Nazionale
Chiesa seconda punta anche con Spalletti: ma Allegri non era l’unico “pazzo”?
Nel primo test di avvicinamento a Euro2024, Luciano Spalletti concede l’esordio al 3-5-2 con Chiesa schierato seconda punta.
Spalletti vara il 3-5-2: pretattica o indicazione?
La partita (vinta a fatica) contro il Venezuela è il banco di prova del 3-5-2, che potrebbe sostituire come modulo di riferimento il 4-3-3 con il quale l’Italia ha centrato la qualificazione agli Europei in Germania. La partita di domenica contro l’Ecuador ci dirà se due indizi faranno una prova, ma dopo l’approccio soft (propedeutico a non stravolgere le poche certezze residue della squadra in vista del delicato rush finale) delle prime partite la mano di Luciano Spalletti potrebbe iniziare a vedersi.
Da questi primi exit poll, emerge come la visione della nazionale che ha il tecnico di Certaldo sia molto diversa da quella del suo predecessore. Se per Roberto Mancini l’Italia doveva essere “la selezione più vicina possibile a una squadra di club“, Spalletti predilige il vecchio adagio del commissionario tecnico che deve limitarsi a mettere i propri giocatori nelle condizioni ideali per esprimersi al meglio.
La scelta del 3-5-2 va in questo senso. La maggior parte dei giocatori scelti ieri sera da Spalletti nei propri club di appartenenza ricoprono proprio quel tipo di ruolo. Buongiorno e Scalvini, nel Torino e nell’Atalanta rispettivamente, giocano in una linea difensiva a tre. Cambiaso alla Juventus gioca tutta fascia, a differenza di Udogie (al Tottenham gioca a quattro) che però ha costruito la propria giovane carriera proprio in quella posizione di esterno sinistro. Locatelli alla Juventus fa il metodista di riferimento di una linea a tre, mentre Frattesi all’Inter gioca (quando gioca) da mezzo sinistro sempre in una linea a tre.

(FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Spalletti come Allegri: Chiesa gioca attaccante, ma…
Il discorso si estende poi anche agli attaccanti. Quindi a Retegui (mattatore della serata con una doppietta) e a Chiesa, che ha provato a fare quello che solitamente fa Gudmundsson (tripletta per lui con l’Islanda) ma con poco costrutto. Evidentemente le idee del tanto vituperato Allegri, attaccato a più riprese dagli allenatori del web per la sua scelta di far giocare Chiesa da attaccante, trovano riscontro in quelle del ben più celebrato collega.
Eppure il funambolo bianconero, nonostante Spalletti e Allegri giochino e (soprattutto) attacchino in maniera molto diversa, è risultato ugualmente fantasmatico. Che Chiesa abbia (potenzialmente) le caratteristiche per giocare da seconda punta è opinione diffusa fra molti tecnici. In pochi forse ricordano che il suo primo allenatore, ovvero Vincenzo Montella, lo fece giocare proprio lì ai tempi della Fiorentina.
Una strana coppia, quella composta da lui e Franck Ribery dove l’italiano aveva più compiti che non da seconda, che però (seppur solo nella fase iniziale della stagione) esaltò le comprovate doti da contropiedista dell’ex-Viola. Nonostante Chiesa rimanga uno dei giocatori di maggior talento a disposizione dell’allenatore campione d’Italia, dovesse quest’ultimo optare in pianta stabile per il 3-5-2 sarebbe difficile trovare una collocazione tattica a un giocatore tanto prigioniero delle proprie peculiarità: che più di un punto di forza si stanno trasformando sempre di più in un limite.
Nazionale
Atalanta, Bonucci alla New Balance Arena per osservare tre giocatori
L’assistente di Gattuso, Leonardo Bonucci, presente alla New Balance Arena per osservare diversi talenti in vista della Nazionale Italiana.
Bonucci, un osservatore d’eccezione alla New Balance Arena
La partita tra Atalanta e Chelsea, svoltasi alla New Balance Arena, ha visto tra i suoi spettatori un ospite d’eccezione: Leonardo Bonucci, l’assistente di Rino Gattuso. La sua presenza non è passata inosservata, in quanto era lì per monitorare alcuni talenti in prospettiva della Nazionale Italiana. Tra questi, i nomi di Marco Carnesecchi, Raoul Bellanova, Honest Ahanor e Gianluca Scamacca erano sotto la lente d’ingrandimento.
