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Messi e Ronaldo, tutte le strade portano a 600

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Lionel Messi, e Cristiano Ronaldo sono da anni i protagonisti assoluti del calcio mondiale, in grado di stupire chiunque con le loro prodezze, dentro e fuori dal campo. Due giocatori apparentemente opposti, col primo tutt’altro che poderoso, ma con una velocità di movimento ed un estro calcistico degno del suo mentore Maradona, e l’altro è quello che più rappresente la perfezione atletica, in grado di unire una certa prestanza fisica, ad un agilità dalle origini praticamente aliene. Due quindi veri e propri fenomeni intercontinentali, che per anni hanno monopolizzato la corsa ai più ambiti premi, pallone d’oro incluso. Ma oggi, siamo quì per parlare di numeri e di statistiche, che mostrano come i due alieni calcistici, non siano poi così diversi, ma andiamo per gradi.

I numeri della Pulce, storia di un predestinato

La carriera di Lionel Messi non può che partire in Argentina, a partire da un non più troppo vicino 1992, col Grandoli. A piccoli passi la pulce mostra un talento che lo rende appetibile non solo ai club nazionali, come il Central Cordoba o i Newell’s old boys,ma anche ai club europei, ma è il Barcellona ad accaparrarsi quello che, per molti, è l’unico degno erede del grande Maradona.
600 sono i gol che Lionel mette a segno con la maglia Blaugrana, 600 gol in 683 presenze, numeri da vero alieno. Fa specie il fatto che tutte queste reti siano state messe a segno con una sola ed unica maglia, che ha fatto sognare generazioni intere di tifosi, ma entriamo più nel dettaglio, per portare alla luce numeri fuori dalla concezione umana del calcio:

– 600 gol, in 683 presenze con la maglia del Barcellona.
– 417 gol in Liga, in 450 presenze.
– 112 gol in Champions, in 134 apparizioni.
– 5 gol in 5 presenze nella Coppa del mondo per club.
– 3 gol in 4 partite in Super coppa UEFA.
– 50 reti messe a segno in Copa del Rey, a fronte delle 72 apparizioni.
– 18 presenze e 13 reti in Supercoppa invece.

Senza evidenziare gli assist, che ammontano a 240, ben divisi in tutte le competizioni che il genio di Rosario ha affrontato, e spesso vinto. Il Palmares individuale e non di Lionel è degno di un vero e proprio mostro:

– 5 Palloni d’oro.
– 16 volte capocannoniere.
– per 3 volte miglior giocatore stagionale.
– In 3 occasioni ha vinto il premio come miglior giocatore Europeo.
– per 4 volte campione d’Europa.
– 10 volte campione di Spagna.
– 6 volte vincitore della Copa del Rey.
– in 8 edizioni ha vinto la supercoppa spagnola.
– 3 volte campione del mondo per club.
– Una vittoria dei campionati del mondo Under 20.
– Per 3 volte vincitore della Supercoppa Uefa.
– Una medaglia d’oro alle Olimpiadi.

Straordinario come un singolo giocatore, con una singola maglia indossata, sia stato in grado di partorire una così enorme mole di premi e numeri, mostrando una sempre viva crescita professionistica ed atletica. Certo, non ha combattuto da solo le sue battaglie, considerando anche i nomi che gli hanno sempre orbitato attorno, da Iniesta a Xavi, per citarne solo due, ciò nonostante questa analisi nel dettaglio mostra un campione, che ha ancora tutta l’intenzione di mostrare al mondo di che pasta è fatto, mentre dopo il 3 a 0 rifilato al Liverpool, vede un altra finale di Champions in lontananza.

I numeri del Portoghese

Fa riflettere il fatto che i gol messi a segno da Ronaldo in carriera siano esattamente 600. I due fenomeni, che per anni sono stati messi alla bilancia, ora sembrano quantomeno equivalenti. Anche per lui si inizia in casa,dove dal 1992 al 1995 gioca con la maglia dell’Andorinha. Di seguito Nacional,Sporting Lisbona, Manchester United, Real Madrid e infine, Juventus. A voi, dunque, i numeri della carriera di Cristiano Ronaldo, altro alieno del calcio moderno:

– 541 le presenze collezionate in carriera con tutte le maglie indossate, condite da 418 gol messi a segno.

