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Calcio story, clamoroso al Cibali!
Catania – Inter del 1961 è stata una partita entrata di diritto nella storia del calcio per una frase memorabile che la riassunse in due parole pronunciate dal radiocronista Sandro Ciotti.
16 aprile 1961, al vecchio Comunale di Torino va in scena Juventus – Inter, una sfida che ha sapore di scudetto. I nerazzurri sono lontani quattro punti dai bianconeri e, vincendo, riaprirebbero completamente il discorso scudetto. Ma quel giorno il Comunale è stracolmo, la gente non trova più spazio sugli spalti e si riversa bordocampo. Aristide Guarneri, stopper dell’Inter, ricorda come i metri di distanza dal pubblico fossero pochi ma non c’era effettivamente pericolo. L’arbitro, però, dopo 31′ sospende la partita e il giudice sportivo, in seguito, dichiara la sconfitta a tavolino ai danni della Juventus. L’Inter, galvanizzata, riesce poi a raggiungere in vetta alla classifica i bianconeri ma qualcosa cambia, inaspettatamente.
Poco prima dell’ultima giornata, il giudice sportivo annulla il risultato di Juventus – Inter e ne comanda la disperazione. A quel punto l’Inter è di nuovo indietro di due lunghezze e, per sperare, deve battere il Catania. Ora, gli etnei erano già salvi e privi di motivazioni ma quella sfida assume un valore di rivalsa perché il mister interista Helenio Errera aveva definito i rossazzurri “una squadra di postelegrafonici“. Un insulto per i catanesi che, tramite il loro capitano Adelmo Prenna, rispondono alla dirigenza, che aveva offerto ricchi premi ai calciatori per perdere quella partita, risposero “No, ci dispiace. Ce la giochiamo”.
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Clamoroso al Cibali! Sandro Ciotti entra nella leggenda
Catania, stadio Cibali di Catania, 4 giugno 1961. L’Inter è demoralizzata dal rovesciamento del risultato maturato contro la Juventus mentre il Catania, molto motivato, gioca col sangue agli occhi. Racconta Giuseppe Gaspari che la squadra, durante l’allenamento, cacciò l’allenatore Di Bella e prepararono la partita da soli. Ha inizio dunque la partita, che entrerà nella leggenda col suo telecronista, Sandro Ciotti.
Al 25′ Mario Castellazzi raccoglie una respinta a seguito di un tiro dal centro dell’area e, dopo un stop di petto, scaraventa il pallone sotto l’incrocio, battendo Da Pozzo. 1-0 Catania, non è ancora finita ma l’Inter è stordita. L’arbitro De Marchi annulla il raddoppio allo stesso Castellazzi ma l’Inter non incide, Lindskog spreca una bell’azione e il cross di Morbello non trova nessuno. Per i catanesi Calvanese sbaglia in contropiede ma si rifà poco dopo: s’invola da solo verso la porta e sui di lui si avventa Facchetti che però, in scivolata, stende sì Calvanese ma anche Da Pozzo. Il calciatore etneo è il primo a rialzarsi e segna a porta sguarnita, 2-0. L’Inter non ci sta e tenta la reazione ma Lindskog spreca e Morbello centra la traversa. Poco dopo Balleri e Giavara vennero espulsi e così entrambe le squadre rimasero in dieci ma il risultato non cambiò. Al termine della sfida i tifosi catanesi si presero gioco degli avversari intonando il coro “Viva la Juventus“.
Intanto, alla radio, un commentatore della RAI, Sandro Ciotti, urlò al fischio finale “Clamoroso al Cibali!” spedendo direttamente nella leggenda sé stesso e le squadre protagoniste del match, sia in positivo che in negativo. La Juventus intanto aveva pareggiato col Bari 1-1, rendendo inutile il recupero contro i nerazzurri giacché ora le lunghezze erano tre e all’epoca i punti assegnati per la vittoria erano due.
Il 10 giugno andò comunque in scena Juventus – Inter coi nerazzurri che, per protesta, lasciò a casa la squadra titolare e mandò in campo la De Martino, come all’epoca si chiamava la Primavera. Era di sabato e Sandro Mazzola, all’epoca 19enne e capitano della squadra giovanile dell’Inter, doveva sostenere quel giorno tre esami per completare il quarto anni di ragioneria. A casa gli dissero che lo studio prevaleva sul calcio e che perciò non sarebbe andato a Torino. Per sua fortuna il preside si commosse e gli permise di sostenere gli esami di prima mattina. Superate brillantemente le tre prove, un’auto lo attendeva fuori dalla scuola e così a Torino Mazzola giocò titolare e trovò anche la gioia del goal su rigore.
La partita, però, terminò 9-1 per la Juventus cose sei reti di Sivori, che i compagni aiutarono a segnare per fargli vincere il pallone d’oro. Quella partita entrò nella leggenda anche per l’addio al calcio giocato di Gianpiero Boniperti, che al fischio finale regalò le scarpe al massaggiatore perché a lui non servivano più. Insomma, quel campionato 1960-61 ci regalò due partite che hanno scritto la storia del calcio.
