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Barcellona, preoccupa Aguero: sostituito e portato in ospedale

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Il Kun Aguero, nel match pareggiato 1-1 dal Barcellona contro l’Alaves, è uscito anzitempo ed è stato portato in ospedale a causa di dolori al petto.

 

Spavento Kun

Grande spavento per Sergio Aguero, che ieri sera, al 42′ del primo tempo del match che il Barcellona ha disputato contro l’Alaves, è uscito dal campo ed è stato portato in ambulanza all’ospedale per un problema respiratorio. Stando a quanto riportano i media spagnoli, il giocatore ha avuto problemi respiratori e si è accasciato sul prato.

 

Accertamenti necessari

Secondo quanto riportato dal quotidiano Sport, inoltre, dopo l’intervento dei sanitari e il rientro in panchina, è stato necessario l’intervento dell’ambulanza, che ha portato Aguero in ospedale per ulteriori accertamenti. Al momento si attendono i risultati degli esami che si sono svolti.

 

Piove sul bagnato

Fiato sospeso in casa Barcellona, dunque, per il quale piove sul bagnato. Oltre alle brutte notizie e all’attesa per le condizioni di Aguero, sul campo la squadra continua nel suo momento critico. La partita di ieri sera, infatti, si è conclusa con uno striminzito 1-1 che relega i blaugrana a 8 punti di distanza dalla vetta, ora occupata da Real Sociedad e Real Madrid.

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Crisi Milan, è tutta colpa di Fonseca? No, ma… | L’editoriale di Mauro Vigna

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Milan

Crisi Milan, difficile chiamarla in maniera diversa dopo il pareggio di ieri contro il Genoa. Ma di chi sono le colpe? Tutte di Fonseca?

Noi tifosi lo sappiamo, quando c’è una stagione no, si cerca sempre un capro espiatorio. Colui al quale addossare tutte le colpe, o gran parte di esse. Nel nostro caso il colpevole sembra essere – e dico sembra – Paulo Fonseca.

Vero, analizzando i numeri, sono impietosi. Ottavo posto, idea scudetto morta e sepolta e rischio concreto di non qualificarsi per la prossima Champions League, a meno che non vinciamo questa edizione, e qui parte una grassa e fragorosa risata.

Ad oggi due sono i capri espiatori: Fonseca Theo Hernandez. E uno è la conseguenza dell’altro, difficile dire chi ha iniziato prima a fare ripicche, ma il calcio, soprattutto la Serie A, non è l’oratorio, con tutto il rispetto. I giocatori guadagnano in un anno, quantomeno i top, quello che un italiano medio non guadagna in una vita, ergo la maglia va sudata. Il francese probabilmente usa la stessa casacca per più gare, non puzzando di sudore.

Tutta colpa di Fonseca? No…ma quando i risultati non arrivano – e non stanno arrivando – va cambiato l’allenatore. Di solito funziona così. Soprattutto se l’allenatore dimostra di non avere in mano lo spogliatoio e cerca continuamente alibi senza mai, e ripeto mai, fare un mea culpa, che potrebbe essere ristoratore in certi casi.

Per Fonseca la colpa è sempre di altri. Dei giocatori che non lo capiscono, che non corrono, che non si impegnano, che difendono male individualmente…fino ad arrivare all’attacco sugli arbitri. Ci sta tutto, ogni situazione va analizzata, ma cavoli…è mai colpa sua? E soprattutto, da luglio a dicembre, quanto tempo ha avuto Fonseca per provare a spiegare il suo calcio? Tra poco finisce l’anno e si vedono in campo ancora giocatori spaesati. Lo stesso Rafael Leao ha detto ieri di iniziare a capire il suo gioco. A dicembre???

