Le interviste
STYLE da Numeri 1: Intervista al preparatore dei portieri Carmine Sorrentino
Nato a Pompei (NA) all’ombra del Vesuvio Sorrentino è cresciuto calcisticamente in diverse realtà calcistiche di Serie C-Serie D-Eccellenza-Promozione. Ha iniziato poi l’attività da preparatore dei portieri perfezionando le sue competenze frequentando corsi di specializzazione presso strutture qualificate.
Mister, indubbiamente il ruolo di portiere ha caratteristiche diverse dal passato, come è cambiato negli ultimi anni?
Il portiere moderno è in continua evoluzione, ormai è diventato l’undicesimo uomo in campo, deve essere partecipe al gioco di squadra.
Che approccio si utilizza per allenare al meglio un portiere?
Bisogna entrare nel cervello del portiere che hai davanti. Devi fargli capire che sei lì, a lavorare per lui, è incentrato esclusivamente al suo miglioramento”.
Qual è la maggior soddisfazione per un preparatore dei portieri?
Vedere i ragazzi che ottengono risultati. Chi lavora sodo durante la settimana viene ripagato dalla prestazione della domenica.
Cosa non smetti di ripetere ai tuoi numeri uno?
Voglia di imparare, anche dopo trent’anni che ricopri questo ruolo, divertimento e passione.
Cosa pretendi da un portiere negli allenamenti e nelle partite?
Ad ogni allenamento pretendo il massimo impegno, perché penso che solo così il portiere può avere il massimo beneficio la domenica.
Quali sono gli obiettivi da raggiungere per il tuo futuro?
I miei obiettivi sono quelli di continuare a crescere, seguendo il mio percorso professionale.
Diciamo che ogni ragazzo che allena le lascia qualcosa di importante con lei…
Assolutamente sì, ogni giocatore mi lascia un bagaglio di conoscenze nuove alle quali sono molto legato…
Parlaci un pò del libro “IL DELICATO RUOLO DEL PORTIERE”?
Il Delicato ruolo del portiere si propone di far comprendere la delicatezza del ruolo, vero e proprio sport individuale inserito all’interno di uno sport di squadra quale è il calcio.
Nella parte finale, troverete l’intervento della Biologa Nutrizionista Paola Curcio, la quale mostra le linee guida per una corretta alimentazione nel bambino che pratica sport.
L’eBook è stato scritto da Carmine Sorrentino (Allenatore dei Portieri) insieme alla Dottoressa Paola Curcio (Biologa Nutrizionista).
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IL DELICATO RUOLO DEL PORTIERE
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Le interviste
ESCLUSVA CS – Odoacre Chierico: “Alla Roma di Juric serve del tempo, Dybala è un fuoriclasse. Su Soulè…”
L’ex calciatore della Roma Odoacre Chierico ha rilasciato delle dichiarazioni in esclusiva ai microfoni Calciostyle, relative a vari temi sul club capitolino.
L’ex calciatore della Roma Odoacre Chierico ha rilasciato delle dichiarazioni in esclusiva ai microfoni di Calciostyle, relative a varie tematiche legate al club giallorosso: tra cui il nuovo mister Ivan Juric e non solo.
Le parole di Chierico
Di seguito le dichiarazioni rilasciate dall’ex calciatore della Roma Odoacre Chierico, in esclusiva ai microfoni del nostro collaboratore: Alessandro Aglione di Calciostyle.
Un suo parere sulla situazione che in questo momento sta vivendo la Roma?
“Io non mi permetto di dare pareri, ma posso solo analizzare l’ultima partita dei giallorossi e purtroppo i segnali sono stati sconcertanti per quando riguarda la negatività di questo match.
L’avversario era decisamente alla portata, ma è vero anche che l’allenatore ha deciso di mettere in campo una squadra pensando a chi gioca di meno. Dandogli la possibilità di prendere minutaggio e di mettersi in mostra.
Nonostante ciò, la partita è stata comunque un pochino difficile. La Roma ha dovuto soffrire per prendersi la vittoria e questa è secondo me una cosa che non sarebbe dovuta accadere.
