Nazionale
Italia, Donnarumma: “Orgoglioso di essere il capitano. Su Mbappé e Maignan…”
Il portiere della Nazionale Italiana, Gianluigi Donnarumma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di Nations League contro la Francia.
Italia, le parole di Donnarumma
Di seguito le dichiarazioni di Gianluigi Donnarumma:
Hai parlato con Mbappé?
“L’ho salutato, come ho salutato altri miei compagni di squadra. Siamo amici, ma domani per la prima volta saremo rivali. Ci sarà da lavorare perché sono giocatori forti”
Che partita sarà?
“Penso non ci sia partita migliore di questa per fare vedere che non siamo quelli visti nell’ultima partita dell’Europeo. Quindi, sono contento di affrontare una grande squadra come la Francia. E’ iniziato un nuovo ciclo, siamo tutti molto motivati, stiamo bene. Si vede molta allegria in gruppo. Dobbiamo continuare così. Ho visto senso di appartenenza importante da parte di tutti e voglia di dimostrare che siamo l’Italia, che non siamo quelli visti all’Europeo. Abbiamo voglia di giocare questa partita e daremo il massimo per portarla a casa”.
Sarà la prima accoglienza di Mbappé al Parco dei Principi dopo l’addio; come pensi che sarà?
“Mbappé ha dato tanto al Psg e a Parigi. Penso che ci sarà una grande accoglienza per lui, anche perchè domani giochera con la maglia della nazionale. Ci sarà grande accoglienza per lui come per tutti gli altri. Ha dato tutto per il club, poi è giusto che ogni giocatore prenda una decisione per il proprio bene”.
Pensi che la Francia sia più forte dell’Italia?
“Hanno giocatori molto forti e di qualità, così come li abbiamo noi. Hanno esperienza in più, ma la partita si gioca 11 contro 11. Non penso ci sarà una favorita. Sarà una sfida difficile con molti velocisti. Dovremo controllare bene la partita e mettere in campo tutte le situazioni che abbiamo preparato”.
Descrivi il capitano che sei per la Nazionale
“Fare il capitano della nazionale è motivo di orgoglio, giocare in nazionale deve essere così. Tutti aspirano a giocare con la maglia Azzurra e ci deve essere senso di appartenenza imporante nel vestirla. Essere capitano è un senso di responsabilità molto forte. Cerco di dare sempre il massimo e di aiutare anche gli altri. Al Psg abbiamo Marquinhos che è la storia del club, però il capitano è una figura e ci sono tanti leader in squadra, lui più di tutti. Sono contento di averlo come capitano”.
Come avete trovato Spalletti?
“Il mister lo lo vedo molto motivato. ci siamo sentiti prima del raduno, era molto motivato. E’ molto più tranquillo, lo vedo più sereno. Abbiamo parlato una brutta estate, ci dispiace. Ci sono giocatori nuovi che possono aiutarci, possono crescere e iniziare un nuovo ciclo. Siamo contenti di continuare con Spalletti, perché ci fa crescere, ci dà una mano, prepara bene le partite. Siamo contenti di riprendere con Spalletti. E’ cambiata un po’ di gestione, lo vedo più tranquillo, però siamo noi che scendiamo in campo e dobbiamo dare tutto perché vestire la maglia Azzurra è qualcosa di unico. Tanti ragazzi vorrebbero essere qui, quindi abbiamo il dovere di onorarla e uscire dal campo sapendo di aver dato li 120%”.
Hai visto l’arrivo di Barcola?
“Bradley è un giocatore fenomenale, molto forte. Quest’anno ha fatto uno step in più per diventare ancora più devastante. Difficile aiutare i miei compagni, perché è imprevedibile, però qualcosa possiamo rubargli. Però ci sono altri giocatori imprevedibili oltre a lui e sarà difficile per i nostri difensori marcarli. Sono pronti e sicuramente fare una grande partita anche difensiva”.
Come stai valutando la crescita di questa squadra?
“Sono molto contento. Penso che la squadra abbia dato una risposta importante dopo l’Europeo. Vedo ragazzi molto affiatati, ci divertiamo: è un bel segnale. Vedo un’atmosfera diversa, può fare la differenza in futuro”.
Cosa pensi di Maignan?
“Maignan penso sia un grande portiere, sta facendo molto bene anche con la Francia e con il Milan. Sono contento, domani gli farò i complimenti perché sta dando una grossa mano sia alla Nazionale che al Milan”.
Che tipo di accoglienza ti aspetti per l’Italia?
“Sicuramente mi aspetterò una grande accoglienza come in tutte le parti del mondo in cui andiamo. Gli italiani si fanno sentire e noi cerchiamo di dargli una gioia. Quindi domani ci sarà grande accoglienza dagli italiani che abitano qui. Speriamo di renderli orgogliosi”.
Nazionale
Italia, Spalletti: “Essere CT è sempre stato il mio sogno”
Luciano Spalletti torna a parlare del suo ruolo da commissario tecnico della Nazionale italiana, in occasione di un evento a Villa Madama.
Terminati gli impegni della Nazionale Italiana, che hanno visto gli azzurri sfidare prima la Francia e poi l’Israele, (entrambi i match hanno visto gli uomini di Luciano Spalletti uscire vittoriosi), il CT toscano è tornato a parlare del suo ruolo da tecnico azzurro.
