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Bergomi, tanti auguri zio: per te 60 candeline
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Bergomi: lo zio più famoso del campionato italiano compie oggi 60 anni. Colonna portante del calcio non solo nerazzurro: un esempio di stile e umanità.
Tanti successi per Beppe Bergomi: ma non è per quello che è rimasto nel cuore di tanti appassionati. Non solo per questo, almeno. Sono i suoi modi affabili, da signore, già a 16 anni. Quei modi che gli hanno conferito il celebre soprannome: zio.
Tutta colpa dei baffi
Fu Gianpiero Marini nello spogliatoio a dirgli ““Ma sembri mio zio”: portava dei baffi inadeguati a un ragazzino. Un po’ retro un po’ da persona adulta. Ma rispecchiava il suo modo di essere: corretto, educato, cerebrale. Ma anche ricco di passione ed equilibrio.
Questo non vuol dire che non fosse aggressivo e competitivo: fu espulso 12 volte, di cui 11 in Serie A.
La sua personalità si è rivelata fondamentale e centrale per il buon risultato della squadra. E tutti gli allenatori, da Trapattoni a Bearzot, hanno concordato su questo punto.
Bergomi e l’Inter: una grande storia d’amore
20 anni di Inter, 756 presenze, superate solo da Javier Zanetti. Esordio con Bersellini a 16 anni in Coppa Italia contro la Juventus. A 17 segna nel derby: è iniziata una carriera ricca di successi.
Inizia come terzino destro, poi passò al ruolo di libero. Con la maglia nerazzurra ha conquistato uno scudetto, tre Coppe Uefa e una Supercoppa Italiana.
In Nazionale, appena diciottenne, alzò al cielo la coppa del Mondo a nel Mundial di Spagna 1982.
Capitano dell’Inter e degli Azzurri. Quelli delle Notte Magiche del 1990 che però non sfondarono, nonostante fossero tutti grandi campioni.
Dal 2020 fa parte della Inter Hall of Fame.
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Bergomi: auguri zio!
Un ritiro ma non troppo
Dopo aver dato l’addio al calcio giocato è rimasto comunque a bordo campo: come allenatore e come opinionista.
Dal 1999 commenta per TELE+ e poi per Sky Sport.
Dal 2008 è allenatore nelle categorie esordienti e Allievi di varie squadre, Inter e Atalanta tra le altre.
Gli auguri dall’Inter (e non solo) per la leggenda Bergomi
Dai canali social dell’Inter e della Nazionale sono ovviamente arrivati gli auguri più affettuosi. Ma anche da molte testate giornalistiche, a cui ci uniamo.
Tanti auguri zio Bergomi!
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Atalanta, il Gewiss Stadium non fa più paura: i numeri
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Atalanta, i nerazzurri non riescono più a vincere al Gewiss Stadium nel 2025. Ecco i numeri della Dea in questi primi due mesi dell’anno solare.
Ennesimo risultato deludente per l’Atalanta di Gian Piero Gasperini in questa prima parte del 2025: i nerazzurri sono stati fermati dal Venezia con un altro 0-0, il secondo consecutivo in casa dopo quello contro il Cagliari del 15 febbraio. Un dato significativo, considerando che – come riportato da Opta – l’Atalanta non pareggiava due gare interne di fila a reti bianche in Serie A dal novembre 2004. Anche per il Venezia si tratta del secondo 0-0 consecutivo, dopo quello ottenuto contro la Lazio.
Dal primo gennaio 2025, la squadra di Gasperini ha vinto solo una partita casalinga. In quell’occasione, la vittoria fu di 5-0, il 21 gennaio, contro lo Sturm Graz in Champions League, un successo poi rivelatosi inutile visto l’eliminazione arrivata con la sconfitta interna per 3-1 contro il Club Brugge. In tutte le altre gare al Gewiss Stadium, l’Atalanta non ha mai trovato la vittoria: quattro pareggi e una sconfitta in campionato, l’eliminazione dalla Coppa Italia per mano del Bologna e quella dalla Champions League. Se si esclude il successo contro gli austriaci, l’ultimo trionfo casalingo della Dea risale al 22 dicembre 2024, quando sconfisse l’Empoli 3-2 con doppietta di De Ketelaere e rete di Lookman.
