Mondiali
Qatar 2022, Francia – Marocco, sconfitta con onore per i Leoni
In scena a Qatar 2022 uno scontro tra due mondi: la Francia e il Marocco. Colonizzatore e colonizzato, settentrionale e meridionale. L’esito non sorprende.
I Leoni rossoverdi ruggiscono: non di gioia ma di delusione. Hanno sfiorato il sogno di accedere, come prima squadra africana in assoluto, alla finale di un Mondiale.
E invece il sogno si è infranto contro la difesa impenetrabile dei Bleus e le speranze di un impressionante numero di tifosi marocchini, circa 35.000, a sostenerli dagli spalti.
Francia e Marocco allo specchio
Quella di ieri sera era una semifinale inaspettata tra una squadra, la Francia, che di vittorie ai Mondiali ne ha inanellate due, nel 1998 e nel 2018, e un’altra, il Marocco, emergente, per molti versi sorprendente.
Contro il Marocco, la Francia non ha mai perso prima: 5 sono i precedenti tra le due Nazionali, tutti amichevoli. L’ultimo degli incontri è finito in parità (2-2).
La Francia è una veterana di questa competizione, dal momento che vi si è qualificata 16 volte; il Marocco, invece, solo 6. La Nazionale d’oltralpe è arrivata nei primi quattro posti 6 volte in tutto, i marocchini solo una volta: quest’anno.
Inoltre, delle finali disputate, i francesi hanno ottenuto due vittorie su tre (l’unica finale persa è stata quella del 2006 contro l’Italia, ndr). Vedremo come andrà quest’anno contro l’Argentina.
Qatar 2022, la semifinale Francia – Marocco
Ieri sera, sull’onda di un affettuoso sostegno popolare, i marocchini nella possibilità di accedere alla finale ci hanno creduto fino in fondo: hanno corso, marcato, aggredito tanto.
Un inizio in sordina, con i francesi padroni incontrastati già al 5′ con il gol del difensore Theo Hernandez. Che è riuscito a violare quella porta che fino a ieri nessun avversario era riuscito a violare in questi Mondiali (ricordiamo che l’unico gol subito contro il Canada era un autogol, ndr).
La cosiddetta impenetrabile difesa del Marocco si è rivelata fallace, a tratti: tanto da consentire anche un secondo gol, stavolta a firma di Kolo Muani.
Una curiosità: quello di Kolo Muani, nato nella banlieue di Bondy (città nella quale è cresciuto anche Mbappé, ndr), è il terzo gol più veloce segnato da un giocatore subentrato. Il giocatore lo ha segnato 44 secondi dopo la sua discesa in campo.
C’è stato un momento nel quale la partita ha cambiato ritmo ed energia, illuminando azioni e motivazioni della parte marocchina: l’infortunio e l’uscita dal campo di Romain Saïss al 21′.
Da allora molto è cambiato, incluso lo schema di gioco scelto dal tecnico Walid Regragui. Ma il cambio più notevole riguarda l’atteggiamento: più offensivo, volto a finalizzare gol, da parte della compagine marocchina.
Tuttavia il risultato era già ampiamente annunciato dalle quote scommesse, che stavolta non hanno sbagliato: Sisal quotava una possibile vittoria francese 1,57, mentre quella marocchina 6,75.
Qatar 2022, una semifinale tra cugini
Francia e Marocco sono profondamente legati, anche sul piano calcistico. La Nazionale francese, infatti, ha nelle sue fila ben due giocatori marocchini nati in Francia e ben 12 naturalizzati francesi.
Non possono destare nessuna sorpresa le molte strette di mano e gli abbracci commossi a fine partita, in particolare quello tra Regragui e Olivier Giroud, vecchi compagni di squadra (al Grenoble, correva l’anno 2008) e amici nella vita.
La prima volta della Francia
La Francia sorride: con la vittoria di ieri sera è diventata la prima squadra campione in carica a raggiungere la finale, a partire dal Brasile nel 1998.
Resta, comunque, la sconfitta, che ha un valore anche simbolico, contro la Nazionale di un altro Paese da lei sottomesso in passato: la Tunisia.
Una sconfitta che scompare, di fronte a una finale contro l’Argentina di Messi ai Mondiali.
Mondiali
Mondiali 2026, ufficiali le fasce in vista del sorteggio
Mondiali 2026, dopo aver scoperto la data del sorteggio (13 dicembre), ecco le cinque fasce con le squadre UEFA per ottenere il pass qualificazione.
La Nations League ha stabilito le sue otto nazionali qualificate nella fase a eliminazione diretta che prenderà il via a marzo, e proprio per questo anche il percorso che le 54 nazionali UEFA dovranno affrontare per strappare un pass per i Mondiali 2026 che si terranno in USA, Messico e Canada inizia a prendere forma.
