Nazionale
Italia, Spalletti: “Acerbi? Dobbiamo stare attenti 24h. Chiesa deve sapersi adattare, su Immobile e Scamacca…”
Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa alla vigilia delle due amichevoli negli Stati Uniti. Il C.T. dell’Italia ha fatto il punto della situazione.
Italia, le parole di Spalletti
Parere sulla vicenda Acerbi
Mister, un chiarimento su Acerbi?
“Lì c’è un comunicato che noi abbiamo fatto, lì c’è il mio pensiero. Lo abbiamo deciso di fare tutti insieme. Non vorrei mai trovarmi in questa posizione qui, ma noi abbiamo la responsabilità di uno sport importantissimo per la nostra nazione. E, visto quello che è venuto fuori, dobbiamo per forza agire, anche con cose ancora da chiarire.
Per quello che mi ha detto Francesco, non c’è un episodio di razzismo. Ma bisogna stare attenti ai nostri comportamenti, a tutto ciò che facciamo e diciamo. A maggior ragione quando facciamo parte della Nazionale. Sono importanti le 2 ore in campo, ma anche le altre 22 ore quando indossiamo la maglia della Nazionale.
È un dispiacere enorme prendere decisioni per questi episodi qui. Bisogna stare attenti anche quando lo denunciamo un episodio così, se lo subiamo in maniera così clamorosa come è venuto fuori. Siamo tutti dentro questo caso. Ora abbiamo visto Francesco in difficoltà e per noi lui è importante. Non cambia nulla dal punto di vista della forza di squadra, ma ci dispiace dal punto di vista umano”.
Ha sentito Juan Jesus?
“No, ha il telefono spento. Ho provato a chiamarlo“.
Esclusione di Immobile e Scamacca, giudizio su Pellegrini
Su Immobile scelta definitiva? Perché no Scamacca?
“Su Ciro non prendo in giro nessuno. So che è un calciatore importante per gli ultimi anni, per la Lazio e la Nazionale. Sta vivendo un momento in cui non riesce a esprimere tutto il suo potenziale e io devo tenere in considerazione tutti. Scamacca per un periodo non ha giocato. Quando l’ho portato non mi è sembrato che abbia espresso il meglio di se stesso.
Bisogna avere la capacità di dare subito l’impressione di essere al livello della Nazionale. Noi giochiamo la prima partita che ci può compromettere tutto. Devo avere la certezza che tutti riescano a dare subito il loro contributo.
Retegui è condizione, Raspadori può fare un doppio ruolo. E poi dobbiamo prendere in considerazione qualcosa di nuovo, di continuo. Sennò sarebbe finita per noi, per esempio voglio conoscere da vicino Lucca per capire di che pasta è fatto. Le sue qualità sono importanti, penso alla sua altezza“.
Quanto le fa piacere la ritrovata continuità di Pellegrini?
“È uno di quelli che abbiamo atteso tantissimo. Non ce l’ho mai avuto a disposizione. È di alto livello, è un calciatore forte che sa fare più cose, anche metri in quantità durante la partita. Non so che cosa verrà fuori da qui a giugno, ma ci contiamo. Ha avuto dei problemi, li ha sistemati e si trova a suo agio per la qualità che vuole De Rossi“.
Cambio Modulo e giudizio su Chiesa, Cristante e Bellanova
Ci saranno novità sul modulo? Proverà la difesa a 3?
“È una cosa fluida, liquida. Non è più una cosa rigida. C’è la possibilità di cambiare sistema nella partita in base all’azione. Voglio andare a valutare in base alle caratteristiche di chi gioca. Possiamo fare due prove e, se cambiamo, possiamo essere più sorprendenti. E se lo capiamo dentro lo sviluppo delle azioni diventiamo più forti e meno leggibili. Quindi tentiamo di fare sempre qualcosa in più”.
Cristante fuori dalle convocazioni?
“Aveva bisogno di fare delle cure intense alla schiena, lo aspetta da tanto. E non vogliamo distruggere i calciatori ai club, ma vogliamo collaborare con loro. Altrimenti sarebbe stato tra i convocati. Anche Calafiori sarebbe stato con noi se non fosse con l’U21, ma non andiamo a farci la guerra come club Italia.
L’U21 ha due partite di qualificazione, io che faccio? Vado indebolire la squadra, con tutti i calciatori che ho a disposizione? Nunziata fa parte del nostro staff, abbiamo possibilità di vederlo e valutarlo, è come se giocasse con noi. Probabilmente lo stesso discorso vale per Fabbian. Si è infortunato Gaetano, probabilmente lo avrei portato per vederlo. Ma ci sono anche Gnonto e Casadei con l’U21″.
Chiesa è il nostro Sinner?