Il percorso della Dea al Gewiss Stadium nel 2025:
Atalanta-Juventus 1-1
Atalanta-Napoli 2-3
Atalanta-Sturm Graz 5-0 (UCL)
Atalanta-Torino 1-1
Atalanta-Bologna 0-1 (Coppa Italia)
Atalanta-Cagliari 0-0
Atalanta-Club Brugge 1-3 (UCL)
Atalanta-Venezia 0-0
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LA GRINTA DI GIAN PIERO GASPERINI CHE PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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Bologna, italiano su Dominguez “lui sull’esterno però è a suo agio, ma in futuro potrebbe essere un’idea anche a partita in corso”.
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Bologna: Dopo le grandi prestazioni offerte nelle ultime partite, Dominguez sembrerebbe pronto ad un ruolo diverso all’interno dello scacchiere dei felsinei
C’è poco da svezzare. Benjamin Dominguez, ala sinistra classe 2003 che alla prima stagione in rossoblù vanta già tre gol e un assist in sole 14 presenze. Le sue prestazioni decisive contro i grandi club italiani potrebbero farlo diventare un obiettivo per top club già a partire dal prossimo agosto. Se c’è una squadra che sa quanto sia fondamentale, è sicuramente il Milan. Di cui a proposito ha parlato in conferenza il suo allenatore: “Lo dico sempre a loro, sono attaccanti a tutti gli effetti, devono saper lavorare e sentire la porta, aver voglia di far gol. Benji ha avuto 3-4 palloni nel puntare l’avversario dentro l’area di rigore, poteva fare gol ma l’ho visto più presente. I palloni arrivano, su quello dobbiamo battere, poi a livello individuale crescere. Quello che sta facendo Ndoye, già a 6 gol, Orso è a 7. Dobbiamo migliorare sotto questa caratteristica della casella gol”.
Alla domanda se ci fosse o meno l’eventualità di vedere nel prossimo futuro Dominguez più accentrato, Vincenzo Italiano ha risposto così: “A Parma nell’assalto finale lo abbiamo provato lì. Possiamo lavorarci, lui sull’esterno però è a suo agio, ma in futuro potrebbe essere un’idea anche a partita in corso”.
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Fonte: https://www.bolognafc.it/benjamin-dominguez-al-bologna/, sito ufficiale Bologna FC
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Lutto nel calcio: l’ex Juventus Hidalgo ci lascia a 32 anni
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Il calciatore spagnolo, che aveva militato anche nella Juventus, si è spento dopo una lunga lotta contro la malattia con il quale combatteva da tempo.
Una notizia tragica: a soli 32 anni è morto Nico Hidalgo, calciatore spagnolo che, nella sua carriera, ha militato per un breve periodo anche nelle file della Juventus.
La notizia è stata diffusa dai canali del Granada, squadra in cui Hidalgo aveva militato dal 2012 al 2014 e dal 2014 al 2016. Nel mezzo la breve esperienza con il club bianconero con il quale, però, l’attaccante iberico non era mai riuscito ad esordire in Serie A.
L’omaggio del Granada a Hidalgo
Hidalgo lottava da tempo contro un tumore ai polmoni con metastasi alle ossa che, purtroppo, non gli ha lasciato scampo. Il Granada ha voluto comunicare la tragica scomparsa con un comunicato sui propri canali.
“Nico Hidalgo ci ha lasciato il 1° marzo 2025 all’età di 32 anni. Dietro di lui c’è un innegabile esempio di lotta e sacrificio, come ha già dimostrato nel Granada Club de Fútbol, realtà che ha difeso tra il 2012 e il 2016, debuttando con la prima squadra.
Nato a Motril, ha potuto sentire il calore dei tifosi granadini al Granada City Trophy 2022. Quel pomeriggio c’è stato un momento emozionante quando, insieme a Pepe Macanás, è sceso sul terreno di gioco del Nuevo Los Cármenes e ha ricevuto un’ovazione più che meritata dai suoi tifosi, che hanno voluto sostenerlo fin dal primo momento in una lunga e sfortunata lotta contro la malattia Con la partenza di Nico, non se ne va solo un calciatore eccellente, ma anche una brava persona.
Ma l’affetto dei compagni di squadra, degli allenatori, dei lavoratori, dei dirigenti e dei tifosi sarà sempre presente. Riposa in pace, Nico Hidalgo García”.
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