Un appiccicoso pomeriggio d’autunno, in tv uno Juve-Spal pallido come gli ultimi raggi di sole del mese di settembre. Una giornata tutt’altro che indimenticabile, si direbbe. Eppure questo 27 settembre 2019 sarà destinato a rimanere nella mente di molti, sicuramente in quella di Gianluigi Buffon e di tutti coloro a cui, come lui, basta vedere una palla che rotola per provare emozioni. Emozioni che l’attuale numero 77 della Juve deve aver vissuto chissà quante volte, più di mille nell’arco di un’intera carriera, da sabato 903 volte con indosso la maglia di una squadra di club (Parma ,Juventus e PSG). Più di ogni altro calciatore italiano, anche di quel Paolo Maldini
, che ora lo precede solo nella classifica delle presenze assolute in Serie A, 647 per Maldini e 642 per Buffon, ultimo record da superare, a coronamento di una carriera che lo colloca nell’Olimpo del Calcio, alla quale manca solo una cosa: la vittoria di una Champions. E allora chissà che Buffon, tornato alla Juve “per essere utile”, non sia disposto a sacrificare il suo record per alzare finalmente al cielo la Coppa dalle Grandi Orecchie.
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