Le interviste
Ametrano a CS: “L’Italia se la gioca con tutti. Sarri alla Lazio è intrigante”
Raffaele Ametrano, oggi allenatore di calcio e ieri difensore di Juventus, Cagliari e Napoli tra le altre, è stato raggiunto dai microfoni di CalcioStyle per parlare della spedizione azzurra all’Europeo, ma non solo.
Face to face con Ametrano
È d’accordo con le scelte dei convocati del commissario tecnico dell’Italia Mancini oppure avrebbe convocato Kean per esempio?
“No vabbè, Mancini sa cosa deve fare, è colui che allena i ragazzi ogni giorno e sa benissimo le dinamiche del gruppo tecniche e quello che poi serve a quest’Italia quindi io ho massima fiducia al mister che sta facendo un percorso straordinario”.
L’Italia si appresta ad iniziare l’Europeo stasera. Secondo lei può vincerlo? Se non può vincerlo cosa manca per essere super competitivi?
“Quando l’Italia partecipa a queste manifestazioni è sempre una delle favorite, per tradizione, per storia e mi sembra anche giusto così sinceramente. Da qui a dire che si possa vincere un torneo che dura un mese è comunque parecchio difficile, ci sono tante componenti da valutare, quella degli infortuni, quella della fortuna, questi fattori svolgeranno un ruolo davvero importante e quindi tocca vedere strada facendo quello che possa succedere, però secondo me l’Italia ha tutte le possibilità pere giocarsela fino alla fine”.
Chi vede favorita per la vittoria finale dell’Europeo?
“A detta di tutti, la Francia può essere la squadra che ha più potenziale, però poi tante volte i pronostici sono fatti pure per essere smentiti e spero che alla fine l’Italia possa vincere l’Europeo ecco”.
Avrebbe dato un’ulteriore chance a Pirlo oppure secondo lei la Juve ha fatto bene a riprendere Allegri?
“Pirlo ha fatto un buon finale di stagione vincendo la Coppa Italia e poi comunque con un pizzico di fortuna ha ottenuto anche la qualificazione in Champions League, anche se poi non è dipeso solo ed esclusivamente dalla Juve, purtroppo quando si iniziano dei progetti c’è sempre la fretta di raggiungere tutto e subito , c’era però bisogno di più tempo, poi la Juve ha fatto le proprie scelte, ha fatto tornare a Torino un allenatore che aveva già vinto gli ultimi 5 campionati, preferendo tornare sulla vecchia strada”.
Ritiene che Simone Inzaghi sia l’uomo giusto per sostituire Conte all’Inter?
“Si, perché è un ottimo allenatore, ha entusiasmo e guiderà una squadra davvero forte, perché l’Inter resta una squadra competitiva, anche se dovesse perdere un paio di pezzi come si dice, ma comunque la squadra almeno per il campionato italiano è parecchio competitiva e darà filo da torcere a tutte”.
Il Napoli ha annunciato Spalletti al posto di Gattuso. Come giudica questa scelta?
“Innanzitutto mi dispiace per Gattuso perché a mio avviso è un ottimo allenatore ed ha fatto un buonissimo lavoro a Napoli, invece Spalletti è un allenatore ormai affermato, ha avuto davvero tantissime esperienze in club davvero importanti, quindi penso che sia un valore aggiunto per Napoli”.
La Lazio ha annunciato Sarri al posto di Inzaghi. Crede che sia l’uomo giusto per i biancocelesti?
“Secondo me è molto intrigante Sarri alla Lazio. La squadra biancoceleste è una squadra molto tecnica, ha tantissimi giocatori di talento dal centrocampo in su e secondo me la mentalità di Sarri può dare quel qualcosa in più sul piano del gioco, della fantasia. Secondo me Sarri-Lazio può essere un bel binomio per l’anno prossimo davvero”.
Secondo lei cosa non ha funzionato nell’esperienza di un tecnico preparato come Di Francesco a Cagliari?
“Bella domanda, è davvero difficile dirlo perché Di Francesco è un ottimo allenatore ed il Cagliari era un’ottima squadra. Sono cose che nel calcio possono accadere, c’è sicuramente qualcosa che non ha funzionato però penso che sia un grandissimo allenatore”.
Lei pensa che riuscirà a riscattarsi all’Hellas Verona?