Certamente, le colpe vanno divise con una dirigenza scriteriata, e vorrei dire di peggio, ma la censura avrebbe la meglio. Non è certamente colpa di Fonseca se la dirigenza davvero crede di avere una squadra da scudetto. Non è certamente colpa di Fonseca se la dirigenza non prende posizione su nulla. Non è certamente colpa di Fonseca quando il mercato è volto solo all’acquisto di giocatori low cost e poco utili alla causa. Non è certamente colpa di Fonseca se chiede di far restare Saelemaekers e dopo due giorni glielo cedono, mandando a scatafascio ogni idea di equilibrio in campo.

La mia opinione è che le colpe vanno divise equamente, ma allo stesso tempo non si può aspettare oltre. Serve un cambio in panchina, che sia Allegri o Sarri, rimarrei in Italia per scegliere un tecnico, senza andare a scervellarmi in soluzioni esotiche così gradite alla dirigenza perché costano poco. Ma ce lo vogliamo immaginare questo Milan con Antonio Conte in panchina? Ecco…pensiamoci subito e agiamo, consiglio da amico alla dirigenza.

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Milan, Allegri ha detto sì da tempo ma può non bastare: la situazione

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Milan

Milan, da diverse settimane e ancora pochi giorni fa abbiamo scritto di contatti tra la dirigenza rossonera e il tecnico livornese. Andiamo a scoprire qui di seguito ulteriori dettagli.

Il flirt tra il Milan Massimiliano Allegri ha origine da questa estate quando il tecnico, tramite il suo entourage, si propone direttamente ai rossoneri pochi giorni prima che la scelta propendesse definitivamente su Paulo Fonseca. Da lì i contatti a onor del vero non sono mai scemati, anzi hanno avuto un’escalation notevole in queste ultimissime settimane.

Allegri ha detto sì, la volontà è infatti quella di tornare ad allenare in Serie A ed è quindi disposto a prendere il Milan anche in corsa. I pro sono notevoli, è italiano e conosce a menadito il nostro campionato, conosce perfettamente anche gli ambienti e le dinamiche di Milanello, è in grado di sistemare la difesa oltre che gestire senza alcun problema i top player.

Tutto questo può bastare? Certamente no, la volontà del Milan non sarebbe quella di cambiare in corsa, ma è scontato che se nel breve non arrivassero risultati e punti un cambio sarebbe inevitabile. Tutto è quindi legato ai prossimi risultati, a partire da venerdì sera contro il Verona, importante crocevia.

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Lookman nominato miglior calciatore africano del 2024

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Cagliari-Atalanta, Lookman

Ademola Lookman trionfa come Pallone d’Oro Africano 2024, superando finalisti di spicco come Adingra e Hakimi. Un riconoscimento meritato!

Un traguardo significativo non solo per lui, ma anche per il calcio africano. La sua abilità nel dribbling, la velocità e la capacità di finalizzare lo hanno reso un elemento cruciale per la sua squadra. Con questo premio il nigeriano si unisce all’élite del calcio africano, confermando il suo talento e la sua dedizione al gioco.

Lookman

Il gol contro il Real Madrid. ( foto KEYPRESS )

Ademola Lookman, un trionfo storico

Il calciatore nigeriano Ademola Lookman ha conquistato il prestigioso titolo di Pallone d’Oro Africano 2024. Questo riconoscimento sottolinea l’eccezionale stagione del giocatore, che ha brillato in ogni competizione a cui ha partecipato. L’attaccante bergamasco ha superato avversari di alto calibro, tra cui Adingra, Guirassy, Hakimi e Ronwen Williams: dimostrando di essere un giocatore di classe mondiale.

Un riconoscimento che celebra la carriera

Il calciatore orobico ha anche parlato a margine della premiazione, esprimendo quanto segue: “Per me questo premio è una benedizione, per me, per la famiglia, per la mia nazionale. Essere riconosciuti come miglior giocatore africano è qualcosa di incredibile, sono molto orgoglioso. In quattro anni mi è cambiato il mondo. Voglio dire ai bambini e alla persone che mi stanno guardando di non abbattersi, di battere le proprie paure e di poter continuare a volare“.

Per altre notizie sul calciomercato, clicca qui.

Fonte: l’account X di Fabrizio Romano

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