“Per me è abbastanza chiaro, è un calciatore forte che ha qualità offensive. Salta l’uomo, sa fare gol, ha anche il carattere forte di essere convinto delle proprie qualità. Poi deve sapersi adattare, se nella squadra gioca un po’ più dentro e io lo faccio giocare più fuori.
Sono i mezzi spazi, si chiamano così: non sei né seconda punta, né esterno, né centrocampista. È quella via di mezzo in cui sei un po’ tutto. Lui ha la capacità di passare in spazi che altri reputano muri invalicabili”.
Bellanova può cambiare le gerarchie?
“Nessuno deve sentirsi blindato per la nostra Nazionale. È scontato e necessario che ci siano giocatori nuovi che vengano fuori e ci possano poi sorprendere. Noi dobbiamo essere aperti ad accoglierli a braccia aperte. Poi dobbiamo vedere se nel nostro contesto riesce a essere incisivo come nella sua squadra”.
Ruolo di Frattesi, Zaccagni e Zaniolo nella rosa dell’Italia
Frattesi dove può giocare?
“Per cosa, intensità e qualità può attaccare tante volte la linea difensiva. Ha quella curiosità di andare sempre di là, ma deve pulire bene quello che gli passa tra i piedi. Se si impegna può fare meglio, ha qualità infinite”.
Zaccagni e Zaniolo li vede solo come esterni?
“Di Lorenzo, Di Marco, Udogie, Cambiaso ti dimostrano che quando sviluppano l’azione offensiva non fanno più una corsa dritta. Ma fanno deviazioni, interne ed esterne. Questa è la nuova frontiera del calcio europeo. Questo adattamento a fare più ruoli. Se un compagno è già largo, allora io vado dentro. C’è una presa di posizione in base a quali spazi liberi ci sono“.
Come sono andati questi 4 mesi per lei?
“Sono soddisfattissimo, ma devo girare più i ritiri. Ora ho imparato la strada, ci metterò di meno ad arrivare”.
Opinione sul lavoro di De Rossi
De Rossi può migliorare gli italiani della Roma?
“Ma certo. Daniele è stato bravissimo. Ci ho preso moltissime cose che Daniele ha fatto vedere. In alcuni momenti in panchina mi sembra un po’ Carletto Mazzone a vederlo quando esprime questo suo essere un po’ calciatore e questa sapienza nell’essere allenatore. Ha fatto un lavoro eccezionale, non era facile così in poco tempo dare una nuova mentalità.
Che non era sbagliata, i risultati di prima lo testimoniano. Vedere Paredes va a fare il centrale basso per costruire, le due punte esterne che a volte sono aperte e altre vengono dentro, gli esterni che vanno avanti e indietro sono cose bellissime per chi ama il calcio e vuole scoprire cose nuove. Voglio molto bene a Daniele.
A volte in passato ci siamo sentiti, gli ho augurato sempre il meglio. Mancini non la gioca solo lunga, ma gioca dentro. Costruisce e si inserisce, me lo ritrovo dentro l’area di rigore avversaria. Acerbi, Bastoni e Calafiori sono forti in questo, è la nuova qualità dei difensori che sanno fare sovraccarico sulla trequarti per sviluppare meglio il gioco.
Mancini l’ho chiamato dopo e non è stata una bocciatura. Ma quello che può dare lui o Politano oppure El Shaarawy lo so benissimo. Mancini ha risposto in modo perfetto, mi ha risposto che era sempre pronto per la Nazionale“.
Importanza delle amichevoli per l’Italia, questione Cannavaro-Chiellini
Che valore dà alle partite americane?
“Di andare a rendere merito a 20 milioni di persone che ci aspettano laggiù e ci vogliono vedere. Dobbiamo tantissimo ai nostri connazionali che sono lì. Poi è un esame dal punto di vista tattico. Finora siamo stati coerenti perché avevamo poco tempo. Ora abbiamo la possibilità di allargare le nostre conoscenze, usando qualcosa di diverso, anche il sistema di gioco”.
Cannavaro e Chiellini saranno i testimonial in USA. Le farebbe piacere averli anche all’Europeo?
“Se vengono ne stacchiamo un pezzo e li teniamo con noi. Magari li possiamo inserire in qualche nostro calciatore. Non escludo nulla. Da Buffon imparo continuamente così. Sono conoscenze che noi vogliamo continuare a portarci con noi. Anche di quelli che non sono citati”.
Nazionale
Italia, un altro oriundo per Spalletti? Contatti con Cherki
L’Italia di Spalletti ha appena concluso la fase iniziale della Nations League con un buon risultato. Ora la FIGC vuole regalare al C.T. un altro rinforzo.