“Penso di si, perché comunque il Verona ha una buona struttura e l’ha dimostrato quest’anno con Juric che sa fare delle cose egregie, si è salvato in modo tranquillo quest’anno. Poi alla fine tocca capire che tipo di squadra ha in mano, che tipo di obiettivi, però secondo me lui ha tutte le carte in regola per fare bene”.
Che ne pensa di Dionisi al Sassuolo?
“Dionisi è un allenatore emergente, il Sassuolo ci ha abituato a fare queste scelte visto che lo ha fatto anche con De Zerbi e la cosa ha avuto successo. Penso che Dionisi sia un allenatore giovane, con tanta voglia di emergere nella massima categoria, nell’Empoli faceva giocare benissimo i toscani e penso ci siano i presupposti per vedere un bel Sassuolo con un ottimo allenatore”.
Infine un’ultima domanda, sulla sua carriera. Ci racconta un po’ la sua avventura alla Juve condivisa con campioni come Del Piero e Lippi?
“Sono cose davvero belle, perché hai a che fare col top del calcio. Quell’esperienza mi ha lasciato un bellissimo ricordo e tanti insegnamenti che poi mi sono serviti nel proseguo della mia carriera. Aver condiviso quell’esperienza con campioni di quel calibro, poi per me è anche stato bellissimo e ne sono davvero orgoglioso”.
Le interviste
Esclusiva CS, Bernardo Corradi: “Bisogna insegnare ai giovani a conoscere il proprio corpo. Su Vieri ed Euro2004…”
L’ex-attaccante italiano, Bernardo Corradi, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di CS nel corso del “Soccer Football Summit 2024”.
Il 19 e il 20 di Novembre è andato in scena, allo Stadio Olimpico di Roma, l’evento “The Future of Football is Here“, presso il “Soccer Football Summit 2024“. Fra gli ospiti l’ex-attaccante (fra le altre) di Lazio e Udinese Bernardo Corradi, che ha parlato ai nostri microfoni della sua esperienza da tecnico dell’U20 italiana.
Le parole di Corradi a Calcio Style
Corradi ha parlato anzitutto dei suoi ricordi legati agli Europei del 2024, dove venne chiamato inizialmente per sostituire l’infortunato Vieri. Alla fine il centravanti prese regolarmente parte alla competizione e i due finirono per contendersi una maglia. Corradi giocò da titolare l’ultima del girone: la vittoria (2-1) contro la Bulgaria.
“Quando arrivi in pre-raduno, dove hai 24 calciatori, sai che dovrai dire a 4 di loro che non parteciperanno alla fase finale della competizione. Siccome ci sono stato dall’altra parte, mi metto nei loro panni. Ai miei tempi vivevo le cose in maniera molto serena. Ero pronto a tornare a casa dopo la partita, poi Maurizio Manzini (storico team manager della Lazio) mi ha detto che Vieri aveva avuto un problema al ginocchio e che sarei rimasto in ritiro. Eravamo tre esordienti: io, Miccoli e Camoranesi. Ero già contento di far parte della spedizione, poi il mister mi prese da una parte e mi disse: ‘Giochi dall’inizio’. Adesso, con l’età, riesci a vedere da un’altra prospettiva tutto quello che ti è successo. Mi emoziono sempre a ricordare certi momenti.”
Corradi ha poi parlato del suo percorso da allenatore, che lo ha portato a essere selezionatore di tutte le nazionali giovanili italiane. Ha poi parlato anche del suo approccio con i giovani calciatori, della disciplina che intende dare loro e soprattutto delle regole vigenti all’interno degli spogliatoi da lui presidiati.
“Sono stato assistente dell’U19. Poi ho fatto il primo allenatore nell’U16 all’U19, passando anche per l’U17 e l’U18. Sono abbastanza ferrato su questo argomento. Ho notato che chi effettua tutto il percorso generazionale, vale a dire dall’U15 sino all’U20, certi tipi di regole non c’è nemmeno più bisogno di metterle perché le fanno in automatico. I nuovi, invece, seguono la buona strada di chi dà l’esempio. Il gruppo si autoregola, poi un minimo di regole alla base ci vogliono sempre ma gli va data la libertà di sbagliare. Vanno ripresi a volte perché è giusto, l’ultima volta l’ho fatto due giorni fa, perché bisogna alzare il livello d’attenzione. In U15 sono piccoli e quindi sei ‘obbligato’ a dare delle regole rigide, come la sveglia alle 8:30 e la colazione alle 9, perché alcuni sono indisciplinati. 5 minuti prima dell’appuntamento devono essere davanti alla sala della colazione e il capitano deve assicurarsi che siano tutti presenti. Se qualcuno manca allora devono iniziare ad aiutarsi perché poi lo faranno anche in campo, magari quando qualcuno sbaglia una diagonale. In U20 è diverso perché inizi ad avere contezza del tuo fisico. Se uno è abituato a svegliarsi alle 9:30 glielo lascio fare, mentre chi è abituato a svegliarsi presto si sveglia presto. Ora non sto mettendo la sveglia, perché l’impostazione si costruisce così.”