Italia, le parole di Spalletti
Di seguito le sue parole:
“Essere ct della nazionale per me è un’emozione permanente. In famiglia mi dicono che sia troppo, ma io vado a letto con quel pensiero e mi ci risveglio.
Mi vedo come una persona che deve far trasparire l’impegno quotidiano per questo sport .
Io ero il bambino che oggi ritrovo al rientro in hotel o scendendo dal pullman della nazionale, che ci aspetta lì con sole e pioggia.
So quindi cosa si aspettano quei bambini, perché vivo le stesse emozioni di quando ero piccolo.
Ho sempre sognato di essere in questa posizione e non mi riesce da prendere con tranquillità ed equilibrio, ma strada facendo ho imparato delle cose
Nazionale
Roma, si sogna con Baldanzi: 3 volte gol
La Roma sorride: uno dei suoi acquisti più giovani, Tommaso Baldanzi, ha trascinato la Nazionale italiana Under 21 verso la vittoria.
Non è Bove né Zalewski: lui è destinato a restare alla Roma.
Il destino di Tommaso Baldanzi, arrivato a titolo definitivo dall’Empoli questo inverno per 10 milioni di euro, è quello di restare e diventare un pilastro della squadra.
Soprattutto alla luce della partita Italia-Norvegia Under 21 di ieri pomeriggio, in occasione della quale il classe 2003 ha dimostrato le sue qualità.
Piazzato nella tre quarti, l’attaccante ha messo a referto una splendida tripletta che è valsa la vittoria dell’Italia 3-0.
Un segnale positivo Baldanzi lo ha dato anche in occasione dell’esordio di stagione della Roma allo Stadio Olimpico, quando entrando negli ultimi 30 minuti contro la sua ex squadra ha servito a Shomurodov l’assist che ha riaperto i giochi sull’1-2.
Quest’estate si diceva che la società volesse cederlo per fare spazio a Matias Soulé: voci che, con tutta evidenza, non erano fondate.
Nazionale
Israele-Italia, 1-2 e gli Azzurri si fanno sentire di nuovo
L’Italia vince contro Israele nel suo secondo match in Nations League con un gioco di squadra che permette a Kean e Frattesi di brillare.
Dopo la prima vittoria con la Francia in Nations League, gli Azzurri si confermano come vincitori nella partita contro Israele e ci dicono che questa nuova Italia, giovane e talentuosa, é in grado di affrontare qualsiasi avversario a testa alta.
Se la partita inizia con un’Italia non troppo aggressiva e poco incisiva, la situazione é destinata però a cambiare presto. Infatti a inizio partita e per quasi tutta la durata del primo tempo Israele sembra dominare il match con azioni come quella di Yetskel al 17′, che invade l’area italiana dopo un passaggio di tacco di Kanitowsky e conclude sfiorando la porta a due passi da Donnarumma. Dal canto suo vediamo un’Italia che prova a cambiare gioco, e tenta azioni diverse in mediana con Bastoni e Ricci, giocando allo stesso tempo molto sulle fasce dove Israele fa fatica a seguirci ma resta comunque imprecisa e poco impattante.
Ma la differenza si sente intorno al 36′ con il primo goal che é di “cuore”, si nome e di fatto, da parte di Frattesi. Dal grande controllo di Kean, che la appoggia a Raspadori la palla arriva infine a Dimarco che con un cross di prima trova infine Frattesi. Questo giocatore, definito il “miglior realizzatore” é anche il più utilizzato da quando Spalletti é CT della Nazionale. Assistiamo ad un gioco pulito che ci dimostra quanto Dimarco possa incidere nel gioco quando riesce ad avanzare e vedere uno spazio aperto tra difensori e portiere per servire una palla precisa e forte.
Il primo tempo si conclude così con un’Italia in vantaggio che ha provato più verticalizzazioni rispetto alla squadra israeliana che invece ha preferito mantenere un ritmo serrato ed un possesso palla marcato.
Il secondo tempo si apre invece con una pioggia scrosciante sul campo della “Boszik Arena” a Budapest, con i due contendenti pronti a riprendere e la formazione azzurra che resta la stessa del primo tempo. Dopo due azioni inconcludenti al 50′ e al 53′, prima dell‘Italia e poi di Israele, al 61′ la squadra azzurra riesce a riprendere in mano la situazione.
Da un passaggio di difficile gestione per Revivo e poi per Gloukh, Frattesi riesce a sradicare il pallone dalle gambe dell’avversario e lo passa a Raspadori che tira, la palla viene intercettata da Gerafi in porta ma subito troviamo Kean pronto a rispedirla dentro come una bomba. Arriva il 2-0 per l’Italia grazie a un gioco ben strutturato in cui le due punte, Raspadori e Kean, hanno potuto fare il loro lavoro.
La partita si conclude al 89′ con un gol dell’israeliano Abou Fani che accorcia le distanze e recupera il pallone da un colpo di testa di Uodogie con un’Italia qui forse stanca a fine match e quindi meno attenta ed aggressiva.
Quello che di sicuro si é visto in questa partita é la riconferma che i nuovi Azzurri di Spalletti possono essere una minaccia per tutti. Se il gioco rimane snello, preciso e strutturato si arriva a creare la combinazione che ha portato ai due goal e si permette alle punte di brillare, ad ogni giocatore di fare il proprio lavoro ed alla squadra di portare a casa il match.
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