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Antonio Conte, perchè sì…e perchè no al Milan
![Milan](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2023/03/D8BF8D2B-00D7-4434-940F-E5A851F0F025.jpeg)
Antonio Conte, un allenatore un po’ sulla bocca di tutti ultimamente. Vediamo perchè potrebbe realmente essere accostato al mondo rossonero e perchè invece potrebbe essere complesso.
Antonio Conte lascerà il Tottenham e probabilmente anche la Premier League. L’esigenza di tornare in Italia sta diventando una delle sue priorità e sulla panchina del club inglese si sta già scaldando Ryan Mason. Ricordiamo che anche l’Inter starebbe con attenzione alla finestra.
Un addio burrascoso quello con il Tottenham. Il suo sfogo ha un po’ fatto il giro dell’Inghilterra, ma non solo:” La storia del club è questa, 20 anni con questo proprietario e non hanno mai vonto nulla, perchè?”
Il caso vuole che uno degli allenatori più vincenti e carismatici al mondo vada ad incrociarsi invece con un cammino non proprio estasiante in campionato del Milan. Sappiamo dei contatti del club di Via Aldo Rossi proprio con lo stesso allenatore leccese, oltre che con Luis Enrique. Precisiamo tuttavia che Pioli concluderà la stagione e solo allora verrà decisa la sua sorte.
Ovviamente Conte è un tecnico da prendere in considerazione qualora Pioli dovesse lasciare il Milan. Non sono infatti sfuggite le parole d’amore lanciate ai rossoneri dopo l’uscita del turno di Champions. Un atteggiamento non proprio da Conte. Ma quali sono i pro e i contro di portarsi in casa un allenatore di questo tipo?
Sicuramente dal lato fisico e mentale potrebbe esserci un upgrade importante in quanto sappiamo il modo di allenare di Conte, uno che spreme fino all’ultimo i suoi giocatori mantenendoli sempre su una corda ben tesa. Probabilmente quello che sta mancando al Milan attuale.
Di riflesso, assumere Conte significherebbe garanzia di un progetto importante. Riteniamo che la nuova proprietà abbia idee importanti di espansione anche a livello extra campo, ad iniziare dallo stadio di proprietà fino ad arrivare ad importanti collaborazioni, come con gli Yankees. Tutto questo non potrà tuttavia prescindere dai risultati sul campo.
Di contro, sappiamo che attualmente Conte percepisce ingaggi faraonici difficilmente sostenibili dalle attuali casse rossonere. Per arrivare a Milano, dovrebbe ridursi in maniera sensibile lo stipendio. Lo farà?
Altro punto, abbiamo visto in questi anni che il tecnico è una garanzia sul campo, ma una mina vagante fuori. Pretenzioso oltre ogni livello anche a carattere di acquisti e mercato. Il tutto sarà sostenibile dalla linea della proprietà che fa della sostenibilità uno dei suoi punti di forza? Ergo, fino a quanto è sostenibile un acquisto come Antonio Conte?
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Juventus-Inter, Conceiçao entra in un club esclusivo
![Juventus-Inter, Francisco Conceiçao](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2025/02/FRANCISCO-CONCEICAO.jpg)
Con il gol realizzato durante la partita Juventus-Inter, il giovane attaccante Francisco Conceiçao entra in un club che vede all’attivo solo tre membri in totale.
Il figlio d’arte di Sergio Conceiçao, infatti, è diventato il terzo calciatore portoghese a riuscire a segnare una rete all’Inter indossando la maglia della Juventus.
Come evidenziato da Opta, prima del numero 7 bianconero, ci erano riusciti soltanto Cristiano Ronaldo, autore di due gol tra il 2019 e il 2021, e Rui Gil Barros, autore di un gol nel 1989.
Quello di stasera, per Francisco Conceiçao, è stato il terzo gol in maglia bianconera, dopo le reti realizzate contro il Genoa e l’Empoli, rispettivamente a settembre e a inizio febbraio.
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Parma-Roma, Ranieri: “Il Parma? Pensavo fosse una squadra più nervosa”
![Parma-Roma, Claudio Ranieri](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2025/01/RANIERI.jpg)
Al termine del match Parma-Roma, ha parlato in conferenza stampa il tecnico giallorosso Claudio Ranieri: ecco cos’ha detto.