Sono convinto che Juric sia un buon allenatore e posso analizzare, in base alla mia esperienza nel mondo del calcio, che la Roma sta viaggiando in un’area di inconsapevolezza della propria forza. Perché secondo me questa squadra ha un’ottima rosa e non merita assolutamente la classifica che ha in questo momento.”
Secondo lei il problema di questa Roma può essere il fatto che Juric non è riuscito ancora a dare quella carica o quei dettami tattici che servono alla squadra per esprimersi al meglio?
“Io non credo che sia questo il problema della Roma. Il problema principale è che per mettere insieme una squadra e iniziare a fare un percorso ci vuole del tempo. Penso che per vedere la Roma di Juric ci vorrà un po’ più di tempo.
Tutti questi punti interrogativi che ci sono introno al club giallorosso, secondo me sono da ricercare in una società che onestamente mi sembra del tutto assente. E’ una società dove mancano vari elementi, tra cui una figura di calcio che possa affiancare l’allenatore e guidare un gruppo di valore ma con tanti giocatori e con tanti problemi.
Un esempio di una cosa che io ancora non mi spiego è la questione legata al difensore tedesco Mats Hummels, che da grande professionista qual é sta affrontando queste difficoltà del non giocare.
Devo però ovviamente anche dire che gli allenamenti li gestisce l’allenatore. Il quotidiano di tutti i giorni di allenamento li gestisce l’allenatore e se l’allenatore non ritiene ancora in grado di inserire un giocatore come Hummels probabilmente avrà le sue ragioni.”
Un motivo per cui Juric sta trovando difficoltà alla guida di questa Roma può essere legato ad un aspetto tattico, visto che la squadra era stata costruita per il gioco di De Rossi?
“Non ci sono allenatori per una formazione o allenatori per un’altra. Quando gli allenatori sono bravi sono bravi e basta. Io dal mio punto di vista ritengo Juric un tecnico capace, ferrato e con determinate conoscenze ma che ha bisogno di tempo per far esprimere la sua Roma al meglio.”
Per questa Roma uno dei problemi potrebbe essere il centrocampo a due. Non sarebbe meglio per questa squadra forse un centrocampo a tre, che accompagni di più la manovra offensiva?
“Io penso che se l’allenatore decide di giocare a due, a tre o a quattro ha le sue ragioni. Le ragioni sono quelle che vede durante la settimana, in base a come vede la squadra e soprattutto in base agli avversari che si incontrano.
Quindi è abbastanza inutile dirle da parte mia se con la Fiorentina giocheremo con un centrocampo a due o a tre, queste sono cose che spettano all’allenatore.”
Secondo lei perchè un giocatore con il talento di Soulè sta avendo grosse difficoltà in questo inizio di stagione?
“Soulè è un calciatore che la scorsa stagione è riuscito a mettere in mostra le sue qualità in un Frosinone che comunque è retrocesso.
Quest’anno tutte le partite in cui il calciatore argentino è sceso in campo non ha inciso. Nonostante ciò lo ritengo un ragazzo molto interessante, che probabilmente dovrà crescere e dovrà ambientarsi. Un pò come Baldanzi, che aveva trovato delle difficoltà nel suo primo periodo in giallorosso e che adesso sta facendo leggermente meglio.”
Un parere sull’inizio di stagione di Dybala?
“Dybala è un fuoriclasse, Oggi purtroppo tutti i giocatori, anche quelli alla Dybala, devono partecipare sia alla fase difensiva che offensiva per 90 minuti. Questo è uno dei motivi per cui crea meno pericoli. Secondo me bisognerebbe cercare di sostenere giocatori con il talento di Dybala, che nel calcio di oggi sono sempre di meno.”
Le interviste
ESCLUSIVA CS/OC – Signori: “Si gioca troppo, ma non puoi dire no alle TV. Sul campionato…”
Giuseppe Signori, per tutti “Beppe”, è intervenuto durante la trasmissione di Massimiliano Bongarzoni “Officine Calcio”: in collaborazione con Calcio Style.
Tra i vari temi toccati dall’ex-centravanti di Lazio e Bologna fra le altre il tema infortuni, con un chiaro riferimento al ruolo delle Pay TV e dei vari sponsor nella congestione del calendario. Poi un pronostico su questo campionato di Serie A, con uno sguardo anche alla Nazionale Italiana guidata da Luciano Spalletti.
