Boateng tranquillizza i tifosi: “Se Chiesa non è tranquillo, ci penso io”

E’ sicuramente un Boateng sereno quello che stamattina ha deciso di raccontarsi a ‘La Repubblica’, parlando un po del suo passato, in particolare degli errori che, tornasse indietro, cercherebbe di non commettere più, fino al presente chiamato Fiorentina, un occasione che lo stesso Prince non vuole assolutamente fallire.

Queste le sue prime parole: “Tornassi indietro prenderei il calcio come un lavoro. Ero un testa molto calda. Se lo prendevo seriamente, potevo giocare nel Barcellona o nel Real Madrid. Ho comprato tre macchine in un giorno quando ero al Tottenham: Lamborghini, Hammer e Cadillac. Eppure ai giovani dico: non puoi comprare la felicità. Io non giocavo, avevo problemi con la ex moglie. Cercavo la felicità nelle cose materiali: la macchina ti fa felice una settimana, poi basta. Ne ho comprate tre per essere felice tre settimane” .

Su Chiesa, il Boa cerca di tranquillizzare i tifosi: “E’ felice perché ha capito che rimane qui. È giovane e lo capisco; ci sono tante voci di top club e ne puoi risentire ma lui adesso è con noi, deve fare bene e lo farà. Momentaneamente è tranquillo e se non lo fosse, ci penso io a metterlo a posto

Sulla nazionale

Poi, qualche battuta sulla nazionale: “In molti mi dicevano che non avrei trovato molto spazio nella Germania ma io, sapendo che nel 2010 ero uno dei più forti, non l’ho scelta per quello, anzi, avevo bisogno di avere un’identità precisa, ovvero sapere chi sono e da dove vengo. Per questo, il Ghana è stata la scelta migliore per me“.

Bistecca gratuita

Riguardo la sfida alla Juventus, il numero 10 viola non ha dubbi: “Questa è una partita molto importante e, nel caso in cui vincessimo, mangeremo tutti gratis per una settimana. So già che mi aspetta qualche bistecca alla fiorentina gratuita“.

Infine, Boateng parla di Ribery e della grande amicizia che lo lega al francese: “Ci conosciamo da un secolo anche se non abbiamo mai giocato insieme. Ci capiamo perché siamo simili su tante cose e posso dire che avrebbe meritato il Pallone d’oro”.