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Atalanta, addio a Congerton: i migliori colpi fra Dea e Leicester

Lee Congerton e l’Atalanta hanno rescisso consensualmente l’accordo lavorativo che sarebbe scaduto nel 2025: lo aspetta l’Al-Hilal.
Atalanta, il meglio di Congerton
5. James Justin (7,2 milioni di euro)
Lo scout gallese lo ha portato dal Luton al Leicester nell’estate del 2019. Il suo arrivo destò qualche preoccupazione, poiché parliamo di un giocatore la cui carriera all’epoca aveva visto come picco massimo la terza divisione inglese.
Il salto dalla League One alla Premier League fu traumatica e infatti il suo primo anno di ambientamento fu complicato, ma già alla seconda stagione si impose come uno dei migliori laterali della Premier League.
Justin ha subito due gravi infortuni al ginocchio che hanno frenato la sua ascesa, soprattutto a livello di nazionale, ma ora con Maresca sta diventando un giocatore estremamente completo, disimpegnandosi fra il terzino e il centrale, e si candida a essere protagonista anche nella massima serie inglese.

Photo Source: LCFC.com
4. Rasmus Holjund (17 milioni di euro)
Arrivato all’ultimo giorno di mercato un po’ a sorpresa. Prelevato dallo Sturm Graz per 17 milioni di euro. Celebrato in patria e a livello internazionale, ma non particolarmente conosciuto dalla stampa nostrana.
Il gigante danese ci ha messo sei mesi a conquistare il popolo bergamasco e dodici a fare breccia nella dirigenza del Manchester United, che questa estate ha speso oltre ottanta milioni di euro per portarlo a Old Trafford.
3. Ederson (25 milioni di euro)
Ennesima intuizione di Walter Sabatini, che si è dimostrato per l’ennesima volta fine conoscitore del calcio sudamericano, Ederson ci ha messo sei mesi a salvare la Salernitana e ad attirare le attenzioni dei principali club europei.
Su di lui c’era anche il PSG, ma ad assicurarselo è stato l’Atalanta che adesso si sfrega le mani. Sia per l’importanza che il brasiliano ha nello scacchiere tattico di Gasperini, sia per la futura plusvalenza che gli orobici potranno realizzare con lui. A Gennaio su di lui era forte l’interesse di Barcellona e Newcastle.
2. Wesley Fofana (30 milioni)
Corteggiato a lungo dal Milan, Congerton lo ha portato a Leicester e subito il centrale francese si è imposto come uno dei migliori difensori del campionato.
Con le foxes ha vinto una F.A. Cup da titolare e ha perso il Community Shield per un grave infortunio alla gamba, che però non gli ha impedito di tornare in tempo per giocare la semifinale di Conference contro la Roma.
La scorsa estate è stato ceduto al Chelsea per una cifra superiore agli ottanta milioni di euro, divenendo il quinto difensore più pagato di sempre.

(Photo by Jean Catuffe/Getty Images)
- Harry Maguire (93 milioni di euro)
La trattativa che ha reso Harry Maguire il difensore più costoso della storia del calcio, un record economico tutt’ora saldo, l’ha condotta proprio il gallese.
Nei suoi due anni nel Leicestershire, il centrale della nazionale inglese è stato un elemento fondamentale della difesa delle volpi. Tuttavia, la sua cessione è stata ammortizzata prima con l’acquisto di Soyuncu e poi con quella di Fofana.
Nonostante il turco e il francese, presi singolarmente, siano difensori meno forti dell’ex-capitano del Manchester United, con i proventi derivanti dalla sua cessione il Leicester ha costruito la squadra che lo ha tenuto per tre anni consecutivi nell’élite inglese.
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Milan, avvistato Paratici in città: settimana decisiva!