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Atlanta United, Almiròn lascia la Premier e torna a casa
L’Atlanta United ha ufficializzato il colpo più importante della sua sessione di calciomercato. Miguel Almiròn torna in rossonero dopo l’esperienza al Newcastle.
Il paraguaiano ha scelto di accettare l’offerta del suo vecchio club probabilmente in ottica fine carriera. Le parti hanno deciso di non rivelare la cifra del trasferimento.
Atlanta, con Almiròn l’obiettivo è nobile
L’uscita ai quarti di finale della scorsa MLS contro Orlando City ha lasciato segnali sia positivi che negativi intorno allo United. Durante gli ultimi mesi ci sono stati alcuni cambiamenti, dall’allenatore ad alcuni membri della rosa.
L’ultimo però in ordine di tempo riguarda il ritorno di Miguel Almiròn, attaccante paraguaiano classe 1994. La prima esperienza ad Atlanta dell’ex Newcastle risale al 2018, quando il club fece il suo esordio ufficiale in MLS.
Con la maglia rossonera aveva collezionato 62 presenze condite da ben 21 gol e 21 assist. Poi al termine della seconda stagione è arrivato il trasferimento in Premier League a St. James’s Park. Gli ultimi 6 anni il giocatore li ha trascorsi proprio lì e ha messo insieme 223 presenze con 30 gol e 13 assist tra tutte le competizioni.
Ora il popolo della Georgia è pronto a riaccoglierlo e confidare nel suo straordinario talento per sperare nel titolo finale di campione d’America.
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Inter, l’agente di Frattesi rivela: “Era solo un’idea mia”
L’agente di Davide Frattesi, Giuseppe Riso, ha parlato all’esterno della sede nerazzurra a proposito di alcuni suoi assistiti. Frattesi in primis.
Il centrocampista ex Sassuolo è stato più volte accostato alla Roma ma non c’è mai stata una vera e propria trattativa tra i due club. L’agente ha chiarito ogni dubbio.
Inter, Frattesi non si muove: le parole dell’agente
Intervenuto all’esterno della sede del club meneghino, Giuseppe Riso ha risposto ad alcune domande.
Frattesi?
“Oggi non abbiamo parlato di lui. L’Inter non ha mai voluto assolutamente darlo. Era più un’idea mia”.
Avete parlato con la Roma?
“Sì, ma solo a inizio mercato, ripeto: è stata un’idea mia, né di Davide, né dell’Inter”.
Vuole rimanere all’Inter?
“Sì, l’ha anche detto”.
Segnale dunque rassicurante per i tifosi che potranno godere delle ottime prestazioni del centrocampista ancora per lungo tempo (il contratto scade nel 2028). Non ci sarà alcun movimento almeno per il momento e il giocatore è concentrato al massimo sul fare bene in maglia interista.
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Fenerbahce, Skriniar ha firmato
E’ ufficiale: Milan Skriniar è un giocatore del Fenerbahce. Il difensore slovacco lascia così il PSG, arrivando così in Turchia. Comunicato del club turco.
Oggi è arrivata l’ufficialità del passaggio del difensore slovacco Milan Skriniar al Fenerbahce. Così lo slovacco lascia il PSG, dove era stato relegato ai margini dal tecnico dei francesi Luis Enrique, arrivando così nella squadra allenata dal tecnico Josè Mourinho.
Fenerbahce, è ufficiale: arriva Skriniar dal PSG
Nuovo acquisto in casa Fenerbahce la squadra turca allenata da Josè Mourinho: Milan Skriniar, ormai ex difensore del PSG, ha firmato oggi con il club turco. C’è voluto qualche giorno di attesa, ma ora è arrivata l’ufficialità della firma come riportato da un comunicato ufficiale dello stesso club di Instabul: “”Benvenuto nella nostra famiglia Milan Skriniar” si legge così nel comunicato.
Poi, i dettagli della firma: “l nostro club ha raggiunto un accordo con il Paris Saint-Germain e il giocatore per il trasferimento in prestito. Milan Skriniar ha firmato un contratto che lo lega ai gialloblu fino al termine della stagione”. Quindi, l’arrivo del difensore slovacco è con la formula del prestito sino a giugno.
Il difensore slovacco, ex Inter, era ormai relegato ai margini nel PSG dal tecnico Luis Enrique, più volte non convocato sia in campionato che in Europa, così la decisione di cambiare aria, arrivando così in Turchia. Già c’erano state delle indiscrezioni sulla possibilità di portare in maglia gialloblù lo slovacco, vincendo la concorrenza dell’eterno rivale Galatasaray. Con il PSG, Skriniar ha totalizzato 29 presenze in 2 stagioni.
Ottimo rinforzo per Josè Mourinho, con la testa stasera alla partita di Europa League con i danesi del Midtjylland, decisiva per accedere alla fase successiva della competizione europea. Vedremo stasera cosa succederà in campo e quali destini avrà la squadra del tecnico portoghese, ma l’arrivo di Milan Skriniar può fare il salto di qualità alla squadra turca, anche in ottica campionato turco.
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