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Bologna accoglie un nuovo cittadino: emozione per Joey Saputo
Joey Saputo, proprietario del Bologna, oggi riceve la cittadinanza onoraria dal sindaco Lepore dopo ben 10 anni di lavoro nel nostro paese.
Bologna, oggi alle ore 18 il sindaco Lepore farà gli onori di casa ad un nuovo cittadino.
Joey Saputo, proprietario del Bologna, é descritto da tutti come un grande imprenditore, una persona gentile, di valore e riservata. Un uomo piuttosto schivo nei confronti della stampa, con un grande cuore che ha dimostrato un vero interesse non solo per la squadra del Bologna ma anche per Bologna come città, per i suooi tifosi e per i suoi cittadini, dentro e fuori “dal campo di calcio”. La decisione di donare quest’onorificenza infatti non arriva per caso ed é una decisione che vuole rendere omaggio all’imprenditore, sì ma anche all’uomo, a 360°.
Come aveva dichiarato a fine giugno il sindaco Lepore infatti: “Nei dieci anni dal suo arrivo in città, Saputo ha imparato a conoscere ed amare Bologna. Ne è testimonianza l’attenzione che rivolge a tante iniziative del nostro territorio. Un imprenditore di valore, un amico e cittadino bolognese a pieno titolo”.
E di questa dichiarazione, abbiamo le prove concrete: a partire dalle conquiste in ambito calcistico con la qualificazione in Champions e dalle infrastrutture di alto livello create dall’imprenditore (pensiamo all’acquisto e riqualificazione del centro tecnico o quella dell’Ara), fino ad arrivare agli aiuti concreti (donazioni) che a dato alla città di Bologna durante l’alluvione di un anno fa, o in occasione della malattia che ha colpito la Garisenda.
Alle ore 18 di oggi, durante l’apposizione della sua firma sul Libro d’Onore a Palazzo d’Accursio, sarà accompagnato dalla moglie Carrie e dai figli Simone e Joey jr, in questa emozionante cerimonia che lo vedrà protagonista. Questa importante onorificenza, che arriva al cadere dell’anniversario del suo 60° scudetto, e a due settimane prima del suo compleanno, é sicuramente non ordinaria e viene riservata a poche persone, una delle quali l’ex allenatore di Saputo, ovvero Sinisa Mihajlović. Sicuramente la cerimonia rappresenta un grande traguardo per l’imprenditore canadese e la riprova del suo impegno professionale e del suo immenso valore umano.
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Milan, per Leao è l’anno della verità? La risposta di Clarence Seedorf
Milan, in molti si interrogano sul valore di Rafael Leao. La risposta non è certamente semplice, tuttavia ha provato a dare una sua interpretazione l’ex giocatore e tecnico rossonero Clarence Seedorf. Qui di seguito le sue parole.
Clarence Seedorf si è concesso a una lunga intervista per la Gazzetta dello Sport toccando vari argomenti tra i quali Rafael Leao.
Ecco la sua risposta in merito al fatto che questo possa essere il suo anno, quello della verità:” Leao è padrone del suo destino. Ha talento e deve sfruttarlo bene per diventare uno dei migliori”.
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Lazio-Verona, Zanetti: “La Lazio? Ha grandi meriti”
La partita Lazio-Verona ha portato una sconfitta alla squadra di Paolo Zanetti una sconfitta, che il tecnico ha analizzato onestamente nel post-partita.
Nel post-partita di Lazio-Verona, Paolo Zanetti ha analizzato la sconfitta dei suoi partendo da un elogio degli avversari in campo.
Lazio-Verona, le dichiarazioni di Paolo Zanetti
Con queste assenze è difficile giocarsela con una squadra come la Lazio.
“La Lazio non la scopriamo di certo oggi, è una squadra forte ed è normale che quando si affrontano squadre con obiettivi diversi ci sia qualità diversa. Abbiamo avuto il merito di restare sempre in partita, abbiamo avuto il carattere di riprenderla e giocare come l’avevamo preparata.
La Lazio è molto dinamica e ti metti in difficoltà nell’uno contro uno, ci ha fatto soffrire più del solito. Hanno grandi meriti, per l’atteggiamento posso dire poco ai ragazzi. Potevamo fare di più sul calcio d’angolo, su quell’aspetto lavoriamo tanto. Abbiamo battuto tanti corner veramente male, sono situazioni che spostano i risultati”.
