Nazionale
Italia, quando una Nations League può salvarti
Bistrattata, criticata e snobbata. Eppure, la UEFA Nations League può essere un punto di ripartenza molto importante per l’Italia di Luciano Spalletti
Luciano Spalletti ha una missione: tirare un punto dopo lo Svizzera-Italia di Euro 2024 e andare a capo. La Nazionale scesa in campo nel pomeriggio di Berlino, era troppo brutta per essere la squadra Campione d’Europa in carica. Lo 0-2 impartito da Remo Freuler e compagni è stato un enorme bagno d’umiltà per una Nazionale chiamata a ripartire dalle proprie macerie.
Ecco quindi che l’impegno della UEFA Nations League non è assolutamente da sottovalutare. Il torneo spesso criticato e spesso anche incompreso dagli addetti ai lavori diventa uno snodo cruciale per gli Azzurri. Il torneo creato nel 2018 ha sempre visto la squadra di Spalletti fare bene. Non è mai arrivata la vittoria, eppure, il comportamento dei quattro volte Campioni del Mondo è stato ottimo. In tre edizioni sono arrivati due terzi posti.
Italia, ripartire dalle macerie
Il torneo voluto e creato dal presidente dell’UEFA, Aleksander Čeferin, sostituisce le amichevoli fra nazionali con una competizione che offre incontri più equilibrati. La UEFA Nations League non solo rende più interessanti queste soste. Diventa cruciale in situazioni in cui le qualificazioni a Europei o Mondiali siano compromesse.
Come visto nella scorsa edizione del torneo, la Nations League è stata collegata alle qualificazioni per Euro 2024. La classifica generale della competizione ha determinato le fasce del sorteggio dei gironi di qualificazione al Campionato Europeo. In particolare, le quattro vincitrici dei gironi della Lega A hanno avuto la certezza di essere inserite in gruppi di qualificazione da cinque squadre. Così facendo hanno ottenuto giornate di riposo in concomitanza con la fase finale del torneo.
Inoltre, per ciascuna delle leghe A, B e C, le quattro migliori nazionali in base alla classifica generale, che non sono riuscite a qualificarsi direttamente per l’Europeo, hanno avuto la possibilità di giocarsi la qualificazione attraverso spareggi dedicati. Da questi spareggi sono emerse tre squadre che hanno poi partecipato a Euro 2024: Georgia, Ucraina e Polonia.
Se lo stesso sistema venisse applicato per i Mondiali del 2026, la UEFA Nations League diventerebbe cruciale per l’Italia. Le squadre qualificatesi ai quarti di finale o agli spareggi della Nations League inizieranno le qualificazioni mondiali a giugno.
LA GRINTA DEL CT AZZURRO LUCIANO SPALLETTI CHE PUNTA IL DITO IN ALTO ( FOTO FORNELLI/KEYPRESS )
Le 12 vincitrici dei gironi delle qualificazioni ai Mondiali conquisteranno automaticamente il pass per Canada-Stati Uniti-Messico. Le 12 seconde classificate si affronteranno in una fase di spareggio. Assieme a loro ci saranno le quattro squadre con il miglior ranking nella Nations League che non siano già qualificate. Le 16 squadre verranno sorteggiate in quattro mini-tornei con semifinali e finali (andata e ritorno) da disputarsi a marzo 2026.
Il torneo tanto criticato e tanto incompreso diventa allora importante in un momento dove c’è da far crescere un gruppo giovane e non molto esperto. Ci sarà anche modo di testare nuovi giocatori per il futuro, gettandoli nella mischia con avversari molto forti, che possono essere un grande banco di prova.
Italia, gli appuntamenti dei ragazzi di Spalletti
L’appuntamento con la Nations League inizierà il 6 settembre alle 20.45 contro la Francia. L’appuntamento del Parco dei Principi sarà importante sin da subito per capire se e come la Nazionale ha assorbito l’avventura del fallimentare Europeo. 3 giorno dopo, l’Italia sarà attesa in Ungheria dall’Israele, sempre alle 20.45. L’appuntamento di Budapest non deve destare negli Azzurri il sottovalutare l’avversario.
