Esteri
Calciatori in disoccupazione, la Ligue 1 la mette in atto

Il mondo del calcio sconvolto dal Coronavirus. In Ligue 1 dopo Amiens e Montpellier, ma anche dopo il Nîmes, è stato il turno del Lione annunciare la transizione alla disoccupazione parziale a partire da questa settimana. Da mercoledì il club di Aulas ha licenziato i suoi dipendenti, in seguito alla sospensione del campionato francese.
Fatto insolito
Una situazione davvero mai vista, solo pochissimo tempo fa impensabile. Invece è accaduto e potrebbe estendersi a macchia d’olio, non solo in Francia, ma anche in altri campionati europei e non solo. Lo Stato in questo caso dovrà partecipare, in una certa percentuale, allo stipendio dei calciatori francesi che sono stati messi in “disoccupazione”.
Nello specifico vediamo come funziona
Lo Stato compensa lo stipendio fino a 4,5 volte il salario minimo. Oltre a ciò, è la società che paga per raggiungere il 70% del salario lordo. Questa la situazione attuale, che potrebbe essere estesa anche ad altri club del campionato transalpino. Certo chiedere allo Stato di partecipare, in un momento così delicato e dove servono i fondi, di immettere denaro fresco per “coprire” in parte lo stipendio dei calciatori, pare quasi un’azzardo, ma al momento in Francia sta andando esattamente così.
Liga
Ancelotti: “Sarò sempre tifoso del Real Madrid. Ringrazio il club per i sei anni insieme”

Carlo Ancelotti dichiara eterno amore per il Real Madrid, ringraziando il club per sei anni indimenticabili alla guida della squadra.
Carlo Ancelotti, uno dei tecnici più vincenti della storia del calcio, ha espresso pubblicamente il suo amore incondizionato per il Real Madrid. Durante un’intervista, Ancelotti ha affermato: “Sarò un tifoso del Real Madrid per il resto della mia vita. Non avrei mai pensato di essere l’allenatore per sei anni. Devo ringraziare il club”. Queste parole sottolineano il forte legame che il tecnico italiano ha sviluppato con la squadra e i suoi tifosi, un rapporto che si è consolidato nel tempo grazie ai numerosi successi ottenuti insieme.
La carriera di Ancelotti al Real Madrid è stata segnata da momenti di gloria, inclusa la vittoria di ben 3 Champions League, che ha ulteriormente cementato il suo status di leggenda tra i Blancos. La sua capacità di gestire una squadra di stelle e di portare a casa trofei prestigiosi è stata una delle chiavi del suo successo.
Ancelotti, un futuro da tifoso del Real
Nonostante il suo futuro professionale possa portarlo verso nuove avventure, Ancelotti ha chiarito che il suo cuore rimarrà sempre legato al club madrileno. Questo amore eterno per il Real Madrid testimonia non solo la sua dedizione come allenatore, ma anche la sua passione personale per la squadra. È raro che un tecnico di tale calibro esprima un legame così profondo con una squadra, un gesto che sicuramente sarà apprezzato dai tifosi e dai membri del club.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🤍 Carlo Ancelotti: “I will be a Real Madrid fan for the rest of my life. I never thought I’d be coach for 6 years. I have to thank the club”. pic.twitter.com/kkl1tXxB4K
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) May 13, 2025
Liga
Real Madrid, Ancelotti: “Rodrygo non sta bene, ma nulla di grave”

Carlo Ancelotti rassicura i tifosi del Real Madrid: “Rodrygo ha solo un fastidio alla gamba e un po’ di febbre, ma niente di grave”.
Il tecnico del Real Madrid, Carlo Ancelotti, ha recentemente parlato delle condizioni fisiche di Rodrygo, rassicurando i tifosi sullo stato di salute del giovane talento brasiliano. Rodrygo ha manifestato un fastidio alla gamba che ha destato qualche preoccupazione tra i sostenitori del club, ma Ancelotti ha chiarito che non si tratta di nulla di grave. “Rodrygo ha un fastidio alla gamba”, ha dichiarato il mister, evidenziando come il giocatore sia un po’ triste per la situazione.
Real Madrid, un piccolo malanno di stagione per Rodrygo
Ancelotti ha inoltre spiegato che Rodrygo ha avuto la febbre e non si è allenato la scorsa settimana, motivo per cui non era in piena forma fisica. “Ha avuto la febbre e non si è allenato, quindi non era in forma”, ha aggiunto l’allenatore. Nonostante questo piccolo malanno, il club ha preso la decisione di monitorare attentamente le condizioni del giocatore per garantire un recupero ottimale. “Volevamo controllarlo per bene”, ha sottolineato Ancelotti.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano 🚨
Premier League
Manchester United, una grigliata in caso di vittoria Europa League

Il Manchester United, nonostante sia in finale dell’Europa League, ha deciso che in caso di vittoria non celebrerà il trofeo con la tradizionale parata.
Il Manchester United, nonostante abbia centrato la finale dell’Europa League che giocherà contro l’altra inglese il Tottenham, i dirigenti dei Red Devils hanno deciso in caso di vittoria di non celebrare il trofeo con la tradizionale parata con l’autobus, bensì con una semplice grigliata.

Christian Eriksen of Manchester United gives his team instructions during the Carabao Cup 3rd Round match Manchester United vs Barnsley at Old Trafford, Manchester, United Kingdom, 17th September 2024
(Photo by Mark Cosgrove/News Images)
Manchester United, nessuna parata in caso di vittoria dell’Europa League, semplice grigliata nel centro d’allenamento dei Red Devils
Per il Manchester United è tempo di austerity, visto la disastrosa stagione in Premier League per i Red Devils, 15° posto, il peggior piazzamento di sempre da quando la Premiership è nata nel 1992, il secondo peggiore includendo anche l’allora Prima Divisione, solo nel campionato 1973/74 fecero peggio, retrocedendo in Seconda Divisione. Neanche la conquista della finale dell’ Europa League che la vedrà di fronte all’altra inglese il Tottenham, può salvare questa disastrosa annata.
La cosa che ha destato stupore è la decisione di oggi da parte dei dirigenti dei Red Devils che in caso di vittoria nella seconda competizione europea, non ci sarà la tradizionale parata con l’autobus a due piani scoperto, che è una delle tradizioni delle squadre inglesi ( importata poi anche in Italia) di celebrare la vittoria di un trofeo. Ci sarà solo una semplice grigliata nel centro d’allenamento, così ha deciso l’azionista di maggioranza Jim Ratcliffe.
Quindi, pur essendoci una finale europea ed anche la possibilità in caso di vittoria di qualificarsi alla prossima Champions League, per i Red Devils il pessimo campionato è motivo di forte vergogna che anche un festeggiamento sarebbe solo di mascherare la pessima stagione, allora festeggiamenti ridotti al minimo forse per scuotere i giocatori per far meglio la prossima stagione.
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