Milan, la vittoria del 19esimo Scudetto nella storia rossonera non è stato celebrato soltanto dai diretti protagonisti dell’impresa avvenuta.
I tifosi (e non soltanto la Curva Sud che ha da sempre accompagnato, anche negli anni bui, la squadra e spronato i giocatori per ottenere importanti risultati sportivi) si sono fatti sentire in maniera eccelsa.
La grande e meravigliosa parata Scudetto con la quale la Milano rossonera ha celebrato tutto lo staff e il team rossonero (partito da Casa Milan) ha invaso le strade di Milano, concludendosi soltanto a tarda notte.
Complimenti che sono giunti anche via social da ex giocatori e leggende passate del Milan, sempre col tifo dentro per il calore ricevuto nel corso degli anni trascorsi a Milanello.
E, proprio un brasiliano (un talento che sarebbe potuto esplodere ma che è stato fermato nel tempo per infortuni), ha speso qualche parola ai microfoni della Gazzetta dello Sport.
La gioia del Tricolore si sta pian piano placando, e sono questi i giorni caldi in cui potrebbe (e dovrebbe) avvenire il famoso closing con la nuova proprietà: RedBird sta per acquisire le quote di maggioranza del Milan, dopo di chè incomincerà il mercato vero e proprio.
Alexandre Pato, ingaggiato dal Diavolo nella sessione estiva di mercato del 2008, è rimasto 3 anni a Milanello
(e c’era anche lui nel pen’ultimo glorioso Scudetto vinto, con i compagni di squadra Thiago Silva, Seedorf ed Ibrahimovic).Con la casacca rossonera ha collezionato 150 presenze totali (di cui 117 in Serie A Tim), segnando 63 gol in tutte le competizioni (una delle reti per il quale i tifosi meneghini lo ricorderanno è quella contro il Barcellona del Camp Nou in Champions League, partita sbloccata dopo circa 10 secondi di gioco).
Il ‘papero’, così come lo chiama il popolo milanista, era considerato un grandissimo talento (e l’origine brasiliana accentuava tale nomea): il suo ruolo naturale era la prima punta, ma all’occorrenza faceva un grosso lavoro anche da trequartista.
Proprio Pato ha detto la sua circa RedBird, commentando anche le dure parole arrivate da Maldini nei giorni scorsi.
‘Vivendo in America è complicato intuire ciò che intendeva Maldini; in ogni caso posso dire una cosa: mi è difficile pensare che una società americana acquisti una società per migliorare un progetto che già è vincente’.
Sul futuro rapporto tra Maldini-RedBird: ‘Paolo è la leggenda del Milan, non posso immaginarmi il rossonero senza di lui.
Chiunque arriverà, non penso che voglia privarsi di qualcuno come Maldini, che si è guadagnato tutto il rispetto qui scrivendone la storia’.
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