Luciano Spalletti, ct della Nazionale Italiana, ha parlato al Giornale Radio Rai a poche ore dalla prima amichevole pre Euro2024 contro la Turchia di Montella.
Il commissario tecnico dell’Italia, Luciano Spalletti, è intervenuto ai microfoni del Giornale Radio Rai a poche ore dal primo test amichevole in vista di Euro2024. Appuntamento a stasera 4 giugno alle 21 al Dall’Ara di Bologna per la sfida contro la Turchia di Vincenzo Montella.
Il tecnico azzurro si è soffermato in particolare sull’incontro di ieri con i grandi numeri 10 della storia della Nazionale e sul forfait di questa sera di Barella.
“Ci sono un paio di giocatori affaticati, ma sono affaticamenti naturali, proprio perché abbiamo un margine di tempo non li rischieremo. Uno di questi è Barella: stasera starà fuori per non andare incontro a delle spiacevoli notizie. Barella si è allenato benissimo, possiamo gestire la cosa, basta un giorno di recupero o due e va a posto”.
Ieri l’incontro con i grandi numeri 10 della storia della Nazionale. C’è spazio per l’improvvisazione in questa Nazionale?
“Sì, noi la andiamo a ricercare: magari c’è meno fantasia, meno tecnica in un elemento solo, però abbiamo più fantasia e più tecnica in tutti gli altri. Quello che manca nell’assolo di uno, diventa ancora più incisivo e forte se ce l’hanno un po’ tutti, perché da tutti può venire fuori la soluzione importante.
Può succedere che un giocatore venga a mancare a livello di prestazione in una partita: se però quella qualità ce l’hanno anche tutti gli altri, è più facile ritrovarla in altri elementi di un altro reparto e da lì può arrivare la soluzione per vincere la partita. Chiesa è uno di quei giocatori che ha la vampata fulminea che ti abbrustolisce. Zaccagni è un altro che ha una deliziosa qualità tecnica nello stretto abbinata a estro e fantasia. Orsolini ha lo strappo nell’uno contro uno che ti lascia secco e ti dà soluzioni nuove. Siamo a posto”.
Come procede la costruzione del gruppo?
“È un bellissimo gruppo, proprio come si sperava di riuscire a crearlo. C’è questa compattezza, questa unione, questa amicizia che è fondamentale per noi per riuscire a fare una squadra forte. Ce lo dice la nostra storia, lo zoccolo duro della forza del collettivo è stata una base per costruire i nostri passati successi”.
Qualche giocatore rischia di farsi distrarre dalle voci di mercato?
“È immancabile che qualcuno si porti dietro anche qualcosa che c’è al di fuori. Però mi sembra troppo forte il richiamo di questa competizione per poter lasciare spazio a cose che te la vanno a inquinare”.
Aggiornato al 04/06/2024 13:39
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