L’acquisto di Cristiano Ronaldo è un grande affare per la Juventus.
Va dato atto ad Andrea Agnelli, Beppe Marotta e Fabio Paratici di aver messo a segno un colpo da maestri, sfruttando l’immensa opportunità prospettata da Jorge Mendes, va analizzato il quadro economico/finanziario per stimare l’impatto dell’operazione Ronaldo alla Juve a livello finanziario.
Il club bianconero ha ricavi operativi (diritti tv, introiti Champions, stadio e area commerciarle) ormai stabilmente sopra quota 400 milioni. Ha anche però costi operativi di circa 400 milioni a cui vanno aggiunti altri oneri finanziari, come gli ammortamenti dei cartellini, che spingono le uscite bianconere verso i 500 milioni stagionali. Grazie all’amministrazione Marotta-Paratici e alle plusvalenze da calciomercato (150 milioni circa nel 2017) il club ha chiuso in attivo i bilanci del 2016 (4 milioni) e del 2017 (42 milioni).
Il bilancio 2018 però si annuncia in perdita per l’aumento dei costi. Con Cristiano Ronaldo,il saldo peggiora sensibilmente.
La Juve si dovrà caricare di costi annuali aggiuntivi per circa 90 milioni (60 milioni di ingaggio,tasse incluse, più 25 di ammortamento del cartellino), oltre ai 12 milioni totali di commissioni per Mendes.
La Juve non ha il problema di recuperare tutto e subito.
In ottica fair play finanziario ha un tesoretto di 42 milioni (da cui andrà decurtata la perdita del 2018) su cui fare affidamento quando sarà esaminato il bilancio al 30 giugno 2019, il primo su cui si scaricano gli effetti dell’ingaggio di Ronaldo.
I bilanci al 30 giugno del 2017, 2018 e 2019 peraltro saranno esaminati solo in vista della stagione 2019/20.
Sarebbero esaminati subito invece solo se la Juve presentasse in questa sessione di mercato un saldo negativo tra entrate e uscite di oltre 100 milioni in base alle norme entrate in vigore dal 1° giugno 2018. Situazione che si cercherà di evitare.
Le Juve rivedrà il proprio piano industriale con CR7 in organico abbassando altri costi e soprattutto spingendo sulla leva dei ricavi.
Vendendo Higuain il club bianconero otterrebbe soldi cash da reinvestire per il cartellino ma “libererebbe” circa 30 milioni tra ingaggio e ammortamenti.
Sul fronte ricavi andranno messe in campo azioni per aumentare gli introiti il primo anno di 40/50 milioni (considerando i profitti delle stagioni precedenti in prospettiva Ffp) e a regime di 70/80 milioni. Attualmente la Juve, Champions inclusa, ottiene dallo stadio meno di 60 milioni all’anno che andrebbero incrementati di almeno 10 milioni.
Ma con Ronaldo l’aumento dei prezzi di cui tanto si discute in questi giorni sarà digerito più facilmente.
I diritti tv italiani poi, aumentati di oltre il 15% per il triennio 2018/21, dovrebbero portare nelle casse del club bianconero, nonostante il cambio in senso più egualitario della legge Melandri, circa 7/8 milioni in più.
La Juve poi raggiungendo almeno i quarti della Champions (i cui premi nel prossimo triennio sono sempre più legati alle prestazioni sportive) e lavorando sul lato commerciale potrebbe compensare l’operazione.
Gli introiti di sponsorizzazioni e merchandising viaggiano sopra i 100 milioni. Con l’arrivo di Cristiano Ronaldo queste voci possono incrementare del 40/50% nel giro di due anni. La Exor-F.C.A. potrebbe giocare un ruolo importante.
Innanzitutto raddoppiando da 20 a 40 milioni la sua sponsorizzazione senza incorrere in problemi con la Uefa dato l’effetto Ronaldo.
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