Che cos’è il marketing sportivo? All’interno di questa definizione rientra l’insieme di servizi e beni che vengono promossi attraverso il ricorso a manifestazioni sportive o con il sostegno di team, atleti o allenatori. Al tempo stesso, esso presuppone la promozione delle manifestazioni, dei team, degli atleti e degli allenatori allo scopo di incrementare le entrate grazie all’interesse pubblico che ne deriva.
Gli atleti possono essere coinvolti per le modalità di promozione più varie (vedi Cristiano Ronaldo, diventato un vero e proprio brand): non solo i marchi di abbigliamento sportivo, come sarebbe semplice ipotizzare, ma anche prodotti di altre categorie merceologiche o cause benefiche.
In sintesi: il marketing sportivo riguarda la promozione di prodotti e servizi da un lato e dall’altro lato la promozione dello sport stesso. Le piattaforme a cui si può fare riferimento a questo scopo sono molteplici: all’interno degli stadi, per esempio, i tabelloni e i cartelloni pubblicitari; in televisione, invece, gli spot tradizionali e gli ologrammi proiettati ai lati del campo. E, ancora, le inserzioni sui social network e quelle sulla stampa.
Una qualunque azienda ha l’opportunità di sfruttare un piano di marketing sportivo strategico allo scopo di conseguire un vantaggio competitivo nei confronti della concorrenza. Dal punto di vista della strategia da adottare, per altro, il percorso da seguire non è troppo diverso da quello previsto da un qualsiasi altro piano di marketing: si comincia con l’analisi dei competitor e del mercato, si individua lo sport su cui basarsi e si identificano gli obiettivi da perseguire, da cui dipenderanno le scelte che saranno adottate.
Il piano di marketing operativo, quindi, si compone di una strategia, della progettazione delle attività che devono essere implementate, della messa a punto di tali attività e, infine, della misurazione dei risultati che si ottengono.
Uno dei grandi vantaggi che vengono messi a disposizione dal marketing sportivo ha a che fare con la varietà di opzioni che possono essere scelte, anche in virtù della molteplicità di discipline sportive a cui si può fare riferimento.
Non è detto, per altro, che si debba pensare per forza di scegliere come testimonial gli atleti professionisti più famosi o più richiesti; anche il finanziamento di attività amatoriali, infatti, rientra tra le opportunità che meritano di essere sfruttate. La decisione va valutata, tra l’altro, in funzione del target
che ci si propone di raggiungere, oltre che tenendo conto del budget e del legame con il territorio.Quando il marketing sportivo riguarda la promozione di un’attività del settore – per esempio una palestra, l’avvio di un nuovo corso, il reclutamento di giocatori per una squadra, e così via – è indispensabile valutare con attenzione l’entità degli investimenti pubblicitari e le modalità con le quali essi saranno realizzati.
Occorre scegliere materiale promozionale che risulti innovativo e al tempo stesso creativo, tale da catturare l’attenzione. Che si tratti di uno o più post sui social media, di volantini pubblicitari lasciati nella casella della post o di inserzioni pubblicate sui giornali locali, è essenziale trasmettere una sensazione di cura dei particolari, ma al contempo offrire ai destinatari del messaggio più di un valido motivo per compiere l’acquisto o la prenotazione.
Per catturare nuovi clienti vale la pena di pensare alla possibilità di mettere a disposizione dei voucher o degli sconti, ma va bene anche un periodo di prova a costo zero. Non si può fare a meno di mettere a punto, per la propria attività, un sito web che sia informativo, con tanto di recapiti e contatti, ma anche materiale di approfondimento, anche sotto forma di video, fruibile online o disponibile per il download.
Uno dei motivi per cui un’attività può non avere successo, anche nel settore sportivo, è rappresentato dalla scelta del target sbagliato. Per questo è opportuno non solo individuare la fetta di pubblico più adatta alle proprie aspettative, ma anche imparare a conoscerla, per riuscire a soddisfare i suoi bisogni o addirittura anticipare le sue esigenze.
Al contempo, è utile essere consapevoli del target dei competitor e del loro modus operandi: nulla vieta di prendere spunto dalle loro iniziative o, al contrario, intuire che cosa stanno sbagliando per evitare di commettere i loro stessi errori.
Il focus sul dettaglio, come si può intuire, è fondamentale nelle campagne di marketing sportivo, che devono essere il più possibile mirate tanto dal punto di vista dei destinatari quanto nel loro svolgimento. I servizi e i prodotti che vengono proposti devono essere in grado di andare incontro alle richieste di una fascia di pubblico ben precisa, che potrà essere diversa da quella a cui si mirerà con un altro servizio o un altro prodotto: la chiave è differenziare.
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