Esclusiva CS/OC, le parole di Beppe Signori
Di seguito le parole di Signori.
“Si gioca troppo”
“Si gioca troppo, ma è interesse degli sponsor e delle televisioni che si giochi tanto. Da quanto sono entrate in scena le grandi aziende, anche attraverso le sponsorizzazioni, è normale che richiedano più spettacolo e quindi più partite. Più partite vuol dire più infortuni, non solo del solito stiramento. Partono le ginocchia e poi uno perde una stagione. E’ vero che le rose di oggi sono più ampie, però 7 partite in 22 giorni sono tante“.
Italia e Spalletti
“L’Italia è in crescita. Spalletti aveva, e ha tutt’ora, bisogno di tempo. E’ una squadra praticamente tutta nuova e i giocatori hanno bisogno di recuperare la fiducia persa, non solo con il brutto Europeo ma anche per il Mondiale mancato. Si è ripartiti da zero e ora bisogna guardare alle prossime partite, in maniera particolare alle qualificazioni per il Mondiale. Ci sono bambini di 12 anni che non ne hanno mai visto uno, non va bene.”
Serie A
“Secondo me l’Inter è ancora la favorita, rimane la squadra con più qualità. Subito dopo metto il Napoli, perché ha aggiunto un grande tassello nell’allenatore: cioè Conte. Il Milan può dare fastidio, mentre la Juventus è tutta nuova quindi anche Motta avrà bisogno di tempo. Occhio però alla Lazio, perché Baroni mi piace molto.”
Le interviste
ESCLUSIVA CS/OC – Tempestilli: “Balotelli? Ha già avuto troppe opportunità. E sulla Roma…”
L’ex difensore di Roma e Como nonché dirigente sportivo, Antonio Tempestilli, è intervenuto durante la trasmissione di Massimiliano Bongarzoni “Officine Calcio” in collaborazione con Calcio Style.
Antonio Tempestilli, ex difensore di Roma e Como, nonché dirigente sportivo è intervenuto ai microfoni della trasmissione di Massimiliano Bongarzoni “Officine Calcio” in collaborazione con la nostra redazione di Calcio Style.
Tra i vari temi toccati anche i match dell’8° giornata di Serie A e alcune trattative di mercato.
ESCLUSIVA CS/OC, le parole di Tempestilli
Roma – Inter?
“Sappiamo perfettamente la Roma si gioca una partita molto importante in un momento particolare con la necessità assoluta di fare punti. Mi auguro che la Roma possa fare risultato pieno, perché anche con un risultato di parità, non risolvi tutti i problemi, mentre un risultato pieno ti darebbe quella serenità per andare ad affrontare poi le partite successive che non sono semplici. La Roma dovrà affrontare sia la Dinamo Kiev in Europa League sia poi la Fiorentina, un’altra squadra molto difficile da affrontare, per cui direi che la Roma ha assoluta necessità di fare punti”.
Il Genoa sta pensando di tesserare Balotelli. Può ancora essere un giocatore che può dire la sua, in maniera costante, e aiutare il Grifone?
“Per quanto mi riguarda io non non punterei su un giocatore così. Ha già avuto troppe opportunità per potersi rilanciare e per rimettersi in mostra. Il Genoa, dal canto suo, ha la necessità di trovare un attaccante alternativo ma, francamente, Balotelli è un giocatore sul quale non punterei, lo dico con estrema sincerità”.
Napoli – Empoli?
“È chiaro ed evidente che in questo momento il Napoli è sull’entusiasmo, ma lo stesso Empoli altrettanto. Ho visto la partita giocata dall’Empoli a Roma e mi ha fatto una gran bella impressione, esprimendo un buon calcio.
Il Napoli lo stiamo vedendo, è diventato un “carro armato”, una squadra forte che sta acquistando una mentalità vincente. Conte è riuscito in breve tempo a trasmettere questi questi valori, questa determinazione, questa voglia. Il Napoli è sicuramente avvantaggiato sulla carta però l’Empoli non ha nulla da perdere”.
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