– 81 presenze nelle varie coppe nazionali, con 46 gol siglati.

– Nelle diverse competizioni europee disputate, Ronaldo ha collezionato la bellezza di 178 presenze e 136 palloni infilati in rete.

– 292 apparizioni in Liga, conditi da 311 reti.
– 196 invece le presenze in Inghilterra, con 84 gol segnati.
– 23 le presenze nel campionato di casa, con sole 5 reti.
– 28 apparizioni nel campionato nostrano, con 20 palloni insaccati in rete.
– 27 le reti con la Juventus in 40 presenze.
– 292 presenze e 118 gol con i Red Devils.
– 438 apparizioni con i Blancos, conditi da 450 reti.
– 30 presenze e 5 reti invece con lo Sporting.

Presentiamo anche il palmares di Cristiano, che ha portato il calcio ad un livello superiore, confrontandosi con diversi campionati, di diversa difficoltà. Ha giocato in Spagna, mostrando una qualità offensiva mostruosa. Ha militato in Inghilterra, dove è maturato fisicamente e calcisticamente, ed infine è giunto in Italia, il campionato, se vogliamo, più difficile e tecnico del mondo. Questo ha ovviamente concesso al campione portoghese non solo di confrontarsi con più realtà calcistiche, ma anche di farle proprie poco a poco, fino ad esprimerle al massimo in campo. Di seguito evidenziamo i vari trofei vinti, dunque, dal fuoriclasse bianconero:

– 5 palloni d’oro, come quelli vinti da Messi.
– Per 4 volte miglior giocatore europeo dell’anno.
– per 16 volte, come Lionel, ha vinto il titolo di capocannoniere.
– Miglior giocatore stagionale allo United, nel 2008.
– Per due volte giocatore dell’anno.
– Campione d’Europa con la nazionale Portoghese.
– Per 5 volte campione d’Europa, con i club.
– 3 titoli inglesi.
– 1 coppa d’inghilterra.
– 2 coppe di lega inglese.
– 2 volte campione di Spagna.
– 2 volte vincitore della Copa del Rey.
– per 2 volte vincitore della supercoppa spagnola.
– Campione d’Italia con la Juventus.
– Supercoppa Italiana, con la Juve.
– 4 volte campione del mondo per club.
– 2 supercoppe d’Inghilterra.
– 1 supercoppa portoghese con lo Sporting Lisbona.

Due carriere fantastiche

Questo è solo un sunto, se vogliamo, di due carriere assolutamente straordinarie e gloriose, non priva di momenti difficili, ma che alla fine concedono un lieto fine meraviglioso, paragonabili a quelli dei migliori film. I dati, le presenze, le giocate, i gol e gli assist dell’uno e dell’altro sono spesso messi a confronto, alla ricerca di un vincitore finale nell’epica sfida tra il vecchio e il nuovo mondo. Ma la realtà va ben oltre la sfida, perchè questi due grandi uomini, hanno consegnato al calcio e al mondo, uno spettacolo che presto o tardi conoscerà la fine. Il suggerimento, per quanto concerne, è di godersi quanto è stato e quanto sarà, ancora, sul campo da calcio, nel segno di Messi e Ronaldo.

Fondatore e Direttore Editoriale della testata giornalistica Calciostyle.it. Nato a Roma, classe 1981.

Le interviste

Orfeo Zanforlin: “Motta deve conquistare i tifosi” – VIDEO

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Orfeo Zanforlin

Intervista a Orfeo Zanforlin, allenatore ed opinionista televisivo, ora coordinatore del settore giovanile della S.C. Caronnese ai microfoni di Calciostyle.

 

Riportiamo le risposte di Orfeo Zanforlin alle nostre domande

Zanforlin

Orfeo, di Thiago Motta sei contento? Gioco nuovo, mentalità giovanile…

“Dobbiamo però pensare anche alle esperienze passate. Noi abbiamo già vissuto il cambiamento proprio il post Massimiliano Allegri. Tutti volevano un calcio spettacolare e siamo andati a cercare proprio dei profili congrui a questa richiesta, soprattutto da parte dei tifosi che volevano vedere… Non bastava più vincere i trofei, fare delle finali di Champions League o comunque giocartela sempre ad un certo livello. Non bastava più, siamo arrivati ad un punto che volevamo vincere ma anche giocare un bel calcio”.