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Fonte: l’account X di Schira
Rino #Gattuso’s assistant (Leonardo #Bonucci) is tonight at New Balance Arena to watch the game between #Atalanta and #Chelsea to monitore Marco #Carnesecchi, Raoul #Bellanova, Honest #Ahanor and Gianluca #Scamacca for Italy National Team. 🇮🇹
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 9, 2025
Nazionale
Roberto Baggio: “La gente aspetta di rivedere l’Italia al Mondiale”
Roberto Baggio spera in un ritorno dell’Italia ai Mondiali, sottolineando l’importanza per i tifosi e la passione che nutrono per il calcio.
L’appello di Roberto Baggio per l’Italia
Roberto Baggio, una delle icone indimenticabili del calcio italiano, ha espresso i suoi sentimenti riguardo al desiderio di vedere l’Italia tornare a competere nei Mondiali. Il divin codino ha dichiarato: “Mi auguro che l’Italia possa finalmente tornare al Mondiale. Spero che possa esserci per non deludere la passione e l’amore della gente che aspetta di rivedere l’Italia al Mondiale”. Queste parole risuonano come un appello accorato non solo alla squadra, ma anche a tutto il movimento calcistico italiano, affinché si lavori sodo per riportare la nazionale azzurra sul palcoscenico mondiale.
L’importanza del ritorno ai Mondiali
Il ritorno dell’Italia ai Mondiali non rappresenta solo un traguardo sportivo, ma anche un simbolo di rinascita e orgoglio per tutti i tifosi che hanno sempre sostenuto la squadra. La mancata partecipazione alle ultime edizioni ha lasciato un vuoto profondo nel cuore degli appassionati, e le parole di Baggio riflettono perfettamente questo sentimento collettivo. L’Italia ha una lunga tradizione di successi nei Mondiali, e il desiderio di tornare a vivere quei momenti di gloria è forte tra i tifosi.
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Fonte: l’account X di Schira
Roberto #Baggio: “Mi auguro che l’Italia possa finalmente tornare al Mondiale. Spero che possa esserci per non deludere la passione e l’amore della gente che aspetta di rivedere l’Italia al Mondiale”
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 5, 2025
Nazionale
Italia, Materazzi: “Meritiamo la qualificazione. Per molti sarebbe un riscatto”
Marco Materazzi è stato intervistato dalla FIFA a poche ore dal sorteggio dei gironi per i Mondiali. Ecco riportate le sue parole sull’Italia.
Italia, le parole di Materazzi
“Noi italiani manchiamo da due edizioni, questa volta abbiamo necessità di andare al Mondiale, perché l’Italia ne ha vinti quattro ed è giusto che una Nazionale così forte aspiri a giocare la fase finale della competizione”.
“Ce lo meritiamo ma dobbiamo anche essere bravi a crescere sotto tutti i punti di vista e non rimanere indietro. Purtroppo se fallisci due Mondiali, vuol dire che hai sbagliato qualcosa. Quindi devi cercare di migliorare, guardare anche cosa stanno facendo gli altri, per migliorare e arrivare ai Mondiali. Per noi italiani è fondamentale qualificarsi perché è noto che il calcio è molto importante e popolare in Italia. Ha tantissimi tifosi, sia in Italia che all’estero, e soprattutto qui in America. Speriamo di andare ai Mondiali perché tutti noi, anche noi tifosi o ex leggende dell’Italia, ci aspettiamo di essere ai Mondiali. Penso che daremo tutto per arrivarci perché, come ho detto, sono ormai dieci, dodici anni che non partecipiamo, e questa è una grande sofferenza per l’Italia”.

LA CONCENTRAZIONE DI GENNARO GATTUSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
“Ho avuto l’esperienza di giocare a un Mondiale in Germania, dove c’erano tantissimi italiani, e so quanto dimostrino il loro sostegno, perché, come ci sono emigranti di molti anni fa, ci sono famiglie che parlano una specie di dialetto italiano. Quindi, per loro, sarebbe davvero un modo per riscattarsi se l’Italia arrivasse alla Coppa del Mondo e magari riuscisse anche a vincerla, perché l’ultima volta che abbiamo giocato qui una Coppa del Mondo abbiamo perso in finale e tutti si aspettano un’Italia forte, che possa arrivare il più lontano possibile”.
Finisce qui l’intervista a Marco Materazzi, che si è espresso ai microfoni della FIFA.
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