Nazionale
Fiorentina a ranghi ridotti: i convocati viola in Nazionale
La Fiorentina stacca per qualche giorno complice la pausa per gli impegni delle Nazionali: ecco i giocatori viola convocati dai propri selezionatori.
Per questa sosta della Nazionali Palladino dovrà fare a meno di sette giocatori oltre che del terzo portiere Martinelli convocato con l’Under 19.
Grande soddisfazione nell’ambiente gigliato per la prima convocazione di Spalletti del giovane Comuzzo. Insieme al difensore centrale ci sarà anche Kean che potrebbe guidare l’attacco azzurro almeno in una delle due gare contro il Belgio, il 14 novembre, e la Francia, 17 novembre, gare valevoli per la Nations League.
Sempre per gare valide per la giovane competizione europea per Nazionali sono stati convocati Gosens dalla Germania e Pongracic dalla Croazia.
Impegnato invece per le qualificazioni alla Coppa d’Africa con la maglia del Marocco sarà Richardson.
Per due amichevoli Under 21 contro i pari categoria di Polonia e Romania saranno impegnati Kayode e Bove, mentre Harder vestirà la maglia dell’Under 20.
Nazionale
UFFICIALE, Luis de la Fuente rinnova con la Spagna
Ora è ufficiale, Luis de la Fuente resterà alla guida della Spagna per altri tre anni. A seguire il comunicato della società.
Dopo la vittoria della Nations League e dell’Europeo 2024, la Spagna ha deciso di estendere la durata del contratto del mister de la Fuente. A seguire il comunicato della società.
🇪🇸 Luis de la Fuente renueva como seleccionador nacional hasta el año 2028.
➡️ La RFEF apuesta por la continuidad del técnico de la @SEFutbol que ha llevado a España a la conquista de la última edición de la Eurocopa y de la UEFA Nations League.
ℹ️ https://t.co/WJEVQCtBbf pic.twitter.com/sZo6pODcHq
— RFEF (@rfef) January 27, 2025
Nazionale
FIGC, Gravina ” Mi ricandido alla guida della Figc per completare un percorso”
Il presidente della FIGC Gabriele Gravina, ha parlato ieri dopo l’annuncio della sua ricandidatura alla guida della FIGC, soffermandosi sul primo mandato.
Il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha parlato ieri in una intervista riportata dalla Nuova Sardegna, dove spiega le motivazioni della sua ricandidatura alla guida della Federcalcio, il passato mandato e la ferita ancora non rimarginata della non qualificazione al Mondiale in Qatar.
FIGC, Gravina: ” Nonostante non esistano più partite scontate in campo internazionale, il futuro è azzurro”
Il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, ha parlato ieri in un intervista riportata dalla Nuova Sardegna, dove ha parlato a 360° su diversi temi, soprattutto i motivi che lo hanno portato ricandidarsi alla guida della FIGC per un nuovo mandato, poi sulla Nazionale e la non qualificazione al Mondiale in Qatar, infine due appunti su Simonelli presidente della Lega e di Binaghi presidente della Federtennis.
Gravina spiega quale sono le sue ragioni che lo hanno portato ricandidarsi di nuovo come numero uno di via Allegri: ” La decisione di ricandidarmi è stata presa di concerto con le componenti, anzi sono state loro a chiedermelo in tempi non sospetti, mostrando grande fiducia nella mia persona e nel progetto. Abbiamo condiviso un percorso di valore e di valori che va completato. Avevo risposto loro che ero disponibile a farlo purché ci fosse una larga convergenza sul mio nome e le designazioni formali che ho ricevuto hanno superato addirittura le mie più rosee aspettative”.