Milan, arrivano ulteriori indiscrezioni in merito al futuro Direttore Sportivo rossonero. Le andremo a leggere qui di seguito in dettaglio.
La trattativa per arrivare al nuovo DS potrebbe concludersi nel giro di pochi giorni. Stando infatti ad alcune indiscrezioni ricevute, sarebbe stato visto Fabio Paratici in quel di Milano.
Una notizia piuttosto importante se pensiamo che l’ex Juventus è ormai costantemente accostato al Milan essendo peraltro l’obiettivo numero uno per Giorgio Furlani.
La pausa per le Nazionali sarà propedeutica per chiudere con il DS e siamo piuttosto propensi a credere che, salvo sorprese dell’ultima ora, sarà proprio Paratici a coprire tale incarico.
Ricordiamo che attualmente è squalificato fino alla fine di luglio tuttavia potrebbe già lavorare per l’AC Milan direttamente da Londra nelle vesti di consulente esterno andando poi ufficialmente a coprire il ruolo con decorrenza 1 agosto 2025.
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Milan, San Siro fischia Musah: ma i rossoneri gli confermano fiduci

Il Milan porta a casa tre punti preziosi contro un Como in grande forma, capace di esprimere un calcio da Champions League.
Una vittoria importante che ha messo in luce la crescita esponenziale di Christian Pulisic e Tijjani Reijnders, due tra i migliori in campo. Tuttavia, la serata ha anche evidenziato le difficoltà di Yunus Musah, protagonista di una prova poco convincente.
Fischi di San Siro per Musah
Musah è un giocatore generoso, dotato di grande potenza fisica e sempre pronto a dare tutto in campo. Ma queste qualità, seppur apprezzate dall’allenatore Sérgio Conceição, non bastano a convincere il tifo rossonero. Al minuto 52, quando è stato sostituito da João Félix, San Siro lo ha salutato con i fischi, segno di una pazienza che inizia a scarseggiare nei suoi confronti.
La fiducia della dirigenza
Nonostante le critiche, il Milan continua a credere fortemente in Musah. Da Giorgio Furlani a Zlatan Ibrahimović, fino a Geoffrey Moncada, la dirigenza è convinta che l’ex Valencia abbia il potenziale per imporsi. Moncada, in particolare, ritiene che Musah sia uno dei pochi in rosa con un “motore da Premier League”.
In crescita, ma serve più lucidità

YUNUS MUSAH E TAMMY ABRAHAM PERPLESSI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Arrivato in estate per 20 milioni di euro, il centrocampista americano ha già aumentato il suo valore di mercato, oggi stimato intorno ai 30 milioni. Tuttavia, per fare il salto di qualità, deve migliorare sotto il profilo tecnico e nella gestione delle giocate, evitando errori come quello a porta sguarnita che ha segnato la sua prestazione contro il Como.
Il Milan gli ha rinnovato la fiducia, ora spetta a lui trasformare i fischi in applausi.
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Crisi Ferrari, strategia errata a Melbourne?

Ferrari in crisi: la strategia fallimentare al GP di Melbourne mette la scuderia in difficoltà nel campionato di Formula 1.
Problemi di strategia a Melbourne
Il Gran Premio d’Australia si è rivelato un incubo per la scuderia Ferrari. La strategia adottata durante la gara non ha dato i frutti sperati, portando la squadra italiana ad affrontare una serie di difficoltà che hanno compromesso il risultato finale. La gestione delle soste ai box e la scelta delle gomme si sono rivelate inefficaci, causando una perdita di posizioni cruciale per i piloti.
Ferrari, Reazioni e prospettive future
I tifosi e gli esperti del settore hanno espresso la loro delusione sui social media, sottolineando come la Ferrari debba rivedere le proprie strategie per evitare di ripetere errori simili nelle prossime gare. La scuderia è ora chiamata a una seria riflessione per ritrovare la competitività necessaria a lottare per il titolo mondiale.
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Fonte: l’account X di Schira
Disastro #Ferrari. Strategia fallimentare a Melbourne. #GPAUS
— Nicolò Schira (@NicoSchira) March 16, 2025
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