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Maradona, all’asta la maglia del match contro l’Inghilterra
Da Sotheby’s va all’asta un autentico cimelio per ogni appassionato di calcio e tifoso del Napoli: la maglia indossata da Maradona ai Mondiali del 1986.
La maglia di Maradona ai Mondiali
Diego Armando Maradona l’aveva indossata ai Mondiali del 1986 in Messico che incoronarono l’Argentina Campione del Mondo. E non in una partita qualsiasi ma proprio in quella partita, disputata il 22 giugno del 1986, che decretò la vittoria della squadra biancoceleste sull’Inghilterra anche grazie a quel gol di mano che a Maradona valse il soprannome “mano de Dios“.
Quel gol restò nella storia dei migliori di sempre, così come la sua maglia numero 10.
L’asta di Sotheby’s
Ieri la nota casa d’aste britannica ha annunciato che la mitica maglia verrà messa all’asta. Sarà possibile visionare il cimelio nella sede londinese di Sotheby’s e fare un’offerta dal 20 aprile fino al 4 maggio.
La base d’asta fissata è proporzionale alla leggenda del Pibe de Oro e della sua ardita performance calcistica: si parte da un minimo di 4 milioni di sterline (oltre 5 milioni di euro).
La maglia di Maradona, una breve storia
Negli anni, la t-shirt del campione è passata di mano in mano: all’epoca, fu data da Maradona in persona all’allora centrocampista inglese Steve Hodge, rivale in campo ai Mondiali 1986. Che all’omaggio ricevuto dedicò anche un libro, The Man With Maradona’s Shirt.
In seguito fu donata al National Football Museum di Manchester, nel quale è stata esposta per molto tempo.
Asta da record?
L’attuale record di prezzo di vendita all’asta di una maglietta sportiva appartiene al giocatore americano di baseball Babe Ruth, una cui maglia fu venduta a 5,6 milioni di dollari nel 2019.
Che la maglia di Maradona possa stabilire un nuovo record?
Diteci: se aveste cinque milioni di euro da investire, provereste a fare un’offerta?
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Milan-Parma 3-2, succede di tutto al San Siro: il Diavolo la ribalta all’ultimo | Le pagelle
Milan-Parma 3-2, succede di tutto al San Siro, ma i rossoneri la ribaltano nel finale. Il coraggio di Conceicao e l’abnegazione dei giocatori hanno avuto la meglio contro un Parma da complimenti.
Maignan 6,5: incolpevole in occasione dei due gol del Parma, è chiamato in due occasione agli straordinari e risponde bene
Calabria 6: molta corsa e cuore, ma pecca spesso in precisione quando bisogna essere chirurgici coi passaggi agli attaccanti (dal 77’ Jovic sv)
Pavlovic 7,5: il migliore in campo, imbattibile di testa, segna pure un gol di ottima fattura poi non convalidato. Attaccante aggiunto nel finale
Gabbia 6,5: attento contro i frizzanti attaccanti del Parma, permette al collega serbo di avanzare presidiando le retrovie
Theo Hernandez 4: difficile spiegare ancora una volta la prestazione del francese. Ingenuo sul gol di Cancellieri, sbaglia praticamente tutto. E Conceicao lo punisce (dal 46’ Bartesaghi 6,5: attento e sicuramente più sul pezzo rispetto al terzino francese)
Musah 6: sufficienza strappata per un giocatore che ci mette l’anima, tuttavia appare sempre troppo impreciso
Fofana 6,5: peccato per l’ammonizione in seguito alla quale salterà il derby, recupera la sua solita quantità industriale di palloni (dal 56’ Chukwueze 6,5: gol nel finale a parte, la palla la tiene incollata al piede e prova senza troppa fortuna qualche giocata interessante)
Reijnders 7: corre più di tutti per novanta minuti, ma ha la lucidità per trovare il pareggio con una rete importante quanto nella
Pulisic 6,5: rigore chirurgico e tanta corsa per l’americano che ancora una volta ci mette quantità e qualità
Morata 4,5: spesso in fuorigioco, macchinoso e ancora una volta a secco di reti (dal 56’ Abraham sv)
Leao 4: la Theao stecca, anche il portoghese lasciato nello spogliatoio dopo un primo tempo da puro ectoplasma (dal 46’ Bennacer 6: prova a mettere ordine, qualche volta ci riesce, ma è ancora giù di condizione)
Conceicao 7: toglie la Theao alla fine del primo tempo, mette in campo un 4-2-4 e la vince con la squadra che rispecchia in tutto e per tutto il suo carattere. Dopo il triplice fischio appare nervoso e se la prende con Calabria.
