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Italia, Spalletti: “Rigore? Non ho visto, evito polemiche. Forse ho sbagliato la formazione…”

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Il commissario tecnico dell’Italia, Luciano Spalletti, ha parlato al termine del pareggio contro la Germania, che ha condannato gli azzurri all’eliminazione.

L’Italia abbandona la Nations League. Nonostante il pareggio conquistato a Dortmund, gli azzurri sono condannati a salutare la competizione a causa della sconfitta maturata giovedì scorso a San Siro per 1-2.

Il commissario tecnico della Nazionale Italiana, Luciano Spalletti, è intervenuto al termine del match per commentare l’amara eliminazione sia ai microfoni di Rai Sport che in conferenza stampa.

DANIEL MALDINI E JOSHUA KIMMICH IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Italia, le parole di Spalletti

“Ripartiamo da delle valutazioni di quello che è successo. Nella ripresa, c’è stata una presa di coscienza e hanno mostrato ciò che sanno fare”

La decisione di revocare il calcio di rigore è stata molto contestata.

“Non riesco a vedere dalla panchina, evito le polemiche sull’episodio. La squadra ha reagito bene”.

Il secondo gol subito l’ha fatta arrabbiare?

“Noi avevamo visto che battevano i calci d’angolo veloci. Se non ce la facciamo, poi è giusto subire gol: bisogna fare sicuramente più attenzione”.

Cosa non ha funzionato nel primo tempo?

“Abbiamo sbagliato troppe seconde palle, non siamo riusciti a gestire il possesso palla. L’approccio non è stato buono, mi aspettavo qualcosa di più: eravamo in balia degli avversari, nella ripresa è diventata una partita vera”.

A giugno testa per le Qualificazioni ai prossimi Mondiali.

“Sappiamo cosa fare: state tranquilli che sappiamo cosa fare”.

Perché quel primo tempo?

“Diventa sempre scomodo per un allenatore vedere che i propri calciatori non frequentano la partita o quel luogo che è il campo durante la partita come se fosse la gioia più bella che gli viene messa davanti, è quello poi che fa la differenza. Se si soffre di aver paura si soffre già prima che capiti ciò che determina.

Abbiamo fatto di tutto per metterli a proprio agio e non c’entra il timore caratteriale: abbiamo sbagliato troppi palloni in uscita, troppe pulizie che si potevano fare meglio. Il secondo gol preso in quel modo su calcio d’angolo ci ha ucciso, potevamo evitarlo perché era una cosa facile da difendere. Detto ciò, io sono sempre coi calciatori e sempre dalla loro parte, anche se qualche volta si viene a dire anche qualcosa di giusto”.

Questa Nazionale è forte o no?

“Sempre nel mezzo… La verità è che bisogna sistemare alcune cose, bisogna avere un equilibrio anche durante lo scorrimento della partita. Ora ciò che diventa fondamentale è avere lo spessore della persona che si è meritato di giocare queste gare e questi calciatori se le sono meritate queste partite.

Poi perché alcune volte si ha questa picchiata verso il basso come nel primo tempo è forse anche perché ho scelto male la formazione. Il tentativo era quello di reggere e poi andare a fare ciò che si è fatto nel corso della ripresa. Poi però è saltato tutto in area, ciò che ci ha ucciso è stato il secondo gol. Poi quando siamo rientrati gli ho fatto rendere conto della figura che stavamo facendo e loro da persone serie quali sono hanno reagito”.

Come si riparte?

“Le partite ti insegnano sempre delle cose, loro si rendono conto di ciò che hanno buttato via in questo doppio confronto. La partita si poteva giocare in modo diverso ed entrambe potevano avere un esito diverso. Sicuramente le parole creano un livello di attenzione fino a un certo punto, i fatti molto di più… Perché poi prendere quel gol lì, tutti con le spalle girate, secondo me non lo prendi più dopo stasera. Mantenere equilibrio dopo il 3-0 non è stato facile, poteva finire in disastro”.

Cosa pensa di Kimmich?

Secondo me di fuoriclasse ce n’erano diversi, non solo Kimmich. Non avevamo tante situazioni di cui tener conto, non solo lui”.

Kean ha disputato una grande partita

“Abbiamo trovato un lottatore, uno che riesce a tenere palla, veloce. Riesce a partire da lontano, sufficientemente tecnico: ha coraggio e personalità. E’ sicuramente una conferma come altre che abbiamo avuto. Nelle condizioni in cui eravamo finiti a fine primo tempo ce ne vuole il doppio di personalità e autostima per emergere in quel modo. Questi ragazzi hanno mostrato una forza mentale interessantissima, chiaro che non bisogna finire laggiù”.

Cosa non le è piaciuto nel primo tempo?

“Non mi è piaciuto nulla. Poi sono sempre io il primo a mettermi in discussione per le scelte fatte. Non siamo riusciti a pulire bene la palla, a riorganizzare una tipologia di qualsiasi azione per alleggerire la pressione. Potevo scegliere un paio di giocatori differenti, ma sono convinto che sarebbe stato lo stesso”.

Meritavamo i supplementari?

“Penso che nell’analisi del doppio confronto li avremmo meritati sicuramente, abbiamo concesso due-tre situazioni che loro hanno sfruttato che non hanno nulla a che vedere col livello, con la forza delle squadre. E’ che noi si abbassa incredibilmente l’attenzione e si concede agli altri di poterla sfruttare. Secondo me era giusto andare avanti”.

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Pubblicato da
Pietro Sciamplicotti
Tag: Italia

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