In seguito, un punto sulla Nazionale e sulla quanto fa male la non Qualificazione al Mondiale in Qatar: ” Certo, eppure lo sport ci mette di fronte sempre nuove sfide e dobbiamo saperci rialzare dopo ogni sconfitta. Negli ultimi quattro anni abbiamo vinto un Europeo (non accadeva dal 1968) e abbiamo trionfato diverse volte con le Nazionali giovanili. Nonostante non esistano più partite scontate in campo internazionale, il futuro è azzurro, ne sono sicuro”
Poi, un giudizio su l’elezione di Ezio Simonelli alla guida della Lega di Serie A: ” Conosco Simonelli da tanti anni e lo stimo. Sono convinto si possa aprire con lui una nuova stagione di collaborazione tra la Lega di A, la Figc e le altre componenti nell’interesse del calcio italiano. Un percorso illuminato la cui gestazione c’è stata in occasione dell’assemblea per la modifica dello statuto dello scorso 4 novembre, quando la maggioranza dei club di A non ha aderito alla sterile proposta di ‘muro contro muro’ fatta dai soliti noti. Per lo sviluppo del nostro movimento c’è bisogno di rispetto, di dialogo e di idee, non di risse e ricorsi continui”
Infine, i complimenti al presidente della Federtennis Binaghi ed una sua considerazione se il tennis può superare come numero di tesserati il calcio in Italia: ” Ho fatto i complimenti a Binaghi e al tennis italiano, come tutti ho gioito per i trionfi degli ultimi anni e gli auguro di continuare così. Il calcio è e rimarrà a lungo un punto di riferimento per tutto lo sport italiano, non solo per quanto riguarda il numero dei tesserati ma anche e soprattutto per l’impegno e i risultati sotto il profilo dei progetti sulla sostenibilità sociale e ambientale”
Nazionale
Italia, Spalletti: “Dobbiamo scendere in campo per vincere tutte le partite”
Il CT della Nazionale italiana Luciano Spalletti ha commentato il sorteggio dei gironi di qualificazione alla Coppa del Mondo 2026 ai microfoni di Rai Sport.
Italia, le parole di Spalletti
Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal commissario tecnico dell’Italia Luciano Spalletti ai microfoni di Rai Sport:
“A marzo proveremo a vincere. Il calcio vuole questo, l’Italia che vince con la Germania sarebbe sicuramente più forte rispetto a una squadra che dovesse perdere”.
Vincere o perdere indirizzerebbe anche il girone di qualificazione…
“Sono calcoli che non si fanno, è solo un modo un po’ italiano di ragionare. Dobbiamo onorare lo sport, i ragazzi che ci guardano”.
La Norvegia non è solo Haaland… La cosa più importante è la strada che ha preso l’Italia, più degli avversari
“E’ vero, è così. Il futuro dipende sempre da ciò che si riesce a ricevere dai ragazzi, dai giovani. C’è una tendenza che ti porta a fidarsi di questi nuovi talenti: bisogna essere forti”.
Dovesse invece vincere con la Germania sfiderebbe Calzona
“Lo conosco bene. Ha fatto parte del mio staff a Napoli, avevo già visto in lui requisiti molto importanti. Ha lavorato anche con Sarri, è uno che sa come costruire una squadra che gioca un calcio moderno.
Ti attacca fin dall’inizio dell’azione, tiene la linea difensiva alta. E’ uno da calcio totale e ha già fatto vedere contro l’Inghilterra che sa quello che vuole, sa quello che fa.
In quella partita all’Europeo meritava molto di più. E poi ci sarà dentro Lobotka che conosco molto bene, è un calciatore fantastico. Lui sa come far girare una squadra intera”.
Cosa dirai ai giocatori prima di scendere in campo prima dell’inizio delle gare di qualificazione?
“Che bisogna essere all’altezza della missione che ci è stata consegnata, assolutamente.
Vestendo questa maglia qui, essendo calciatori che portano il tricolore sulle spalle e uomini di sport, dobbiamo essere all’altezza della nostra tradizione e storia. Non abbiamo alternativa”.
Ora la sfida contro la Germania diventa doppiamente importante? Anche perché la final four sarebbe a Torino in caso di successo…
“E’ così che si costruiscono le squadre forti, attraverso le vittorie. L’Italia che vince contro la Germania sarebbe un’Italia più forte, dobbiamo assolutamente consolidare le belle cose viste durante questa Nations League.
E’ da lì che traiamo delle forze nuove da spendere nelle future partite: dobbiamo arrivare a queste gare di qualificazione con più vittorie possibili, dobbiamo onorare la Nations League. Dobbiamo scendere in campo per vincere tutte le partite”.
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