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Roma, non solo Bayer Leverkusen: altri due club su Hermoso
Sembra già giunta al termine l’avventura giallorossa di Mario Hermoso. Il difensore spagnolo lascerà la Roma in questa sessione di mercato.
Si preannunciano giorni frenetici di mercato per la Roma, sia in entrata che in uscita. Tra i giocatori destinati a lasciare Trigoria c’è Mario Hermoso, che sembra ormai a un passo dall’addio.
Lo spagnolo, infatti, non è stato convocato per la partita odierna contro l’Udinese: segnale inequivocabile del fatto che Claudio Ranieri che non lo considera più parte del progetto tecnico.
Arrivato in Italia a settembre dopo un’estate in cui era stato accostato anche a Napoli, Inter, Milan e Bologna, l’ex Atletico Madrid potrebbe aver già concluso la sua avventura nel Bel Paese.
Un’esperienza breve e sfortunata
Quella di Hermoso con la Roma è stata un’esperienza deludente per entrambe le parti. Giunto con alte aspettative, il difensore, complice anche la stagione sfortunata e mal gestita dalla società giallorossa, non è mai riuscito ad esprimersi ai livelli ammirati in Spagna.
Questo, però, sembra non averne intaccato il valore agli occhi degli altri club europei. Per questo, diverse squadre hanno già manifestato interesse nei suoi confronti.
Roma, anche Borussia Dortmund e Marsiglia su Hermoso
Tra le squadre che si sono mosse per assicurarsi Hermoso, il Bayer Leverkusen di Xabi Alonso sembra essere in pole position. Il club tedesco ha accelerato negli ultimi giorni e vorrebbe chiudere l’operazione al più presto.
Tuttavia, il Bayer non è l’unico interessato. Secondo quanto riportato da Pagine Romaniste, anche il Borussia Dortmund e il Marsiglia di Roberto De Zerbi hanno sondato il terreno, seppur non approfondendo il discorso, almeno per adesso.
Al momento, quindi, la destinazione più probabile per Hermoso sembra essere la Bundesliga, con il Bayer Leverkusen in netto vantaggio.
Tuttavia, come spesso accade nel mercato, le trattative possono subire ribaltoni improvvisi. Al momento solo cosa è certa: l’avventura di Mario Hermoso alla Roma è ormai giunta al capolinea.
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Finale Australian Open Live: Sinner-Zverev
Nella giornata odierna andrà in scena la finale dell’ Australian Open che mette di fronte l’italiano Jannik Sinner e il tedesco Alexander Zverev.
Sinner-Zverev, la partita in diretta
L’articolo è in continuo aggiornamento
Sinner-Zverev Live
primo set 6-3
secondo set 7-6
Terzo set
11:49 è iniziato il terzo set, in caso di successo nel terzo set da parte di Sinner il tennista italiano vincerebbe l’Australian Open per la second a volta in carriera.
11:50 Sinner parte un game a zero nel terzo set, ora il servizio passa a Zverev.
11:54 Zverev tiene il turno di servizio un game pari nel terzo set
11:58 Sinner chiude il terzo game e si porta sul 2-1 lasciando a zero il tedesco sul proprio turno di battuta
12:03 Zverev è perfetto al servizio il terzo set sul 2 pari
12:05 grande game da parte del tennista italiano che conquista il quinto game e si porta sul 3-2, ora il turno di battuta passa a Zverev
12:11 Super Sinner, Break point da parte del tennista italiano che si porta sul 4-2 nel terzo set
12:19 Non sbaglia il servizio Sinner e si porta sul 5-2 nel terzo set, servizio che passa a Zverev che dovrà fare un impresa per evitare la sconfitta
12:23 Zverev non sbaglia al servizio e rimane nella partita, punteggio sul 5-3, Sinner ora serve per la vittoria
12:28 Sinner non sbaglia stravince la partita e si porta a casa il secondo Australian open consecutivo.
Punteggio finale Sinner-Zverev: 6-3, 7-6 , 6-3
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