggere le sue interessanti dichiarazioni.
Buongiorno Serafini, nel suo ultimo libro, “Milan, la rinascita, ritorno tra le grandi”, Lei esalta la cavalcata straordinaria di questo Milan nell’ultimo anno e mezzo. Pensa che sia giusto quindi continuare questo cammino puntando sul prossimo acquisto Giroud che è un classe 1986 peraltro a 4 milioni a stagione?
Sì. Giroud è un grande giocatore, è integro, porta esperienza e qualità. Riguardo ai conti, farli alla regola è la specialità della casa.
Sempre sul suo libro Lei ringrazia Pioli, Maldini ed Ibrahimovic. Proprio quest’ultimo si è definito durante un’intervista “Presidente, allenatore e giocatore”. Condivide questa affermazione e quanto pensa possa ancora essere utile uno come lui?
Un doppio sì. La presenza di Ibra al Milan, a Milanello, con dirigenti, tecnici e giocatori, è fondamentale. Se poi gioca e segna, meglio ancora.
La scelta di affidare la fascia di capitano a Kjaer, sfilandola di fatto dal braccio di Romagnoli, pensa che potrà creare problemi negli equilibri dello spogliatoio qualora Alessio dovesse rimanere in rossonero?
Pioli ha detto che il capitano resta Romagnoli.
Discorso trequartista. Si fanno diversi nomi: Isco, Sabitzer, Luis Alberto…….Chi pensa potrebbe davvero arrivare e quali caratteristiche servono per sostituire al meglio uno come Calhanoglu?
Non credo molto ai nomi che sento e leggo. Maldini, Massara e i loro collaboratori non parlano con nessuno e sono soliti cavare dal cilindro gli uomini giusti.
Il Milan partirà con un vantaggio, il fatto di avere continuità sulla panchina. Pensa possa quantomeno in fase iniziale fare la differenza e soprattutto che tipo di stagione si aspetta anche in ottica Champions?
La differenza la fanno anzitutto i giocatori e la squadra, ma non vi è dubbio che la continuità garantita da Pioli sia un vantaggio. Eccome.
La dirigenza starebbe pensando a diverse cessioni per fare cassa, plusvalenze e mercato: cosa ne pensa di Leao, lo cederebbe o gli darebbe un’ulteriore possibilità?
Mezzi fisici e tecnici fenomenali, maturità in ritardo. Se si dà una svegliata, può diventare un grande. Non lo venderei, se non a una cifra importante che non credo in questo momento qualcuno sia disposto a offrire.
Un pensiero all’Italia protagonista di Euro2020? Se l’aspettava e quale è stato il segreto che ha permesso agli azzurri di arrivare in finale?
Ci speravo molto. Ho grande stima di Mancini, dei suoi metodi e delle sue scelte. Siamo arrivati fino in fondo con organizzazione, qualità, mentalità ed enorme autostima. Un cammino eccezionale sin dal primo giorno in cui Mancio si è seduto sulla panchina azzurra.
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