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Berlusconi e Galliani si prendono il Monza
Nei prossimi giorni – e comunque entro fine mese – scopriremo quanto c’è di vero e quanto sono avanti le trattative in merito all’interessamento di Silvio Berlusconi ed Adriano Galliani di acquisire la società calcistica del Monza.
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Galliani e Berlusconi vogliono il Monza
Durante una recente intervista rilasciata al Corriere della Sera, Galliani racconta le ragioni del grande ritorno nel mondo calcistico dopo la cessione del Milan nell’aprile dell’anno scorso.
Nostalgia del calcio
La mancanza del calcio è tanta e da tempo i due stavano meditando l’acquisto di un altro club dopo avere anche rifiutato alcune offerte.
Il Presidente abita a tre chilometri dallo stadio Brianteo, mentre l’ex AD del Milan a Monza ci è nato, cresciuto ed ha iniziato a far i primi passi della sua fortunata carriera dirigenziale.
Dopo il Milan per Galliani si erano aperte le porte della politica come coordinatore dei dipartimenti di Forza Italia per cui è stato eletto alle Politiche 2018 al Senato, ma si è capito quasi da subito che l’attuale ruolo non potesse essere “quello della vita”.
Il progetto
Negli scorsi giorni parecchi giocatori svincolati, i loro agenti e molti dirigenti si sono fatti vivi con curiosità per il progetto che è attualmente in grande fermento è tutto lascia presagire che stanti le premesse l’affare andrà in porto e la filosofia del presidente Berlusconi, condivisa dagli attuali proprietari, è rendere il club serbatoio per le rappresentative dall’Under 15 in su, una vera e propria cantera in grado di poter sfornare e crescere giovani talenti di qualità.
Stando a quanto dichiarato dal Corriere, entro fine mese le parti confidano nel closing. Berlusconi deterrebbe il 70% delle azioni, Galliani andrebbe a ricoprire il suo storico ruolo di Amministratore Delegato e Nicola Colombo, attuale presidente, rimarrebbe tale detenendo la restante parte delle quote societarie. Il pacchetto acquistato si aggirerebbe sugli 1,8 milioni di euro.
In società potrebbe entrare anche Filippo Galli, entusiasta del progetto è presente ieri allo stadio Brianteo in occasione dell’amichevole tra Monza e Brescia.
Come Direttore Sportivo, in competizione con Galli, c’è in pole position Rocco Maiorino.
Ambizione e prestigio
Grandi cambiamenti quindi in vista per il club brianzolo che, grazie all’affare del secolo, è riuscito ad acquisire prestigio e scatenare le curiosità della gente non solo nell’hinterland milanese ma in tutta Italia al punto di definire l’affare come una trattativa dallo stesso effetto mediatico generato da Cristiano Ronaldo al momento del suo trasferimento alla Juventus.
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Milan, un problema chiamato Thiaw: Gabbia la soluzione | E attenzione a Tomori
Milan, la coperta rossonera dal punto di vista della difesa è senza dubbio molto corta. Vediamo qui di seguito lo stato dell’arte degli uomini a disposizione di Paulo Fonseca.
Il Milan si appresta ad affrontare un vero e proprio tour de force che inizierà domani sera contro il Liverpool per arrivare al derby di domenica sera contro l’Inter.
Sempre fuori uso Malick Thiaw, attualmente infortunato e con un morale che rasenta il terreno. Il tedesco infatti è finito al livello più basso delle gerarchie di Paulo Fonseca e recuperarlo non sarà di certo semplice. Più probabile invece una cessione in prestito a gennaio solo ed esclusivamente se si riuscirà a mettere mano su un altro difensore centrale nello stesso periodo.
Una garanzia è invece rappresentata da Matteo Gabbia il quale anche durante la gara contro il Venezia è risultato uno dei migliori in campo sfiorando il gol assegnato poi a Fofana. Il centrale italiano potrebbe addirittura scalzare Fikayo Tomori il quale ha deluso nelle sue ultime apparizioni.
Il centrale inglese, peraltro non impegnato con la Nazionale, è stato escluso da Fonseca. Una sorta di bocciatura che potrebbe essergli utile per ricaricare le batterie e soprattutto riprendersi la titolarità.
Ad oggi, l’unica certezza è rappresentata da Pavlovic, una vera e propria diga difficilmente valicabile. Un acquisto azzeccatissimo dalla dirigenza rossonera.
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Serie B, risultati del sabato: tre pareggi e poche emozioni
Serie B, sono tre le gare disputate ieri valide per la settima giornata. In tutti e tre gli incontri ha prevalso l’equilibrio.
Tre pareggi nelle tre gare
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Caso FIFA-Diarra, rescissione e contratti: cosa significa la sentenza della Ue
La sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea sul caso Diarra, incentrata sulla compatibilità delle regole FIFA relative ai trasferimenti dei giocatori con il diritto comunitario, introduce importanti novità.
In particolare, la Corte ha esaminato le disposizioni del “Regolamento sullo Status e il Trasferimento dei Giocatori” (RSTP) della FIFA che riguardano la responsabilità solidale dei nuovi club in caso di risoluzione del contratto di un giocatore senza giusta causa e le sanzioni sportive associate.
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Principali punti della sentenza:
1. Libertà di circolazione dei lavoratori: La Corte ha stabilito che le norme FIFA in questione costituiscono un ostacolo alla libertà di circolazione dei lavoratori all’interno dell’Unione Europea. In particolare, la regola che obbliga il nuovo club a rispondere in solido delle indennità dovute dal giocatore al precedente club rappresenta un freno per i club che potrebbero voler ingaggiare giocatori da altri Stati membri, creando rischi giuridici e finanziari rilevanti.
2. Proporzionalità delle sanzioni: Le sanzioni imposte ai nuovi club, inclusi il divieto di tesserare nuovi giocatori e l’obbligo di versare l’indennità, sono ritenute sproporzionate rispetto all’obiettivo legittimo di garantire la regolarità delle competizioni. Inoltre, la Corte ha sottolineato che i criteri di calcolo delle indennità tendono più a proteggere gli interessi finanziari dei club che a preservare la stabilità competitiva.
3. Contrasto con le regole della concorrenza: Le regole del RSTP limitano la concorrenza transfrontaliera tra club per il reclutamento dei giocatori, in quanto impongono restrizioni permanenti che possono dissuadere i club dall’ingaggiare giocatori già sotto contratto con altre società.
Implicazioni della sentenza
La decisione della Corte non abolisce il sistema di trasferimenti o consente ai giocatori di rescindere i contratti senza conseguenze. Tuttavia, stabilisce che le norme attuali della FIFA, che impongono responsabilità solidali e sanzioni sportive senza considerare le specifiche circostanze di ogni caso, eccedono quanto necessario per garantire la regolarità delle competizioni. I giocatori possono trasferirsi anche in presenza di una controversia contrattuale, ma il club precedente ha comunque il diritto di fare causa per ottenere un risarcimento.
Commenti:
Secondo il legale di FIFPro (il sindacato internazionale dei calciatori), Pieter Paepe, la sentenza rappresenta una svolta nel mercato dei trasferimenti, mettendo in discussione le basi economiche delle attuali regole. Emilio Garcia, responsabile legale della FIFA, ha sottolineato che i principi fondamentali del sistema dei trasferimenti rimangono validi, ma che la FIFA continuerà a lavorare per garantire stabilità e integrità nelle competizioni.
Questa sentenza potrebbe avere un impatto significativo sul futuro delle controversie contrattuali nel calcio, aprendo la strada a una maggiore libertà di movimento per i calciatori, pur mantenendo un quadro di regole che tutelino i club.
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