Serie A
Cagliari, un Gaetano da recuperare per la salvezza
In un Cagliari invischiato nella lotta salvezza si sente la mancanza della fantasia di Gianluca Gaetano. L’ex Napoli non riesce a essere decisivo.
Il Cagliari, con la vittoria esterna contro il Monza, è momentaneamente uscito dalla zona retrocessione, pur rimanendo a pari punti con il Lecce terzultimo.
La squadra di Davide Nicola sta mostrando un gioco coraggioso, con pressing alto e buona produzione offensiva, ma paga un misto di sfortuna (ben 12 legni colpiti in campionato) e il rendimento insufficiente di alcuni giocatori chiave.
Tra le delusioni di questa prima parte di stagione spicca Gianluca Gaetano, il fantasista arrivato in prestito dal Napoli con grandi aspettative, ma che finora non è riuscito a lasciare il segno.
Cagliari, Gaetano irriconoscibile: serve una scossa
Lo scorso anno, sotto la guida di Claudio Ranieri, Gaetano aveva fatto sognare i tifosi rossoblù: 4 gol e 1 assist in 11 presenze avevano contribuito in modo determinante alla salvezza.
Non sorprende, quindi, che la società e l’ambiente abbiano fatto di tutto per riportarlo in Sardegna durante l’estate. Tuttavia, nelle sue prime 14 presenze stagionali, il centrocampista napoletano ha collezionato appena un assist e nessuna rete, risultando spesso fuori dal gioco e poco incisivo.
Davide Nicola, a differenza di Ranieri, sembra non riuscire a entrare in sintonia con il giocatore, preferendogli spesso Nicolas Viola.
Quando Gaetano parte titolare, i richiami da bordo campo sono frequenti, segno di una mancata soddisfazione da parte del tecnico per i suoi movimenti e decisioni in campo. Il giocatore appare spesso disorientato, privo di fiducia nei propri mezzi e visibilmente frustrato al momento delle sostituzioni.
Recuperare il miglior Gaetano sarà cruciale per Nicola e per il Cagliari. Le qualità del fantasista, se ritrovate, potrebbero dare un contributo fondamentale in zona offensiva, aiutando la squadra a trovare quei punti necessari per la salvezza.
Ma anche Gaetano dovrà compiere un passo avanti, dimostrando che i sei mesi dello scorso anno non sono stati un’illusione, bensì solo un assaggio del suo reale potenziale.
Serie A
Fiorentina, UFFICIALE il divieto ai tifosi alla trasferta di Monza
Fiorentina, la Prefettura ufficializza il divieto: nessun residente a Firenze e provincia potrà acquistare biglietti per la sfida di lunedì 13 gennaio. Ecco il motivo.
La Prefettura ha emesso il Decreto n. 618, ufficializzando il divieto di trasferta ai tifosi della Fiorentina per il match contro il Monza, in programma lunedì prossimo alle 20:45 allo U-Power Stadium. La decisione riguarda tutti i settori dello stadio, non solo quello destinato agli ospiti, e preclude la vendita dei biglietti a qualsiasi residente a Firenze e provincia.
Fiorentina, il motivo del divieto
Il provvedimento arriva come conseguenza diretta dei gravi episodi verificatisi durante Juventus-Fiorentina, quando Dusan Vlahovic è stato bersaglio di cori razzisti provenienti dal settore ospiti dell’Allianz Stadium. L’accaduto aveva spinto l’arbitro Mariani a interrompere temporaneamente la partita, un episodio che ha avuto grande eco mediatico e ha portato la Prefettura a intervenire in via preventiva per evitare nuove tensioni sugli spalti.
La misura è stata adottata per garantire la sicurezza pubblica e prevenire ulteriori episodi di discriminazione durante l’incontro di Brianza. Una scelta che penalizza i tanti tifosi viola non coinvolti nei fatti di Torino ma che, secondo le autorità, è necessaria per mantenere un clima sereno e rispettoso nel prossimo impegno della Fiorentina.
