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51 anni fa moriva il grande Renato Cesarini. Ma il coronavirus annulla il Premio a lui dedicato?

24 marzo 2020 – 24 marzo 1969.  51 anni fa moriva il grande Renato Cesarini, il re della “Zona Cesarini” nato nel 1907 nella frazione di Castellaro di Senigallia (An).

La sua storia sportiva ha acquisito nel corso degli anni un significato straordinario e un carattere a tutti gli effetti simbolico. Cesarini emigrò in giovane età in Argentina, indossando nel corso della propria carriera la maglia del River Plate. Il suo esordio in serie A avvenne il 23 marzo 1930 con la divisa della Juventus.

L’anno successivo vinse il suo primo scudetto, realizzando ben 9 reti. Nel suo palmares altri quattro titoli nazionali sempre con la maglia bianconera. Cesarini indossò per 11 volte la maglia della Nazionale Azzurra dove ha realizzato 3 reti. Una di queste passò alla storia. Era il 13 dicembre 1931 e nella città di Torino si disputava un match assai avvincente, Italia-Ungheria. Renato Cesarini realizzò la rete della vittoria proprio all’ultimo minuto.

Considerato che anche in campionato era andato in gol più volte nella parte finale delle partite, i cronisti iniziarono a parlare di Zona Cesarini per indicare le marcature arrivate in extremis, ovvero nei minuti finali di un match ed anche oltre. Renato Cesarini è stato sia calciatore sia allenatore della Juventus: in entrambi i ruoli ha vinto scudetto e coppa italia.

Nel club torinese svolse la funzione di direttore tecnico quando Omar Sivori lo portò con sé nel 1959, al fianco di mister Parola. Renato Cesarini, insomma, ha scritto pagine e pagine gloriose all’interno dell’albo d’oro del prestigioso club bianconero: da capo allenatore nel campionato 1959-1960 vinse scudetto e coppa italia, la prima magica accoppiata nella storia della Juventus. Renato Cesarini è considerato un esempio non soltanto nel pianeta sportivo ma anche all’interno della nostra vita quotidiana.

Come sostenuto recentemente anche dal Rettore dell’Università di Camerino Claudio PettinariPresidente Onorario del prestigioso Premio Renato Cesarini dedicato proprio alla bandiera bianconera, “i docenti e i ricercatori continuano a svolgere un ruolo primario all’interno delle nostre istituzioni, che è quello non solo di far acquisire competenze, skills e professionalità ai giovani laureati, che saranno i protagonisti del domani, ma anche di formare uomini e donne capaci di avere un futuro, di perseguire con convinzione i propri obiettivi, di non perdersi d’animo e di non scoraggiarsi qualora trovino sul loro percorso degli ostacoli.

Ebbene sì, perché il successo, frutto di impegno, tenacia e caparbietà, spesso arriva anche in zona Cesarini.

La nostra comunità può accomunarsi al nome di chi ha sempre lottato fino alla fine, di chi era in grado di raggiungere risultati sensazionali anche allo scadere, ben conscio e consapevole delle proprie forze e delle proprie qualità“.  Riguardo alla 5^ edizione del Premio Renato Cesarini, prevista per il mese di maggio 2020, potrebbe saltare vista l’emergenza coronavirus.

Tra gli invitati e i premiati della scorsa edizione, alla cerimonia tenutasi al Teatro Alfieri di Montemarciano e successivamente durante il gran galà del Ristorante Seta di San Silvestro di Senigallia, ci sono Daniel Ciofani (Frosinone Calcio, autore del gol più in extremis della serie A 2019),  Claudio Lotito (Presidente S.S. Lazio), Piero Ausilio (Direttore Sportivo Inter Fc), Pantaleo Corvino (Direttore Generale Fiorentina Calcio), Marco Tardelli (ex calciatore serie A e nazionale), l’Avv.to Michele Briamonte, Giuseppe Giannini (ex calciatore Roma), Serse Cosmi (tecnico del Venezia), Alessio Tacchinardi (ex Juventus), Sebastiano Rossi (ex colonna del Milan), Odoacre Chierico (ex Inter e Roma), Sebino Nela (ex Roma e Nazionale), Furio Valcareggi (procuratore sportivo), Guido D’Ubaldo (Segretario nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e firma del Corriere Dello Sport), Guido Vaciago (giornalista Tuttosport), Luca Marchetti (giornalista di Sky Sport), Sandro Sabatini (Mediaset Sport), Gaetano Imparato (Gazzetta dello Sport), Leondino Pescatore (Corriere Sport – Stadio), Daniele Bartocci (miglior giornalista Under 30), Marco Lollobrigida (Rai).  Nelle edizioni dal 2016 ad oggi del Cesarini sono stati premiati tra gli altri Arrigo Sacchi, Marco Tardelli, Zdenek Zeman, Eusebio Di Francesco, Giovanni Galli, Stefano Tacconi, Fabrizio Ravanelli, Walter Sabatini, Evaristo Beccalossi, Moreno Torricelli, Josè Altafini, Direttore Generale Lega Serie A Marco Brunelli, Luca Marchegiani, Leonardo Semplici, Giancarlo Antognoni, Sabino Nela, Beppe Iachini e Daniel Ciofani.

 

In collaborazione con DANIELE BARTOCCI

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Pubblicato da
Francesco Tripodi

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