Nazionale
Gianni Infantino su Italia-Svizzera: “Sempre una gara speciale. Domani tiferò per l’arbitro”
Il presidente della FIFA, Gianni Infantino, ha parlato della sfida tra Italia e Svizzera soffermandosi sulla sua doppia nazionalità italo-svizzera.
Giornata di vigilia per Italia e Svizzera, che apriranno le danze degli ottavi di finale di Euro2024 domani, sabato 29 giugno, alle ore 18 all’Olympiastadion di Berlino.
Chi sarà sicuramente interessato alla partita è il presidente della FIFA Gianni Infantino, italo-svizzero. Il numero uno del calcio ha parlato ai microfoni de La Stampa soffermandosi proprio sul match.
Italia – Svizzera, le parole di Infantino
“La mia prima gara da spettatore tra Svizzera e Italia risale al 1984. Avevo 14 anni, era un’amichevole che si giocava a Losanna. Nell’Italia c’erano Cabrini, Paolo Rossi e il mio idolo Altobelli.
Per la Svizzera segnò su punizione Bregy, un calciatore nato praticamente dove sono nato io. La partita finì 1-1 e al termine della gara incontrai il c.t. elvetico Wolfisberg, che ci disse che se avesse avuto lui Rossi e Altobelli avrebbe vinto. Da quel momento ho sempre seguito con interesse le sfide tra Svizzera ed Italia, anche se a giocare erano le Under 21. Domani farò il tifo per l’arbitro”.
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Italia, il commento di Bergomi: “Giocatori fuori ruolo!”
Giuseppe Bergomi, a margine della cocente sconfitta ed eliminazione dell’Italia ad Euro2024, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky.
Il post Svizzera è una pioggia di commenti e dichiarazioni negative verso la Nazionale italiana di Spalletti. Beppe Bergomi, ai microfoni di Sky, ha detto la sua sul brutto cammino ad Euro2024, che ha portato ad una dolorosa eliminazione agli ottavi di finale.
Bergomi: “Non siamo questi! Qui c’è gente che ha disputato e vinto delle finali europee”
L’ex nazionale azzurro, nonché ex capitano dell’Inter, ha rilasciato alcuni commenti sulle prestazioni dell’Italia nell’avventura tedesca e fa un bilancio dopo l’eliminazione a favore della Svizzera di Yakin.
Di seguito le sue parole.
“Noi non siamo questi! Qui c’è gente che ha giocato finali di Champions con l’Inter, i due della Roma che hanno giocato una finale di Europa League e addirittura Scamacca che l’ha vinta. In queste competizioni c’è ritmo. Ndoye ed Embolo non sono più forti di Chiesa e Scamacca, abbiamo Donnarumma in porta!”
Prosegue poi:
“Il contesto non funziona e i giocatori non sono stati messi nelle condizioni di rendere. Quando convochi 10 difensori vuol dire che hai in mente la difesa a 3, uomo su uomo. Oggi arrivi qui e giochi con Barella centro-sinistra quando lui giocherebbe a destra, Darmian a sinistra, ma fagli fare il quinto!”
“I giocatori andavano messi nelle loro posizioni, poi Calafiori ha fatto bene ma hai già Bastoni che fa quel lavoro e così lo condizioni perché sono simili.”
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Vaciago: “Questa è l’Italia più indecorosa di sempre. Su Gravina…”
Il direttore di Tuttosport Guido Vaciago ha analizzato tramite il suo editoriale il match tra Italia e Svizzera, che si è giocato nella giornata di ieri.
Italia, le parole di Vaciago
Di seguito le parole del direttore di Tuttosport Guido Vaciago, rilasciate tramite il suo editoriale e relative al match di ieri tra Italia e Svizzera: che ha sancito l’eliminazione degli azzurri da Euro 2024:
“Ieri a Berlino è stata disonorata la maglia della Nazionale quattro volte campione del Mondo e due volte d’Europa. Non perché perdere con la Svizzera sia disonorevole in sé (si sono dimostrati più forti di noi); sono il modo e le circostanze a rendere tutto indecoroso.
Andare a casa contro la Svizzera, senza mai essere entrati in partita, è il dito, che indica la luna (nera) del nostro sistema calcio, incapace di produrre talento e qualità.
Un sistema che non è riuscito a mandare la nazionale maggiore agli ultimi due mondiali, che non supera la fase a gironi del mondiale dal 2006, che non si riforma se non a piccoli pezzi e molto lentamente, che si concentra su falsi problemi, che è estremamente litigioso e che troppo spesso si avvita stretto al mantenimento del potere personale invece di progettare il bene del movimento.
E il fatto che la politica, e in particolare chi governa, inizi a volteggiare minaccioso sui centri del potere calcistico, a partire dalla Figc, ha una disdicevole componente di sciacallaggio mediatico (oggi prendersela Gravina è rigore a porta vuota),
ma nello stesso tempo è anche vero che il sistema calcio italiano ha fatto troppo poco per evitare di trovarsi in queste attaccabili condizioni. Soprattutto ha smesso di produrre talenti e non si è mai chiesto il perché”.
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Italia, Bastoni e Dimarco in dubbio: il punto
Si avvicina l’appuntamento che vedrà l’Italia affrontare la Svizzera domani alle ore 18. Spalletti deve fare i conti con le condizioni precarie di due titolari.
Non sarà una vigilia semplice quella che accompagnerà l’Italia verso l’impegno delicatissimo di domani alle ore 18 contro la Svizzera. Il Ct Spalletti spera di recuperare i due interisti in vista del match valido per l’Ottavo di Finale di Euro 2024.
Italia: i tempi stringono e lo staff continua a monitorare le condizioni di Bastoni e Dimarco
Perderne uno dei due sarebbe un duro colpo, ma perderli entrambe vorrebbe dire ritoccare addirittura qualche meccanismo.
Stiamo parlando di due titolarissimi nell’undici di Spalletti: ovvero Alessandro Bastoni e Federico Dimarco.
L’assenza di entrambi i difensori dell’Inter potrebbe portare anche ad un cambio di modulo da parte di Spalletti, che dovrà fare a meno anche di Riccardo Calafiori (squalificato nell’ultimo palpitante match contro la Croazia).
Il difensore centrale azzurro nella giornata di ieri ha riportato alcune linee di febbre e questa mattina non è sceso in campo con i compagni, svolgendo semplice lavoro in palestra.
Il laterale, invece, non era al massimo della condizione già contro i croati ma ha stretto i denti in seguito ad una contusione al polpaccio rimediata contro la Spagna e il riacutizzarsi del dolore potrebbe costringerlo a dare forfait domani.
In questo momento il più a rischio sarebbe proprio lui, con Bastoni che potrebbe regolarmente prendere il suo posto al centro della difesa al fianco di uno tra Buongiorno e Mancini.
Vengono, comunque, monitorate costantemente le condizioni fisiche di entrambi e la volontà resta quella di recuperarli per la sfida contro gli elvetici.
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