Questa decisione accende ulteriormente i riflettori sul tema dei comportamenti discriminatori nel calcio italiano, rilanciando il dibattito sull’efficacia delle misure punitive e preventive adottate finora. Il match di lunedì sarà dunque senza il sostegno della tifoseria ospite, ma con l’attenzione di tutto il mondo sportivo rivolta sugli spalti e sui segnali che arriveranno, anche fuori dal campo.
Serie A
Juventus, Marocchino: “Vlahovic-Motta, da che parte sto? Ci sono due tipologie di attaccanti, o fanno reparto o hanno bisogno della squadra”
L’ex giocatore della Juventus, Domenico Marocchino, ha parlato della situazione attuale della squadra bianconera, in particolare di Vlahovic e di Thiago Motta.
L’ex giocatore della Juventus, Domenico Marocchino, ha parlato a TMV Radio dell’attuale situazione della squadra bianconera, in particolare di Dusan Vlahovic ma anche del tecnico Thiago Motta, soffermandosi del rapporto che c’è tra il giocatore e il suo allenatore.
Juventus, Marocchino: “Motta non è riuscito a valorizzare le sue caratteristiche. Ci penserei prima di mandarlo via”
L’ex giocatore della Juventus, Domenico Marocchino, è intervenuto a TMV Radio sull’attuale situazione della squadra bianconera, soprattutto del rapporto tra l’attaccante Dusan Vlahovic e il suo allenatore Thiago Motta.
Per Marocchino, ricadono sul tecnico juventino le colpe di non sapere valorizzare il suo attaccante: “Vlahovic-Motta, da che parte sto? Ci sono due tipologie di attaccanti, quelli che fanno reparto e quelli che hanno bisogno della squadra, il serbo è di quest’ultimo tipo. Se tu hai Vlahovic devi giocare per lui, perché Vlahovic non gioca per te. E’ un egoista, un rapinatore, gioca sul tempo dei difensori. Motta non è riuscito a valorizzare le sue caratteristiche. Ci penserei prima di mandarlo via.”.
Poi si è soffermato sul centrocampo bianconero, considerato troppo statico: “l problema comunque deve essere il centrocampo, troppo statico Possibile che Motta in tutte le partite che va avanti non passa a tre e rimane con due a fare interdizione? Basta parlare di Zirkzee, il Bologna ha due esterni che sono Orsolini e Ndoye che sono più forti di quelli della Juve in fase realizzativa. La Juve ha un potenziale offensivo da decima in classifica, è questa la verità.”.
Infine, una considerazione sulla posizione del tecnico Thiago Motta: “La posizione di Motta è solidissima? L’idea di gioco che ha è condivisibile, però se vai in vantaggio e sbagli qualche cambio per seguire la tua idea, il calciatore lo capisce e può demoralizzarsi. Ero titubante sul mercato della Juve, perché è l’unica squadra che ha iniziato il campionato con un solo attaccante di ruolo e non è possibile questo. E poi hai due esterni che portano pochi gol. Come puoi andare avanti così? Se metti Gatti ora al posto di qualcuno davanti, farebbe meglio, perché almeno fa casino” ha concluso.
Serie A
Inter, Calhanoglu in o out a Venezia? L’esito degli esami
Hakan Calhanoglu si è sottoposto agli esami strumentali in seguito all’infortunio rimediato durante la finale di Supercoppa Italiana contro il Milan.
Il turco ha chiesto il cambio anzitempo durante la prima frazione del match, probabilmente indirizzando involontariamente il match verso la sponda opposta.
Inter, come sta Calhanoglu: ci sarà a Venezia?
Poco fa il club nerazzurro ha pubblicato l’esito degli esami per quanto riguarda le condizioni del centrocampista:
Hakan Calhanoglu si è sottoposto questo pomeriggio ad accertamenti clinici e strumentali presso l’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano.
Gli esami non hanno evidenziato lesioni muscolari, ma una lieve elongazione agli adduttori della coscia destra. La sua situazione sarà valutata giorno dopo giorno.
Per questo motivo, e soprattutto anche in via precauzionale, il regista nerazzurro salterà la trasferta di Venezia per poi rientrare a pieno regime dalla gara successiva.
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