Nazionale
Italia, Spalletti: “Siamo i protagonisti del sogno di ciascun italiano”
Il commissario tecnico dell’Italia, Luciano Spalletti, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara d’esordio ad Euro2024 contro l’Albania.
Luciano Spalletti, ct dell’Italia, è intervenuto direttamente da Casa Azzurri in Germania per presentare la gara d’esordio degli azzurri ad Euro2024 contro l’Albania, nella prima gara del girone B con Spagna e Croazia.
Italia, le parole di Spalletti
Quali sono le sue emozioni? Quella di domani sarà una gara tosta
“L’emozione da un punto di vista personale è tanta, ma col passare delle ore diventa sempre di più un’emozione che non porta tensione ma felicità, è una emozione fantastica perché sì è in un posto meraviglioso per giocarsi una gara bellissima. Poi la gara è insidiosa, sono d’accordo. Sylvinho è stato molto bravo a creare questa squadra e giochiamo contro giocatori che conoscono molto bene il nostro calcio e hanno qualità, ce l’hanno fatto vedere nel nostro campionato. Sarà una partita tosta”.
Donnarumma potrebbe essere ceduto dal PSG dopo l’arrivo di Safonov, cosa ne pensa?
“Il mio giudizio è che se a Donnarumma lo fanno uscire dal PSG troverà una squadra più forte. Non credo il livello di Donnarumma vada a scadere così. Poi lui deve essere bravo perché in Italia abbiamo portieri fortissimi, tra cui Vicario e Meret. E’ tutto molto bello e corretto avere a che fare con campioni di questo livello”.
Quali sono le sue aspettative in questo torneo? Riuscirà a far vedere il suo calcio in questo Europeo?
“E’ vero che a volte i risultati sono differenti in base a quello che si porta a casa, però poi le traiettorie del pallone sono difficilmente capibili in alcuni momenti, ci sono i risultati di alcune partite che sono il contrario rispetto a come avrebbe voluto lo sviluppo della partita stessa. Voler far vedere sempre il tuo brand di calcio diventa importante, ma a volte ci sono anche gli avversari e non ci si riesce. Ma io sono convinto che la nostra squadra riuscirà a far vedere cosa vuole fare. Il calcio è un assieme che non riguarda solo gli undici giocatori in campo, ma anche i 60 milioni di tifosi a cui chiediamo di giocare con noi ed essere sul rettangolo di gioco”.
Può parlarci delle regole sui videogiochi date alla squadra?
“A volte mi dispiace dover venire qui a commentare cose che non ho detto. Ciò che a me interessa è che di notte si dorma, io non permetto che di notte la squadra stia sveglia e arrivi poi all’allenamento non riposata. Tutto qui. Noi abbiamo creato una sala giochi dove ci sono due PlayStation bellissime e anche io ci ho giocato. Però poi lo fanno negli orari corretti: è giusto secondo voi giocare fino alle 3-4 di mattina? La notte si dorme meglio, ci sono psicanalisti e medici che lo dicono. Dobbiamo avere uno stile corretto, tutto qui. Io non ho detto che non si può giocare alla PlayStation, ma solo che non si può stare svegli fino alle 3-4 di mattina”.
La squadra è pronta per affrontare con personalità questo esordio? Chi giocherà al posto di Acerbi?
“Intanto c’è da dire che noi siamo i protagonisti del sogno di ciascun italiano che da bambino veniva fuori di casa col pallone sotto braccio e rientrava la sera con la faccia stanca, la maglia sudata e le ginocchia sbucciate. Noi siamo degli eroi, dei giganti. Mettere tutto vuol dire anche mettersi questa corteccia, questa scocca, per una squadra che non soffre il livello del torneo, l’ambientazione. I giganti e gli eroi non hanno timore di andarsi a giocare una partita di calcio, dentro questi allenamenti qui si va a respirare tutta quell’area corretta per mettere dentro queste cose, gli ingredienti che ci vogliono per essere del livello che tutti gli italiani vogliono.
Al posto di Acerbi? Mancini è uno che ha più esperienza, esperienza vuol dire aver preso più decisioni di un altro. L’esser costretto a decidere ti aiuta, però anche Bastoni può essere un leader. Poi gente come Buongiorno e Calafiori hanno la stoffa di coloro che vogliono arrivare e giocare a livello top, gli si legge negli occhi: sono due ragazzi serissimi. Ma la verità è che noi abbiamo a che fare con una squadra serissima, in questi pochi giorni mi hanno fatto vedere il lavoro corretto perché loro riescono a percepire e a sorbire molte più cose rispetto a ciò che accade in un lavoro di club. Noi saremo quelli che vogliamo essere”.
Come sta Barella? E’ un dubbio o conteranno di più le sue sensazioni?
“Lui ieri ha fatto tutto, c’è oggi quando si rifarà un po’ di allenamento. Si ascoltano anche le sue sensazioni, lui ha già avuto un problemino simile e poi in quel caso lì ha sviluppato la gara che doveva fare. Ciò che conta molto è il parere dei medici perché i calciatori vogliono sempre giocare. Però tutto a ieri sera lascia prevedere che lui sarà a disposizione”.
