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Ancelotti sicuro: “Atalanta unica, sarà dura in Supercoppa”
Manca meno di una settimana alla finale di Supercoppa Europea. Ciò nonostante, Carlo Ancelotti racconta le sue impressioni in un’intervista al sito della UEFA lanciando la sfida all’Atalanta
Meno sei alla finale di Supercoppa Europa fra Real Madrid e Atalanta. Le vincitrici delle due principali Coppe Europee dell’UEFA si incontreranno sul prato dello Stadio Nazionale di Varsavia per dare il via alla stagione europea. Carlo Ancelotti, però, già lancia il guanto di sfida, in un’intervista al sito dell’UEFA.
L’allenatore Campione d’Europa spiega: “Ho staccato completamente, ma ho guardato tutte le partite dell’estate. Il calcio è una passione, è divertente. Sono riuscito perfettamente a staccare la spina. Ho avuto 40 giorni di ferie ed è stato fantastico. Sono stato in posti bellissimi e ho guardato il calcio, la cosa che mi piace di più”.
Ancelotti lancia la sfida: “Atalanta unica, sarà dura in Supercoppa”
Il tecnico parla quindi della sfida contro la Dea dicendo: “Sarà dura come sempre perché è l’inizio della stagione, ma ci andremo con la massima fiducia e con convinzione. Credo che l’Atalanta meriti di essere lì perché ha giocato un’Europa League fantastica, eliminando squadre importanti come il Liverpool.
Ha vinto facilmente, anche la finale, quindi la rispettiamo molto, ma speriamo di essere al massimo della forma. Che vincesse in quel modo nessuno se lo aspettava. Come ho detto, l’Atalanta ha fatto una stagione fantastica. È una squadra molto pericolosa, che gioca in modo speciale e unico. Il Bayer Leverkusen non è riuscito a giocare come era abituato perché i giocatori dell’Atalanta si sono impegnati al massimo”.
Ancelotti spende poi parole d’elogio per Gian Piero Gasperini, tecnico dei nerazzurri. A riguardo dice: “Abbiamo un ottimo rapporto. Siamo amici da quando eravamo alla Juventus. L’Atalanta gioca stabilmente in Europa grazie a Gasperini e, da quando è arrivato, sta facendo molto bene anche in Italia. Dalla squadra sono emersi giocatori importanti, quindi ha fatto un lavoro straordinario e continua a farlo”.
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Stadi, l’Italia ultima in Europa: uno su tre è da rifare
Gli stadi italiani, con un’età media di 61 anni, evidenziano un netto divario infrastrutturale rispetto ai moderni impianti di altre nazioni europee, riflettendo un’urgente necessità di ammodernamento.
Con l’ultima significativa ristrutturazione risalente ai Mondiali di Italia ’90, solo pochissimi stadi, come l’Allianz Stadium di Torino (inaugurato nel 2011), soddisfano gli standard internazionali, mentre la maggior parte degli impianti soffre per mancanza di spazi commerciali, skybox e servizi moderni.
A livello europeo, l’Italia è in ritardo: negli ultimi dieci anni sono stati costruiti 153 nuovi stadi in Europa, mentre in Italia solo tre.
Tuttavia, c’è un piano per recuperare terreno: 14 nuovi progetti di costruzione o ristrutturazione, per un investimento complessivo di 3 miliardi di euro, potrebbero trasformare il panorama calcistico italiano.
Oltre a migliorare la competitività economica dei club, tali investimenti potrebbero incrementare l’affluenza di spettatori di circa 3,3 milioni e generare profitti stimati di 200 milioni di euro, contribuendo al PIL nazionale e creando circa 12mila posti di lavoro.
Il distacco con altri paesi è evidente anche nei ricavi da matchday.
Nella stagione 2022/23, i club di Serie A hanno registrato entrate medie di 20 milioni di euro per squadra, molto al di sotto dei 50 milioni della Premier League e dei 31 milioni della Liga.
Questo divario limita la competitività economica dei club italiani, che non riescono a raggiungere i ricavi delle big europee come Arsenal, Tottenham, PSG e Barcellona.
I principali ostacoli a questo rinnovamento sono la burocrazia e le rivalità politiche, che allungano notevolmente i tempi di approvazione e di completamento dei progetti.
Esemplari sono i casi del nuovo stadio della Roma a Tor di Valle, bloccato per anni, e quello di San Siro, oggetto di continui dibattiti politici.
L’assegnazione dell’Europeo 2032, che l’Italia co-organizzerà con la Turchia, rappresenta una rara opportunità per colmare questo gap.
Tuttavia, per adeguare almeno cinque stadi entro il 2026 e non perdere questa occasione, sarà necessaria una decisa accelerazione nel processo decisionale e operativo.
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Milan, Maldini all’Atalanta: ma c’è poco di che sorridere
Milan, arrivano alcune notizie in merito ad un prossimo passaggio del figlio d’arte in terra bergamasca. Vediamo in dettaglio.
La fretta, lo sappiamo, è sempre cattiva consigliera. Non si ha più voglia di aspettare i giovani. Nemmeno quelli sulla carta più promettenti e per i quali ci aveva messo la faccia il papà, Paolo Maldini.
Vedere Daniel scorrazzare, dribblare e segnare è un colpo al cuore, una sconfitta per il Milan che probabilmente se ne è liberato troppo in fretta andando ad attuare la demaldinizzazione, un neologismo coniato in seguito all’intero disfacimento dell’organico voluto dall’allora Maldini dirigente.
La cifra di 6 milioni di euro che andrebbero ad incassare i rossoneri in caso di passaggio all’Atalanta è ridicola pensando al valore del fantasista classe 2001. C’è quindi poco da sorridere, soltanto da recriminare per una situazione che poteva essere decisamente gestita meglio.
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L’Atalanta espugna il Maradona: Conte stecca
L’Atalanta si impone sul Napoli con una prestazione solida e un ritmo altissimo, imponendosi per 2-0 in una gara che ha visto come protagonista assoluto Ademola Lookman.
L’attaccante nigeriano è stato il trascinatore della “Dea” fin dall’inizio, capitalizzando al 10’ una prima disattenzione dei padroni di casa, trovando la rete con un tiro mancino al volo su assist di De Ketelaere.
Il Napoli ha subito cercato di reagire, sfiorando il pareggio con una conclusione di McTominay che però si è infranta sul palo.
Al 31′, Lookman ha colpito ancora: dopo aver evitato due avversari con una grande giocata, ha scagliato un potente tiro che ha portato il risultato sul 2-0.
Nonostante i tentativi di ripresa, i partenopei hanno faticato a creare reali opportunità, anche grazie a una difesa dell’Atalanta organizzata e compatta.
La squadra di Conte, pur provando ad attaccare, non ha trovato la lucidità necessaria per riaprire la partita.
Nella ripresa, il Napoli ha continuato a cercare il gol per rientrare in gara, ma l’Atalanta ha tenuto il controllo, sfiorando addirittura il 3-0 con Kolasinac, rete poi annullata per fuorigioco.
Lookman ha avuto l’occasione per chiudere definitivamente il match, ma il suo tiro è terminato a lato.
La vittoria dell’Atalanta rappresenta un successo cruciale, mentre per il Napoli questa sconfitta potrebbe pesare non solo sul morale, ma anche in vista del prossimo big match contro l’Inter, rendendo urgente per la squadra partenopea recuperare concentrazione e precisione.
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