Antonio Conte, un allenatore un po’ sulla bocca di tutti ultimamente. Vediamo perchè potrebbe realmente essere accostato al mondo rossonero e perchè invece potrebbe essere complesso.
Antonio Conte lascerà il Tottenham e probabilmente anche la Premier League. L’esigenza di tornare in Italia sta diventando una delle sue priorità e sulla panchina del club inglese si sta già scaldando Ryan Mason. Ricordiamo che anche l’Inter starebbe con attenzione alla finestra.
Un addio burrascoso quello con il Tottenham. Il suo sfogo ha un po’ fatto il giro dell’Inghilterra, ma non solo:” La storia del club è questa, 20 anni con questo proprietario e non hanno mai vonto nulla, perchè?”
Il caso vuole che uno degli allenatori più vincenti e carismatici al mondo vada ad incrociarsi invece con un cammino non proprio estasiante in campionato del Milan. Sappiamo dei contatti del club di Via Aldo Rossi proprio con lo stesso allenatore leccese, oltre che con Luis Enrique. Precisiamo tuttavia che Pioli concluderà la stagione e solo allora verrà decisa la sua sorte.
Ovviamente Conte è un tecnico da prendere in considerazione qualora Pioli dovesse lasciare il Milan. Non sono infatti sfuggite le parole d’amore lanciate ai rossoneri dopo l’uscita del turno di Champions. Un atteggiamento non proprio da Conte. Ma quali sono i pro e i contro di portarsi in casa un allenatore di questo tipo?
Sicuramente dal lato fisico e mentale potrebbe esserci un upgrade importante in quanto sappiamo il modo di allenare di Conte, uno che spreme fino all’ultimo i suoi giocatori mantenendoli sempre su una corda ben tesa. Probabilmente quello che sta mancando al Milan attuale.
Di riflesso, assumere Conte significherebbe garanzia di un progetto importante. Riteniamo che la nuova proprietà abbia idee importanti di espansione anche a livello extra campo, ad iniziare dallo stadio di proprietà fino ad arrivare ad importanti collaborazioni, come con gli Yankees. Tutto questo non potrà tuttavia prescindere dai risultati sul campo.
Di contro, sappiamo che attualmente Conte percepisce ingaggi faraonici difficilmente sostenibili dalle attuali casse rossonere. Per arrivare a Milano, dovrebbe ridursi in maniera sensibile lo stipendio. Lo farà?
Altro punto, abbiamo visto in questi anni che il tecnico è una garanzia sul campo, ma una mina vagante fuori. Pretenzioso oltre ogni livello anche a carattere di acquisti e mercato. Il tutto sarà sostenibile dalla linea della proprietà che fa della sostenibilità uno dei suoi punti di forza? Ergo, fino a quanto è sostenibile un acquisto come Antonio Conte?
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