“E da qui Sarri, Andrea Pirlo. C’è stata una svolta e se vogliamo non è che abbia portato benissimo al di là delle vittorie e dei risultati che comunque hanno ottenuto perché anche Andrea Pirlo nel suo piccolo qualcosa ha vinto, così come Sarri. Però sono risultati figli, come dire, di una squadra che disponeva di una macchina da guerra che faceva tanti goal, mi riferisco a Ronaldo. Era difficile anche capire il valore di questa squadra perchè avevamo un grandissimo giocatore, bastava mettere la palla lì davanti e ti risolveva tutti gli eventuali se vogliamo chiamarli o definirli problemi”.

“Quindi ha pagato bene ma relativamente, da momento che abbiamo perso Ronaldo sono cominciati i problemi, e lì si è visto! Adesso siamo di fronte ad un altro cambiamento, speriamo che questo invece porti bene, io sono contento che arrivi un altro allenatore e che arrivi soprattutto Thiago Motta per quello che ci ha fatto vedere, ma non solo quest’anno, Se facciamo un passo indietro ed analizziamo il suo, seppur breve, percorso in Serie A con Spezia… Insomma ha sempre fatto bene nelle difficoltà e mi sembra un allenatore preparato che produce un calcio interessante e moderno, molto aperto, basti pensare come utilizza Calafiori che parte difensore e durante la partita in situazioni dove lui si propone arriva addirittura a fare i goal! Ne abbiamo visti proprio un paio contro di noi”.

“Quello che deve fare innanzitutto non è tanto conquistare lo spogliatoio, secondo me ci riuscirà anche perché ci sono dei ragazzi, nel nostro spogliatoio, molto intelligenti che si renderanno disponibili, ma soprattutto deve conquistare i tifosi e cioè trasmettere entusiasmo, cosa che negli ultimi 3 anni è mancato! Questo entusiasmo che ha diviso la tifoseria. Oggi l’allenatore deve essere bravo a conquistare anche loro e lo deve fare soprattutto sul campo, non tanto col chiacchiericcio, con le conferenze stampa, ma proprio facendo divertire la Juventus che dobbiamo però considerare che non sarà facile. Non è che quando lui arriva ha la bacchetta magica e pronti via da un calcio si passa ad un altro, il suo pensiero lo dovrà trasmettere alla squadra proprio in situazioni di gioco!”

L’intervista completa ed integrale potete vederla e seguirla dal seguente link:

https://www.youtube.com/watch?v=aZGo9r0HCvg

 

 

 

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Competizioni

Paulo Dybala, niente Coppa America

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Paulo Dybala

Paulo Dybala escluso dai convocati dell’Argentina per la Coppa America 2024, questa è stata la scelta del tecnico della nazionale biancoceleste

La joya non parteciperà alla Coppa America

Paulo Dybala è il grande assente nella lista dei 29 convocati dell’Argentina per la Coppa America, in programma dal 20 giugno al 14 luglio 2024. Il commissario tecnico Lionel Scaloni ha deciso di escludere la Joya per motivi tecnici, una scelta che ha destato non poca sorpresa tra tifosi e addetti ai lavori.

Gli ‘italiani’ nella rosa

Nonostante l’assenza di Dybala, la Serie A italiana sarà ben rappresentata. Sono cinque, infatti, i giocatori militanti nel campionato italiano inclusi nella lista:

  • Martinez Quarta (Fiorentina)
  • Leandro Paredes (Roma)
  • Lautaro Martinez (Inter)
  • Nico Gonzalez (Fiorentina)
  • Valentin Carboni (Monza, ma di proprietà dell’Inter)

La presenza di Carboni è particolarmente sorprendente, vista la sua giovane età e la limitata esperienza internazionale. Tuttavia, il talento del Monza ha evidentemente convinto Scaloni grazie alle sue recenti prestazioni.

