Dopo l’ingresso in campo all’86esimo nella vittoria storica della Turchia sul campo della Croazia, il momento d’oro di Yildiz continua. La Juventus sorride
L’esultanza di Yildiz dopo aver segnato con la maglia della Juventus
Notte indimenticabile per Kenan Yildiz. L’attaccante della Juventus ha infatti segnato il suo primo goal con la maglia della Turchia.
Schierato per la prima volta da titolare – dopo i 4 minuti giocati contro la Croazia – il classe 2005 è andato a segno nell’amichevole contro la Germania.
Sul risultato di 1-1, con le reti di Havertz e Kadioglu, l’attaccante nato in Baviera ha superato Trapp con un meraviglioso destro a rientrare sotto la traversa.
L’attaccante 18enne della Juventusè già da considerare una certezza destinata a consolidarsi già nel presente.
Vincenzo Montella da quando siede sulla panchina della Nazionaleturca ha deciso di puntare su di lui e i primi riscontri non possono che essere positivi.
Il goal realizzato alla Germania, seppur in gara amichevole, ha galvanizzato e non poco i tifosi della Juventusche ora sognano il primo centro in bianconero del classe 2005.
Popolo zebrato incantato dal talento turco dopo una giocata alla Del Piero.
Yildiz e Del Piero: la linguaccia del presente e del passato
Destro a rientrare sotto l’incrocio ed esultanza a braccia aperte con tanto di linguaccia in perfetto stile Pinturicchio.
Quel tanto che basta per generare una doccia di brividi tra i sostenitori della Vecchia Signora che sperano di gettare le solide basi per un grande futuro.
Yildiz è approdato alla Juventusnell’estate del 2022, dopo essersi svincolato dal Bayern Monaco.
Inserito inizialmente nella Next Gen in Serie C, il giovane turco ha collezionato in questa stagione i primi minuti in prima squadra sotto la guida di Massimiliano Allegri:
5 PRESENZE (TUTTE DA SUBENTRATO)
36 MINUTI GIOCATI
0 GOAL
0 ASSIST
Un futuro, davanti a sé, incredibile per Yildiz.
Un futuro che i tifosi della Juventusimmaginano di poter riassaporare.
Luciano Spalletti torna a parlare del suo ruolo da commissario tecnico della Nazionale italiana, in occasione di un evento a Villa Madama.
Terminati gli impegni della Nazionale Italiana, che hanno visto gli azzurri sfidare prima la Francia e poi l’Israele, (entrambi i match hanno visto gli uomini di Luciano Spalletti uscire vittoriosi), il CT toscano è tornato a parlare del suo ruolo da tecnico azzurro.
Italia, le parole di Spalletti
Di seguito le sue parole:
“Essere ct della nazionale per me è un’emozione permanente. In famiglia mi dicono che sia troppo, ma io vado a letto con quel pensiero e mi ci risveglio.
Mi vedo come una persona che deve far trasparire l’impegno quotidiano per questo sport .
Io ero il bambino che oggi ritrovo al rientro in hotel o scendendo dal pullman della nazionale, che ci aspetta lì con sole e pioggia.
So quindi cosa si aspettano quei bambini, perché vivo le stesse emozioni di quando ero piccolo.
Ho sempre sognato di essere in questa posizione e non mi riesce da prendere con tranquillità ed equilibrio, ma strada facendo ho imparato delle cose
La Roma sorride: uno dei suoi acquisti più giovani, Tommaso Baldanzi, ha trascinato la Nazionale italiana Under 21 verso la vittoria.
Non è Bove né Zalewski: lui è destinato a restare alla Roma.
Il destino di Tommaso Baldanzi, arrivato a titolo definitivo dall’Empoli questo inverno per 10 milioni di euro, è quello di restare e diventare un pilastro della squadra.
Soprattutto alla luce della partita Italia-Norvegia Under 21 di ieri pomeriggio, in occasione della quale il classe 2003 ha dimostrato le sue qualità.