Nazionale
Italia, l’obiettivo è oriundo: ecco un giocatore da naturalizzare
L’Italia di Spalletti guarda con fiducia alla Francia, dove c’è un giocatore che potrebbe essere naturalizzato. Prima che Deschamps se ne accorga.
Gli occhi dell’Italia sono puntati sulla Francia, e su una squadra che sta attraversando un periodo difficile.
La FIGC ha messo gli occhi su Rayan Cherki, talentuoso 21enne del Lione, per una possibile naturalizzazione. Il giovane, nato il 17 agosto 2003 a Lione ma di origini algerine, potrebbe vestire la maglia azzurra grazie alle radici pugliesi di un nonno o di una nonna paterna, presumibilmente di Bari.
Al momento, Cherki è legato alla Francia, avendo scelto di giocare per le giovanili dei Galletti, ma non avendo ancora debuttato con la Nazionale maggiore di Didier Deschamps, rimane eleggibile per un cambio di federazione.
Italia, il piano della FIGC
Secondo RMC Sport, la Federazione Italiana si sarebbe già attivata per convincere il giocatore, la sua famiglia e il suo entourage, cercando di anticipare le mosse dell’Algeria. Se Cherki accettasse, si aggiungerebbe alla lista di oriundi che hanno rappresentato l’Italia, come Camoranesi, Thiago Motta, Joao Pedro e Retegui.
L’interesse per Cherki non è recente: già l’ex CT Roberto Mancini aveva tentato di portarlo in azzurro, senza però riuscirci. Ora, con Luciano Spalletti alla guida e la volontà ferma della FIGC, la trattativa sembra prendere una piega più concreta.
Il profilo di Rayan Cherki
Calciatore polivalente, Cherki può ricoprire diversi ruoli offensivi: trequartista, seconda punta e anche esterno d’attacco. Dotato di tecnica sopraffina e visione di gioco, rappresenterebbe un jolly ideale per rinforzare il reparto avanzato dell’Italia.
Nel frattempo, il Lione, suo club attuale, vive un momento difficile: a fine stagione rischia la retrocessione a causa di gravi problemi finanziari. Questo scenario potrebbe favorire la FIGC nel convincere Cherki a intraprendere una nuova avventura con la maglia azzurra.
Nazionale
Italia, un altro oriundo per Spalletti? Contatti con Cherki
L’Italia di Spalletti ha appena concluso la fase iniziale della Nations League con un buon risultato. Ora la FIGC vuole regalare al C.T. un altro rinforzo.
Dopo Retegui, la Federazione avrebbe in mente un altro colpo in zona offensiva per potenziare ulteriormente l’organico. Il nome caldo è quello di Rayan Cherki, trequartista del Lione.
Italia, Cherki è l’ultima idea della FIGC
In questa stagione ha messo a referto 1 gol e 2 assist in 11 presenze. L’exploit però è arrivato in nazionale u21 francese dove conta già 11 goal in 20 apparizioni. Il mancato salto in quella maggiore tiene ancora aperte le porte per un cambio di passaporto. La nonna paterna è originaria di Bari dunque il requisito per vestire la maglia azzurra sarebbe soddisfatto.
La concorrenza nella rosa de Le Bleu potrebbe convincere il giocatore a scegliere il gruppo di Spalletti, che sta iniziando ad adottare un modulo con un trequartista alle spalle della punta. Quel ruolo calzerebbe a pennello al classe 2003 che porterebbe qualità e freschezza al gioco.
I contatti con l’entourage e la famiglia si sarebbero intensificati in questi giorni e la FIGC è intenzionata a chiudere prima della prossima sosta, prevista per marzo 2025.
Nazionale
Italia U19, Camarda firma la vittoria sulla Grecia
L’Italia U19 grazie al successo per 1-0 contro la Grecia, ha guadagnato il pass per gli Europei di categoria: gol qualificazione di Camarda.
Come riportato da Tuttomercatoweb con il successo di oggi, l’Italia Under 19 si qualifica alla fase élite dell’Europeo, che si disputerà in primavera, dopo aver chiuso a punteggio pieno il Gruppo 8 della prima fase di qualificazione, con 7 gol fatti e 0 subiti.
Italia U19, Camarda firma il successo
Allo stadio ‘Theodoros Vardinogiannis’, nella terza e ultima partita del girone, gli Azzurrini si sono imposti per 1-0 sui padroni di casa della Grecia grazie al rigore concesso dall’arbitro armeno Nalbandyan per un fallo di Konstantinos Polykratis, centrocampista del PAOK, ai danni dell’attaccante dell’Excelsior Rotterdam Seydou Fini, trasformato con ‘il cucchiaio’ dal talento classe 2008 del Milan Francesco Camarda al 42′ del secondo tempo.
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