Mondiali 2026, le 12 teste di serie
Come riportato da Calcio e Finanza, il nuovo regolamento ha portato a comporre la prima urna in vista delle qualificazioni UEFA ai Mondiali 2026 con un doppio criterio: le otto qualificate alla fase a eliminazione diretta della Lega A di Nations League, più le migliori quattro del ranking FIFA che non sono arrivate nelle prime due del proprio raggruppamento nella competizione continentale. In virtù di questo, ecco come sarà composta la prima fascia in vista del sorteggio del 13 dicembre:
Fasce sorteggio qualificazioni Mondiali 2026 – La prima urna
Portogallo
Croazia
Francia
Italia
Germania
Olanda
Spagna
Danimarca
Inghilterra
Belgio
Svizzera
Austria
Fasce sorteggio qualificazioni Mondiali 2026 – La seconda urna
Ucraina
Turchia
Svezia
Galles
Polonia
Ungheria
Serbia
Grecia
Romania
Slovenia
Norvegia
Scozia (non ancora certa della fascia)
Fasce sorteggio qualificazioni Mondiali 2026 – La terza urna
Repubblica Ceca (non ancora certa della fascia)
Slovacchia (non ancora certa della fascia)
Irlanda
Albania
Finlandia
Georgia
Macedonia del Nord
Islanda
Irlanda del Nord
Bosnia
Montenegro
Israele
Fasce sorteggio qualificazioni Mondiali 2026 – La quarta urna
Bulgaria
Lussemburgo
Bielorussia
Armenia
Kosovo
Kazakistan
Azerbaigian
Estonia
Cipro
Lettonia
Far oer
Lituania
Fasce sorteggio qualificazioni Mondiali 2026 – La quinta urna
Moldavia
Malta
Andorra
Gibilterra
Liechtenstein
San Marino
È bene ricordare come ci saranno un totale di 12 raggruppamenti, ma dalle composizioni diverse. Infatti, ci saranno sei gruppi da cinque e sei da quattro: in quest’ultimi ci saranno sicuramente le quattro Nazionali che si qualificheranno per le Final Four di Nations League.
Mondiali
Argentina, Lautaro raggiunge i gol di Maradona
Argentina, una rovesciata da sogno su assist di Messi regala la vittoria contro il Perù e consolida la leadership nelle qualificazioni mondiali
Con una prodezza da manuale, Lautaro Martínez ha scritto un nuovo capitolo della sua carriera, raggiungendo quota 32 gol con la maglia della Selección lo stesso risultato di una leggenda come Diego Armando Maradona.
L’attaccante dell’Inter ha deciso la sfida contro il Perù con una spettacolare mezza rovesciata su assist di Lionel Messi, regalando all’Albiceleste un prezioso 1-0 che consolida il primato in classifica nelle qualificazioni per i Mondiali del 2026. Con questa vittoria, l’Argentina sale a 25 punti, mantenendo saldo il comando della zona sudamericana.
Nonostante un avvio di stagione non brillante, accompagnato da alcune critiche, Lautaro ha dimostrato ancora una volta la sua capacità di reagire e crescere. Il gol di ieri sera lo porta al 5° posto nella classifica marcatori della storia della Selección, sottolineando il suo ruolo sempre più centrale nel progetto argentino.
Sul fronte del club, Martínez ha già segnato 6 reti, di cui 5 in campionato e 1 in Champions League con l’Inter, ma è con l’Albiceleste che il “Toro” sembra trovare la sua dimensione ideale.
Argentina, classifica migliori marcatori
Vediamo ora la classifica marcatori della Selección.
– Messi (112 gol)*
– Batistuta (55)
– Aguero (41)
– Crespo (35)
– Lautaro (32)*
*=ancora in attività
¡G⚽️L DE ARGENTINA! 🐂 Asistencia perfecta de Leo para que el Toro abra el marcador con un golazo descomunal 🤯
10′ ST | 🇦🇷 Argentina 1 – 0 Perú 🇵🇪
Mirá #ArgentinaXTelefe con los comentarios de @jpvarsky y los relatos de @giraltpablo por https://t.co/2ECurz7ibV 📺 pic.twitter.com/P17k0fjggd
— telefe (@telefe) November 20, 2024
Mondiali
Mondiali 2026, le cinque fasce in vista del sorteggio
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Italia
Germania
Olanda
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Danimarca
Inghilterra
Belgio
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Austria
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Turchia
Svezia
Galles
Polonia
Ungheria
Serbia
Grecia
Romania
Slovenia
Norvegia
Scozia (non ancora certa della fascia)
Fasce sorteggio qualificazioni Mondiali 2026 – La terza urna
Repubblica Ceca (non ancora certa della fascia)
Slovacchia (non ancora certa della fascia)
Irlanda
Albania
Finlandia
Georgia
Macedonia del Nord
Islanda
Irlanda del Nord
Bosnia
Montenegro
Israele
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Bulgaria
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Bielorussia
Armenia
Kosovo
Kazakistan
Azerbaigian
Estonia
Cipro
Lettonia
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