Dopo Retegui, la Federazione avrebbe in mente un altro colpo in zona offensiva per potenziare ulteriormente l’organico. Il nome caldo è quello di Rayan Cherki, trequartista del Lione.
Italia, Cherki è l’ultima idea della FIGC
In questa stagione ha messo a referto 1 gol e 2 assist in 11 presenze. L’exploit però è arrivato in nazionale u21 francese dove conta già 11 goal in 20 apparizioni. Il mancato salto in quella maggiore tiene ancora aperte le porte per un cambio di passaporto. La nonna paterna è originaria di Bari dunque il requisito per vestire la maglia azzurra sarebbe soddisfatto.
La concorrenza nella rosa de Le Bleu potrebbe convincere il giocatore a scegliere il gruppo di Spalletti, che sta iniziando ad adottare un modulo con un trequartista alle spalle della punta. Quel ruolo calzerebbe a pennello al classe 2003 che porterebbe qualità e freschezza al gioco.
I contatti con l’entourage e la famiglia si sarebbero intensificati in questi giorni e la FIGC è intenzionata a chiudere prima della prossima sosta, prevista per marzo 2025.
Nazionale
Italia U19, Camarda firma la vittoria sulla Grecia
L’Italia U19 grazie al successo per 1-0 contro la Grecia, ha guadagnato il pass per gli Europei di categoria: gol qualificazione di Camarda.
Come riportato da Tuttomercatoweb con il successo di oggi, l’Italia Under 19 si qualifica alla fase élite dell’Europeo, che si disputerà in primavera, dopo aver chiuso a punteggio pieno il Gruppo 8 della prima fase di qualificazione, con 7 gol fatti e 0 subiti.
Italia U19, Camarda firma il successo
Allo stadio ‘Theodoros Vardinogiannis’, nella terza e ultima partita del girone, gli Azzurrini si sono imposti per 1-0 sui padroni di casa della Grecia grazie al rigore concesso dall’arbitro armeno Nalbandyan per un fallo di Konstantinos Polykratis, centrocampista del PAOK, ai danni dell’attaccante dell’Excelsior Rotterdam Seydou Fini, trasformato con ‘il cucchiaio’ dal talento classe 2008 del Milan Francesco Camarda al 42′ del secondo tempo.
Nazionale
Italia, le possibile avversarie ai quarti di Nations League
La sconfitta contro la Francia ha complicato il percorso in Nations League dell’Italia. Ai quarti la Nazionale affronterà una delle prime degli altri gironi.
Con l’amaro in bocca per la sconfitta subita ieri contro la Francia, l’Italia vede sfumare il primo posto nel girone della Lega A di Nations League. I transalpini, grazie a una migliore differenza reti, hanno scavalcato gli Azzurri, relegandoli al secondo posto.
Una battuta d’arresto che brucia, forse ancor di più per il fatto di essere arrivata contro i nostri storici rivali. Ora, il percorso si fa più tortuoso: ai quarti di finale la Nazionale dovrà affrontare una delle vincitrici degli altri gruppi.
Tuttavia, rimane una nota positiva: la testa di serie per le qualificazioni ai Mondiali è comunque al sicuro.
Come funziona il sorteggio di Nations League
Il sorteggio della fase a eliminazione diretta della Nations League 2024/25 si terrà a Nyon, in Svizzera, venerdì 22 novembre alle ore 12. Durante l’evento saranno definiti gli accoppiamenti dei quarti di finale e anche le semifinali.
Per i quarti di finale, i vincitori dei gironi saranno inseriti nell’urna 1, mentre i secondi classificati formeranno l’urna 2. Le squadre dell’urna 2 saranno sorteggiate per prime, seguite da quelle dell’urna 1, con la regola che impedisce ai vincitori e ai secondi dello stesso girone di affrontarsi. Successivamente, un altro sorteggio stabilirà gli accoppiamenti delle semifinali.
Le date sono già fissate: i quarti di finale si disputeranno tra il 20 e il 23 marzo 2025. Le semifinali sono in programma il 4 e il 5 giugno, mentre la finale e la gara per il terzo posto si giocheranno domenica 8 giugno.
Italia, le possibili avversarie
Con il secondo posto nel girone, l’Italia potrà affrontare una tra Portogallo, Germania o Spagna, vincitrici rispettivamente dei Gruppi 1, 3 e 4 della Lega A. L’unica certezza è che non sarà nuovamente la Francia, già affrontata nella fase a gironi.
La sconfitta contro i transalpini lascia qualche rimpianto, ma rende il percorso verso il titolo ancora più stimolante. Affrontare una big come Portogallo, Germania o Spagna non sarà semplice, ma d’altra parte, per conquistare il trofeo, è necessario battere le squadre migliori.
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