Piazzato nella tre quarti, l’attaccante ha messo a referto una splendida tripletta che è valsa la vittoria dell’Italia 3-0.
Un segnale positivo Baldanzi lo ha dato anche in occasione dell’esordio di stagione della Roma allo Stadio Olimpico, quando entrando negli ultimi 30 minuti contro la sua ex squadra ha servito a Shomurodov l’assist che ha riaperto i giochi sull’1-2.
Quest’estate si diceva che la società volesse cederlo per fare spazio a Matias Soulé: voci che, con tutta evidenza, non erano fondate.
L’Italia vince contro Israele nel suo secondo match in Nations League con un gioco di squadra che permette a Kean e Frattesi di brillare.
Dopo la prima vittoria con la Francia in Nations League, gli Azzurri si confermano come vincitori nella partita contro Israele e ci dicono che questa nuova Italia, giovane e talentuosa, é in grado di affrontare qualsiasi avversario a testa alta.
Se la partita inizia con un’Italia non troppo aggressiva e poco incisiva, la situazione é destinata però a cambiare presto. Infatti a inizio partita e per quasi tutta la durata del primo tempo Israele sembra dominare il match con azioni come quella di Yetskel al 17′, che invade l’area italiana dopo un passaggio di tacco di Kanitowsky e conclude sfiorando la porta a due passi da Donnarumma. Dal canto suo vediamo un’Italia che prova a cambiare gioco, e tenta azioni diverse in mediana con Bastoni e Ricci, giocando allo stesso tempo molto sulle fasce dove Israele fa fatica a seguirci ma resta comunque imprecisa e poco impattante.
Ma la differenza si sente intorno al 36′ con il primo goal che é di “cuore”, si nome e di fatto, da parte di Frattesi. Dal grande controllo di Kean, che la appoggia a Raspadori la palla arriva infine a Dimarco che con un cross di prima trova infine Frattesi. Questo giocatore, definito il “miglior realizzatore” é anche il più utilizzato da quando Spalletti é CT della Nazionale. Assistiamo ad un gioco pulito che ci dimostra quanto Dimarco possa incidere nel gioco quando riesce ad avanzare e vedere uno spazio aperto tra difensori e portiere per servire una palla precisa e forte.
Il primo tempo si conclude così con un’Italia in vantaggio che ha provato più verticalizzazioni rispetto alla squadra israeliana che invece ha preferito mantenere un ritmo serrato ed un possesso palla marcato.
L’URLO DI DAVIDE FRATTESI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Il secondo tempo si apre invece con una pioggia scrosciante sul campo della “Boszik Arena” a Budapest, con i due contendenti pronti a riprendere e la formazione azzurra che resta la stessa del primo tempo. Dopo due azioni inconcludenti al 50′ e al 53′, prima dell‘Italia e poi di Israele, al 61′ la squadra azzurra riesce a riprendere in mano la situazione.
Da un passaggio di difficile gestione per Revivo e poi per Gloukh, Frattesi riesce a sradicare il pallone dalle gambe dell’avversario e lo passa a Raspadori che tira, la palla viene intercettata da Gerafi in porta ma subito troviamo Kean pronto a rispedirla dentro come una bomba. Arriva il 2-0 per l’Italia grazie a un gioco ben strutturato in cui le due punte, Raspadori e Kean, hanno potuto fare il loro lavoro.
La partita si conclude al 89′ con un gol dell’israeliano Abou Fani che accorcia le distanze e recupera il pallone da un colpo di testa di Uodogie con un’Italia qui forse stanca a fine match e quindi meno attenta ed aggressiva.
Quello che di sicuro si é visto in questa partita é la riconferma che i nuovi Azzurri di Spalletti possono essere una minaccia per tutti. Se il gioco rimane snello, preciso e strutturato si arriva a creare la combinazione che ha portato ai due goal e si permette alle punte di brillare, ad ogni giocatore di fare il proprio lavoro ed alla squadra di portare a casa il match.
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