Un giudizio sui nuovi? Che partita ha fatto Belahyane?
“Non voglio esagerare, magari me lo portano via subito ma ha fatto un’altra partita incredibile, con grandissima personalità tecnica e lettura del gioco. È un giocatore importante, ai nuovi bisogna dar tempo.
Mi è piaciuto l’impegno, si è vista qualche giocata ma devono ancora crescere e diventare più concreti ed efficienti. Tengstedt ha avuto bisogno di tempo ma ha già fatto due gol in quattro partite, sono giovani che devono adattarsi al campionato”.
La squadra è stata troppo bassa?
“Non siamo riusciti ad essere aggressivi nel primo tempo, Zaccagni un paio di volte ci ha puntato e ha fatto saltare il banco, ci siamo un po’ impauriti.
Nel secondo tempo abbiamo fatto meglio, ci siamo alzati e siamo stati più presenti nella loro area. Abbiamo toccato tanti palloni in area loro, ci sono state tante situazioni interessanti ma abbiamo tirato poche volte”.
Un giudizio su Faraoni e Mosquera?
“Faraoni è entrato bene, può darci una mano anche perché Tchatchoua può giocare bene a sinistra. Mosquera si impegna, ha qualità ma gioca in maniera istintiva perché viene da un calcio diverso, molto meno tattico.
Ha problemi comunicativi perché non parla italiano né inglese, io non so lo spagnolo e cerchiamo di migliorarlo con i video, sia facendogli vedere gli allenamenti che le partite. Ha potenzialità importanti, ha tante belle cose ma ha bisogno di tempo per capirci”.
Montipò viene criticato troppo?
“È uno dei pilastri della squadra, per adesso ha sempre fatto buone prestazioni. Anche i portieri hanno uno stato di forma e quindi siamo a inizio campionato anche per lui, oggi ha fatto 2-3 parate interessanti.
Le critiche le prendiamo tutti, ma metterlo in discussione è esagerato. Ha dimostrato tanto a Verona in questi anni, quando sono arrivato ho pensato di avere un grande portiere e lo sta dimostrando”.
Come giudica la prestazione di Coppola?
“Ha fatto la sua solita buona per non dire ottima partita. Ha fatto duelli importanti con giocatori forti, poi c’è stato un errore di malizia e gioventù che non deve farsi spostare visto che è un ragazzone di un metro e 96. Credo di dimostrare di credere in lui, l’ho sempre messo in campo ed è un ragazzo che merita.
Ci dà personalità, ha grande margine e può ambire a situazioni diverse perché è molto giovane. La Serie A è difficile e verrà messo a dura prova ogni partita, dovrà crescere come tutti.
Nella Lazio mi ha impressionato il terzino sinistro, ha una fisicità straripante. Zaccagni e Guendouzi poi sono i due giocatori che spostano gli equilibri per personalità e tecnica, hanno dei valori da grandissima squadra”.
Come esce la squadra dopo questo calendario difficile?
“Il calendario quando è uscito ad agosto sfidavo chiunque a pensare che il Verona potesse avere sei punti. Le partite più semplici in realtà non esistono, bisogna ragionare gara per gara.
Nessuno pensava potessimo fare questi punti in partite dove non abbiamo rubato nulla, abbiamo fatto punti con prestazioni. A volte siamo riusciti a ottenere il risultato altre no, ma mi interessa che la squadra possa uscire sempre con la sensazione di avere dei valori. Potevamo fare cose migliori oggi, ma abbiamo tenuto bene il campo e la squadra se l’è giocata.
Abbiamo fatto molti gol su azione, per una squadra che deve salvarsi non è facile segnare su azione e non su episodi. Venerdì avremo una partita difficilissima, abbiamo giocato un posticipo e giocheremo in anticipo, non so come sia possibile. Avremo un giorno per preparare la partita col Torino“.
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Massimo Vallati con Calciosociale, da 15 anni a questa parte, ha reso “Il Campo dei Miracoli” un luogo di aggregazione ed inclusione per giovani e giovanissimi del quartiere, che altrimenti avrebbero avuto solo la strada come maestra.
Ha risposto con compassione alle minacce, riuscendo a guardare al di là dell’odio e gettando il cuore oltre l’ostacolo. E, grazie alla solidarietà del Comitato di quartiere di Corviale e delle Istituzioni, oggi può dirsi fiero di tutto ciò che in questi 15 anni ha costruito.
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