L’ossatura dei campioni del mondo

La formazione argentina conferma gran parte dell’ossatura che ha portato la nazionale alla vittoria del Mondiale nel 2022. Tra i veterani spiccano Lionel Messi e Angel Di Maria, i quali potrebbero disputare il loro ultimo grande torneo con la maglia della Selección.

Le amichevoli di preparazion

Prima dell’inizio della Coppa America, l’Argentina affronterà due partite amichevoli di preparazione:

  • Ecuador il 9 giugno
  • Guatemala il 14 giugno

Questi match saranno cruciali per Scaloni per definire gli ultimi dettagli e valutare la forma dei suoi giocatori. Il debutto ufficiale dei campioni del mondo è fissato per il 20 giugno contro il Canada.

Scaloni ha tempo fino al 12 giugno per presentare la lista definitiva dei convocati, che dovrà scendere da 29 a 26 giocatori. Tuttavia, salvo clamorosi cambiamenti, Paulo Dybala non farà parte del gruppo.

La lista dei convocati

Ecco la lista completa dei 29 pre-convocati dall’Argentina per la Coppa America:

Portieri:

  • Armani
  • Rulli
  • Martinez

Difensori:

  • Montiel
  • Molina
  • Balerdi
  • Romero
  • Pezzella
  • Martinez Quarta
  • Otamendi
  • Lisandro Martinez
  • Acuna
  • Tagliafico
  • Barco

Centrocampisti:

  • Guido Rodriguez
  • Paredes
  • Mac Allister
  • De Paul
  • Palacios
  • Enzo Fernandez
  • Lo Celso

Attaccanti:

  • Di Maria
  • Valentin Carboni
  • Messi
  • Angel Correa
  • Garnacho
  • Nico Gonzalez
  • Lautaro Martinez
  • Julian Alvarez

La decisione di escludere Dybala potrebbe avere ripercussioni significative, ma Scaloni sembra fiducioso nella forza del gruppo selezionato. La Coppa America 2024 sarà un banco di prova importante per confermare la superiorità dell’Argentina nel calcio continentale e mondiale.

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Lazio: nuovo stadio? Parla Giovanni Malagò

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Italia, Malagò

Nuovo Stadio della Lazio: Un Sogno al Flaminio

Presidente del CONI, Giovanni Malagò, ha rilasciato dichiarazioni significative riguardo a due tematiche di rilevanza nazionale nel mondo dello sport italiano: il progetto per il nuovo stadio della Lazio e il dibattito in corso sull’Authority nel calcio.

Giovanni Malagò

Durante la presentazione della Coppa del Mondo di softball, Malagò ha espresso il suo sostegno affettivo per il progetto del nuovo stadio della Lazio.

Pur ammettendo di non aver visionato il progetto in dettaglio, ha sottolineato la sua inclinazione a favore della realizzazione di una struttura dedicata alla squadra biancoceleste. “Sono un grande tifoso affinché la Lazio possa avere il suo stadio al Flaminio“, ha dichiarato, rimarcando così il suo sostegno alla causa.

Le parole del presidente del CONI rafforzano ulteriormente l’entusiasmo e l’interesse intorno alla possibile costruzione di una nuova casa per la squadra capitolina, confermando l’importanza del progetto non solo per i tifosi, ma anche per il panorama sportivo italiano.

Authority nel Calcio: Apertura al Dialogo

Malagò ha anche affrontato il tema dell’Authority nel calcio, evidenziando un’apertura al dialogo e alla discussione costruttiva. Pur evitando di confermare o smentire eventuali controproposte in fase di elaborazione, ha sottolineato l’importanza di considerare tutte le prospettive e di avviare un dialogo costruttivo su questo tema controverso.

Le sue parole riflettono un atteggiamento prudente ma aperto verso possibili sviluppi nel dibattito sull’Authority nel calcio, suggerendo la volontà di esaminare attentamente le proposte e di lavorare verso soluzioni che possano beneficiare l’intero panorama calcistico italiano.

In conclusione, le dichiarazioni del Presidente Malagò evidenziano il suo impegno verso lo sviluppo e il miglioramento dello sport italiano, con particolare attenzione a questioni cruciali come la costruzione di nuove infrastrutture sportive e la governance nel calcio.

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