Ad ottobre la Nazionale giocherà in casa contro il Belgio, il 10 ottobre alle 20.45 all’Olimpico di Roma. Giocare in uno dei più grandi stadi italiani dovrà essere motivo di spinta per i ragazzi di Spalletti. Quattro giorni dopo, alla stessa ora, gli Azzurri saranno di scena ad Udine contro Israele.
Per chiudere la serie di sfide, ci sono il Belgio da affrontare a Bruxelles il 14 novembre e la Francia ospite a Milano il 17 novembre. Sarà cruciale fare il percorso migliore possibile, al fine di mantenere la Lega A della Nations League e, come detto, avere agevolazioni per le qualificazioni ai Mondiali.
Nazionale
UFFICIALE, Luis de la Fuente rinnova con la Spagna
Ora è ufficiale, Luis de la Fuente resterà alla guida della Spagna per altri tre anni. A seguire il comunicato della società.
Dopo la vittoria della Nations League e dell’Europeo 2024, la Spagna ha deciso di estendere la durata del contratto del mister de la Fuente. A seguire il comunicato della società.
🇪🇸 Luis de la Fuente renueva como seleccionador nacional hasta el año 2028.
➡️ La RFEF apuesta por la continuidad del técnico de la @SEFutbol que ha llevado a España a la conquista de la última edición de la Eurocopa y de la UEFA Nations League.
ℹ️ https://t.co/WJEVQCtBbf pic.twitter.com/sZo6pODcHq
— RFEF (@rfef) January 27, 2025
Nazionale
FIGC, Gravina ” Mi ricandido alla guida della Figc per completare un percorso”
Il presidente della FIGC Gabriele Gravina, ha parlato ieri dopo l’annuncio della sua ricandidatura alla guida della FIGC, soffermandosi sul primo mandato.
Il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha parlato ieri in una intervista riportata dalla Nuova Sardegna, dove spiega le motivazioni della sua ricandidatura alla guida della Federcalcio, il passato mandato e la ferita ancora non rimarginata della non qualificazione al Mondiale in Qatar.
FIGC, Gravina: ” Nonostante non esistano più partite scontate in campo internazionale, il futuro è azzurro”
Il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, ha parlato ieri in un intervista riportata dalla Nuova Sardegna, dove ha parlato a 360° su diversi temi, soprattutto i motivi che lo hanno portato ricandidarsi alla guida della FIGC per un nuovo mandato, poi sulla Nazionale e la non qualificazione al Mondiale in Qatar, infine due appunti su Simonelli presidente della Lega e di Binaghi presidente della Federtennis.
Gravina spiega quale sono le sue ragioni che lo hanno portato ricandidarsi di nuovo come numero uno di via Allegri: ” La decisione di ricandidarmi è stata presa di concerto con le componenti, anzi sono state loro a chiedermelo in tempi non sospetti, mostrando grande fiducia nella mia persona e nel progetto. Abbiamo condiviso un percorso di valore e di valori che va completato. Avevo risposto loro che ero disponibile a farlo purché ci fosse una larga convergenza sul mio nome e le designazioni formali che ho ricevuto hanno superato addirittura le mie più rosee aspettative”.