Le interviste
ESCLUSIVA – Lino Banfi sulla Roma: “Nessuno avrebbe commesso errori simili. Ranieri…”
Esclusiva Calciostyle – Il noto attore comico e grande tifoso della Roma Lino Banfi ha rilasciato delle dichiarazioni in esclusiva ai nostri microfoni.
Di seguito la sua opinione sul momento della squadra giallorossa.
Banfi sulla Roma
“Siamo tutti arrabbiati, persino i tifosi delle altre squadre. Neanche un neonato avrebbe commesso errori del genere. Una serie di “americanate” senza senso. Il presidente della Roma dovrebbe essere romano. Comprendo e condivido la frustrazione del tifo giallorosso che spesso fa dei sacrifici senza venire ripagato.”
Su Ranieri: “E’ un validissimo allenatore. Un profilo completo, diciamo. Sono sicuro che anche in questa sua terza esperienza alla Roma farà benissimo. Poi di romanisti come lui ce ne sono pochi, era l’unico da cui si poteva ripartire. Ora sarà importante partire bene nelle prime sfide, anche per placare gli animi di piazza e stampa.
Non ho mai avuto la fortuna di approfondire la conoscenza con lui, ci siamo solamente incrociati durante qualche premiazione, ma sono certo che sia una bravissima persona.”
Le interviste
Miriana Trevisan: “Il mio Napoli può vincere lo scudetto. Su Insigne…”
“Napoli può vincere lo scudetto, magari con Lorenzo Insigne in campo…”. L’evergreen Miriana Trevisan a tutto gas. Durante l’evento di ieri sera ‘Star People Award’ al Teatro delle Muse di Roma, abbiamo avuto modo di scambiare quattro chiacchiere con la nota showgirl italiana e icona della tv Miriana Trevisan, napoletana doc e tifosa del Napoli. Miriana Trevisan, nel corso della sua carriera, ha partecipato a Pressing, Ruota della fortuna e altri storici programmi, sempre molto seguiti. Miriana è sicuramente una delle showgirl più conosciute del piccolo schermo. L’abbiamo intercettata a Teatro, dopo averla incontrata più volte alle Olimpiadi del Cuore di Forte dei Marmi. Ecco il suo breve commento sul Napoli di Antonio Conte che vede come principale candidato al titolo.
MIRIANA TREVISAN: “NAPOLI DA SCUDETTO”
Miriana Trevisan, al Teatro delle Muse di Roma, è apparsa molto fiduciosa sul nuovo Napoli di Antonio Conte. Non lo aveva nascosto nemmeno al Mattone del Cuore, evento benefico a cura di Paolo Brosio. “Napoli è il mio cuore, sono nata a Napoli e vivo con una famiglia completamente napoletana”, ci ha fatto sapere in queste ore la simpatica Miriana, ospite dello Star People Award 2024. ” Mi auguro con tutto il cuore che sarà scudetto! Se ho paura della Juventus di Thiago Motta? Assolutamente no, è un gradito sotto al Napoli”.
Quindi una battuta su Lorenzo Insigne: “Se rivedrei bene Insigne al Napoli? Certamente sì. A mio avviso Lorenzo Insigne sarebbe un bel portafortuna, oltre che ‘portabravura’ per così dire. Che altro aggiungere… D’altronde San Gennaro quest’anno si è espresso… Potrebbe essere a tal proposito un segno per la nostra bellissima, fantastica, affettuosa Napoli in chiave scudetto….”. Nelle foto Miriana in questi anni a Forte dei Marmi in occasione delle Olimpiadi del Cuore. Anche Amedeo Goria, ospite ieri sera al Teatro delle Muse, sulla stessa lunghezza d’onda: “Vedevo bene e vedo bene il Napoli per lo scudetto. Ma l’Inter resta secondo me la squadra qualitativamente più forte…”.
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