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Calcio story, Christmas edition: la favola del Newton Heath
Bentornati a Calcio story, mi auguro abbiate passato un buon Natale e augurandovi un felice Santo Stefano vi racconto una favola, quella del Newton Heath L&YR F.C, una squadra inglese che divenne leggenda.
Il nome del club di cui parleremo oggi forse non vi dice nulla ma, credetemi, è una leggenda del calcio che praticamente ha vinto di tutto dappertutto. Questa squadra nasce nel 1878 e i giocatori, in origini, sono i lavoratori della stazione ferroviaria di Newton Heath e partecipano a tornei locali a livello dilettantistico tra dipartimenti o contro le altre compagnie ferroviarie.
Nel 1888 il club diviene fondatore della Decombination, una delle prime leghe calcistiche regionali della storia.
Tuttavia dopo lo scioglimento della lega prima della fine della stagione, la nostra squadra entra nella neonata Football Alliance che rimarrà la lega principale prima di essere assorbita dopo tre stagioni nella Football League. Nella stagione 1892/93 il Newton Heath si iscrive al campionato di First Division, la Premier League dell’epoca e diventa sempre più indipendente dalla compagnia ferroviaria, fino al punto di togliere l’acronimo L&YR dallo stemma. Ma la storia del Newton Heath non parte benissimo, alla seconda stagione in First Division retrocede e tra alti e bassi, comunque la storia del club procede. Ma è nel 1902 che accade qualcosa di incredibile, ossia ciò che farà della nostra squadra leggenda. In quel anno il Newton Heath rischia seriamente di fallire, dato che ha accumulato un debito di duemila seicento settanta sterline e le casse sono vuote, una cifra importante nell’aria.
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Calcio story, il miracolo che divenne favola
Il fallimento è alle porte, la società viene avvisata con un provvedimento di liquidazione. Per provare a salvarsi il club prova a organizzare una raccolta fondi presso la Saint James Hall di Manchester, in una giornata grigia tipicamente inglese l’unica attrazione è Major, il San Bernardo del capitano Harry Stafford. Alcune persone, attratte dal simpaticissimo cane, di fermano a parlare coi loro giocatori e vengono convinte a partecipare alla causa del club depositando i loro scellini nella borraccia del cane. Ma la serata volge al termine senza che la squadra abbia racimolato il guadagno necessario.
Ma la salvezza del club è legata a Major che, improvvisamente si allontana dalla Saint James Hall e viene fermato per strada da Henry John Davies, un piccolo imprenditore locale di birra che, credendo il cane abbandonato, se lo porta a casa finché, nelle ore successiva, scopre che quel cane appartiene al capitano del Newton Heath e viene a conoscenza della storia di quel club e del problema serio che l’affligge.
Pochi gironi dopo, col supporto di Stafford, il birraio decide di acquistare il club e di risanare tutti i suoi debiti, investendo i propri fondi personali per permettere ai giocatori di concludere almeno il campionato e iniziare quindi una nuova storia. Il 26 aprile 1902, infatti, il Newton Heath cesserà di esistere in quanto Davies decide di cambiare nome perché quella deve essere la nuova squadra di Manchester e, da allora e per sempre, il Newton Heath si chiamerà Manchester United e diventerà una delle squadre più vincenti del calcio.
Questa è una favola e spero vi abbia fatto sognare, il prossimo appuntamento col Calcio Story è a gennaio, quindi buon anno a tutti cari lettori.
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Lamine Yamal è il Golden Boy 2024: premiato anche Yildiz
Durante il consueto evento organizzato e presentato da Tuttosport, il ragazzo prodigio Lamine Yamal è stato premiato come Golden Boy 2024. Anche Yildiz premiato.
Nel grattacielo della Regione Piemonte l’appuntamento consueto con il Golden Boy è stato protagonista anche quest’anno. Il premio per il miglior giovane dell’anno ha visto una new entry.
Barcellona, Yamal vince il premio finale: gloria anche per Yildiz e Kayode
Tra le categorie più in vista dell’evento, oltre a quella dedicata al premio finale, troviamo anche quella che incorona il migliro giovane italiano e un’altra dove a scegliere il vincitore sono i tifosi sui social.
Partendo però dalla fine, come ci si aspettava è Lamine Yamal del Barcellona il vincitore dell’edizione 2024. La straordinaria stagione coi blaugrana e la vittoria di Euro 2024 hanno aiutato il classe 2007 a sbaragliare completamente la concorrenza.
Per l’età e quello che finora ha dimostrato sul campo, l’esterno ha pienamente meritato il riconoscimento e incarna alla perfezione il significato del titolo di Golden Boy.
Passando poi per le altre categorie troviamo Kayode, vincitore del Best Italian Golden Boy e Kenan Yildiz, incoronato dai tifosi e appassionati attraverso un sondaggio online.
Per quanto riguarda il mondo femminile la Golden Girl è Vicky Lopez, anche lei del Barcellona. Mentre per l’Italia la vincitrice è Giulia Dragoni della Roma.
Antonio Percassi ha ricevuto il riconoscimento come Best President in Italia.
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Milan, volti scuri dopo la vittoria contro lo Slovan Bratislava: Fonseca ancora in discussione
Milan, una dirigenza tutt’altro che contenta quella che si è vista ieri sera a Bratislava dopo la gara di Champions, nonostante la vittoria.
I tre punti non sono assolutamente bastati a riportare il sorriso negli ambienti rossoneri. I volti scuri di Furlani, Moncada e Ibrahimovic erano piuttosto eloquenti e nascondevano una profonda preoccupazione per un Milan che non migliora. Gli stessi errori, reiterati in maniera sistematica.
Piuttosto distoniche le parole di Paulo Fonseca il quale, nell’immediato post partita, ha dichiarato che ha visto dei miglioramenti. Tuttavia analizzando la gara con spirito critico, a parte il riusltato, si può parlare di tutto fuorché di miglioramenti, a maggior ragione trovandosi di fronte ad una squadra piuttosto deficitaria sotto diversi aspetti di campo.
Il tecnico rossonero è in discussione. A poco infatti è servita la vittoria di ieri e negli ambienti rossoneri, tramite una nostra fonte, emerge profondo malcontento e preoccupazione in merito all’operato del portoghese. La gara di sabato contro l’Empoli rappresenterà l’ennesimo crocevia, ma la situazione ad oggi sta probabilmente sfuggendo di mano.
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Caso ultras, Abodi: “Non mi aspetto sanzioni”
Il presidente della FIGC Andrea Abodi ha preso la parola sul caso ultras: ecco che cosa ha detto al margine di un evento organizzato da RCS.
Il caso ultras continua ad occupare le prime pagine della cronaca, giudiziaria e sportiva, visto che le indagini dei pm milanesi continuano a far emergere quella struttura sotterranea che legava parte del tifo organizzato di Inter e Milan alla criminalità organizzata.
Un’inchiesta che deve far riflettere il calcio italiano, partendo proprio dalle istituzioni, calcistiche e non. Proprio su questo punto è intervenuto il presidente Andrea Abodi, a margine di un evento RCS: “Da qualche giorno mi aspetto un segnale dalle istituzioni del mondo del calcio perché non venga sottovalutato il tema e che la federazione prenda una posizione, perché la giustizia sportiva non è un doppione di quella ordinaria. Ne ho parlato anche con i vertici federali”.
Conclude: “Non mi aspetto sanzioni, ma le norme federali e sportive prevedono che non ci siano rapporti, soprattutto di questo tipo, tra tesserati e delinquenti sotto forma di tifosi”.
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