In seguito, un punto sulla Nazionale e sulla quanto fa male la non Qualificazione al Mondiale in Qatar: ” Certo, eppure lo sport ci mette di fronte sempre nuove sfide e dobbiamo saperci rialzare dopo ogni sconfitta. Negli ultimi quattro anni abbiamo vinto un Europeo (non accadeva dal 1968) e abbiamo trionfato diverse volte con le Nazionali giovanili. Nonostante non esistano più partite scontate in campo internazionale, il futuro è azzurro, ne sono sicuro”
Poi, un giudizio su l’elezione di Ezio Simonelli alla guida della Lega di Serie A: ” Conosco Simonelli da tanti anni e lo stimo. Sono convinto si possa aprire con lui una nuova stagione di collaborazione tra la Lega di A, la Figc e le altre componenti nell’interesse del calcio italiano. Un percorso illuminato la cui gestazione c’è stata in occasione dell’assemblea per la modifica dello statuto dello scorso 4 novembre, quando la maggioranza dei club di A non ha aderito alla sterile proposta di ‘muro contro muro’ fatta dai soliti noti. Per lo sviluppo del nostro movimento c’è bisogno di rispetto, di dialogo e di idee, non di risse e ricorsi continui”
Infine, i complimenti al presidente della Federtennis Binaghi ed una sua considerazione se il tennis può superare come numero di tesserati il calcio in Italia: ” Ho fatto i complimenti a Binaghi e al tennis italiano, come tutti ho gioito per i trionfi degli ultimi anni e gli auguro di continuare così. Il calcio è e rimarrà a lungo un punto di riferimento per tutto lo sport italiano, non solo per quanto riguarda il numero dei tesserati ma anche e soprattutto per l’impegno e i risultati sotto il profilo dei progetti sulla sostenibilità sociale e ambientale”
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Italia, Spalletti: “Dobbiamo scendere in campo per vincere tutte le partite”
Il CT della Nazionale italiana Luciano Spalletti ha commentato il sorteggio dei gironi di qualificazione alla Coppa del Mondo 2026 ai microfoni di Rai Sport.
Italia, le parole di Spalletti
Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal commissario tecnico dell’Italia Luciano Spalletti ai microfoni di Rai Sport:
“A marzo proveremo a vincere. Il calcio vuole questo, l’Italia che vince con la Germania sarebbe sicuramente più forte rispetto a una squadra che dovesse perdere”.
Vincere o perdere indirizzerebbe anche il girone di qualificazione…
“Sono calcoli che non si fanno, è solo un modo un po’ italiano di ragionare. Dobbiamo onorare lo sport, i ragazzi che ci guardano”.
La Norvegia non è solo Haaland… La cosa più importante è la strada che ha preso l’Italia, più degli avversari
“E’ vero, è così. Il futuro dipende sempre da ciò che si riesce a ricevere dai ragazzi, dai giovani. C’è una tendenza che ti porta a fidarsi di questi nuovi talenti: bisogna essere forti”.
Dovesse invece vincere con la Germania sfiderebbe Calzona
“Lo conosco bene. Ha fatto parte del mio staff a Napoli, avevo già visto in lui requisiti molto importanti. Ha lavorato anche con Sarri, è uno che sa come costruire una squadra che gioca un calcio moderno.
Ti attacca fin dall’inizio dell’azione, tiene la linea difensiva alta. E’ uno da calcio totale e ha già fatto vedere contro l’Inghilterra che sa quello che vuole, sa quello che fa.
In quella partita all’Europeo meritava molto di più. E poi ci sarà dentro Lobotka che conosco molto bene, è un calciatore fantastico. Lui sa come far girare una squadra intera”.
Cosa dirai ai giocatori prima di scendere in campo prima dell’inizio delle gare di qualificazione?
“Che bisogna essere all’altezza della missione che ci è stata consegnata, assolutamente.
Vestendo questa maglia qui, essendo calciatori che portano il tricolore sulle spalle e uomini di sport, dobbiamo essere all’altezza della nostra tradizione e storia. Non abbiamo alternativa”.
Ora la sfida contro la Germania diventa doppiamente importante? Anche perché la final four sarebbe a Torino in caso di successo…
“E’ così che si costruiscono le squadre forti, attraverso le vittorie. L’Italia che vince contro la Germania sarebbe un’Italia più forte, dobbiamo assolutamente consolidare le belle cose viste durante questa Nations League.
E’ da lì che traiamo delle forze nuove da spendere nelle future partite: dobbiamo arrivare a queste gare di qualificazione con più vittorie possibili, dobbiamo onorare la Nations League. Dobbiamo scendere in campo per vincere tutte le partite”.
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