Parma-Roma, la conferenza stampa di Claudio Ranieri
Come avete gestito l’uomo in più? Andava chiusa prima?
“L’abbiamo gestita bene ma dovevamo far gol, non rischiare con un episodio di pareggiare una partita in pieno controllo. Eravamo undici contro dieci, non siamo riusciti a raddoppiare per demeriti nostri e grandi meriti del loro portiere. Sono un po’ amareggiato ma forse vedendo la classifica sarò un po’ più contento”.
Cosa ne pensa della prova di Gourna-Douath?
“L’idea era di bloccare Bernabé, doveva poi attaccare ed inserirsi e lo ha fatto abbastanza bene. Non potendolo allenare al meglio ancora non ha novanta minuti, aveva un po’ di crampi. Salah ha fatto una buona partita, dobbiamo servirlo meglio, ad Angelino vengono serviti più palloni. Ha fatto una buona gara, ci da sicurezza e tranquillità”.
Era Bernabé che la preoccupava?
“Mi preoccupavano le frecce in attacco, ma le lancia Bernabé. Per questo ho voluto impedirgli di giocare”.
Cosa temeva del Parma?
“Mi aspettavo questa partita, abbiamo il tallone d’Achille delle ripartenze avversarie. Ci stiamo allenando tantissimo, spero riusciremo a risolvere anche perché giovedì affrontiamo una squadra molto forte in questo”.
“Son sincero, pensavo fosse una squadra più nervosa. Il pubblico gli sta dietro, la aiuta e non mollano. E’ importante crederci, quando arrivai io a Parma ci credevamo. Se questi ragazzi ci credono ci arriveranno”.
Qual è la cura che le permise di salvarsi con il Parma?
“Sono arrivato che eravamo ultimi, peggio di così non si poteva fare. La cura è crederci e allenarsi bene, da quel che ho visto oggi è così, poi non li conosco. Quando perdi le partite rischi di far affiorare il nervosismo, oggi non l’ho visto, mi son sembrati bravi ragazzi. Così ce la faranno”.
Si aspettava mosse a sorpresa di Pecchia?
“Non mi aspettavo mosse a sorpresa, magari solo una mezzala più riflessiva che potesse dare una mano a Bernabé nelle nostre ripartenze. Invece ha giocato con le mezzali a tutto campo, ma la abbiamo gestita bene”.
Vi siete dati un obiettivo particolare?
“Io credo nel lavoro, da quando sono arrivato l’ho detto. Non mi piace promettere ma lavorare. Non so cosa potremo fare ma i tifosi devono esser sicuri daremo il massimo. Non ho titolari, quando giochi anche in Europa devi far così.
Mi auguro di continuare così per dare libertà a tutti di esprimersi. Facciamo del nostro meglio in ogni partita, esigo sempre la prestazione. Poi il risultati è figlio degli episodi, ma bisogna sempre dare il massimo che si ha. Quello mi soddisfa”.
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Club Bruges, frenata in campionato in vista della Champions
![Young Boys-Stella Rossa](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2024/10/Pallone-champions-league.jpg)
Club Bruges, solo un pareggio con il Saint-Truiden per la prossima avversaria della Dea ai playoff di Champions League. Hayen ammette la stanchezza della squadra.
Dopo la sofferta vittoria in Champions League contro l’Atalanta, il Bruges rallenta in campionato, fermato sul 2-2 dal Saint-Truiden, terz’ultimo in classifica. La squadra di Nicky Hayen, avanti 2-0, ha subito la rimonta nel finale, evidenziando segnali di stanchezza a pochi giorni dal ritorno contro i bergamaschi.
Club Bruges, le parole di Hayen
Nonostante un turnover minimo – solo Vetlesen e Nilsson in campo al posto di Nwadike e Talbi – il tecnico ha ammesso le difficoltà fisiche e mentali dei suoi: “C’era fatica nella squadra, troppe imperfezioni e scelte sbagliate”. Tuttavia, Hayen sottolinea come anche altre squadre di Champions, inclusa l’Atalanta, abbiano perso punti nel weekend. Il Bruges dovrà ritrovare energie e concentrazione in vista del match decisivo con la Dea consapevole del fatto che il 2-1 sia un risultato che rende ancora tutto possibile.
![Club Bruges](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2025/01/urlo-Gasperini.jpg)
L’URLO DI GIAN PIERO GASPERINI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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