Il Milan sta affrontando questo ultimo mese di mercato estivo con l’intenzione di rinforzare il più possibile in vista delle nuova sfidante stagione, un progetto ambizioso che porterà finalmente il club a giocarsi la Champions League. Ma non solo, il progetto è appena all’inizio.
Paul Singer guarda avanti, il Milan è appena all’inizio del suo cammino e le ambizioni sono molte. Come tutte le cose però ci vuole tempo, quello stesso tempo che nel cosidetto calcio moderno non esiste più. Si vuole tutto e subito, pena essere estromessi dai palcoscenici che contano. Nemmeno i giovani hanno più tempo per crescere, alla prima partita storta sei già messo in discussione. E’ tempo di fermarsi un attimo a ragionare sugli errori del passato, sul presente e soprattutto su un domani di maggiore sostenibilità. Tutto questo la proprietà rossonera starebbe cercando di fare.
Il progetto della famiglia Singer sarà di medio termine, fino a qui gli investimenti sostenuti dal Fondo Elliott ammontano all’incirca a 710 milioni di euro, giusto per intenderci la famiglia Berlusconi in 31 anni di gestione ne aveva spesi poco più di 900. Numeri forti e che fanno perfettamente capire quanto il progetto Milan sia a cuore del management americano che starebbe cercando di tutto per costruire una proprietà in grado di stare in piedi da sola.
E per stare in piedi da sola servono i conti in ordine, questo anche per una futura rivendita del club, quindi nessuna esposizione verso banche, cosa peraltro già in essere, un unicum se stiamo a guardare in casa delle altre principali squadre europee che sono invece oltremodo esposte. Tutto questo nel futuro sarà meno sostenibile, il Milan sta tracciando la strada, chi vorrà stare in piedi dovrà seguirne le orme, chi non lo farà sarà fuori. Tranchant? Probabilmente sì, ma vie di uscite ce ne sono poche.
Come fare per mantenere la sostenibilità negli anni? Partecipare in maniera continuativa alle competizioni che contano, ergo essere presenti annualmente alla Champions League, ergo avere una squadra all’altezza. Le parole di Paolo Maldini erano state puntuali, tempestive e rispondenti alla mission aziendali, il Milan dovrà riuscire negli anni a venire ad essere costantemente presente in Europa pertanto l’obiettivo minimo nel breve termine sarà replicare la stagione scorsa, nel medio puntare alla vittoria dello scudetto.
Oltre agli sponsor che giocoforza stanno nuovamente tornando a bussare in Via Aldo Rossi grazie ovviamente ad un ritrovato appeal del marchio Milan, sarà fondamentale proseguire e perseguire quel discorso intrapreso dello stadio di proprietà. I tifosi possono rimanere tranquilli, la società alle spalle è forte, gli obiettivi sono ben chiari.
Tutto questo processo di rinnovamente non potrà non passare da un taglio del monte ingaggi in alcuni casi anche drastico. La proprietà vuole spendere il giusto, senza gli eccessi che hanno caratterizzato le annate precedenti. Verranno concesse adeguate deroghe per sforare in maniera considerevole il salary cap esclusivamente per giocatori classificati come top player. Per il resto verrà condotto un mercato oculato durante il quale sarà sempre più prezioso l’operato dei talent scout per andare a scovare giovani talenti in grado di esplodere una volta indossata la maglia rossonera.
All'Olimpico la Roma di Claudio Ranieri ospita l'Atalanta di Gian Piero Gaspeini. L'incontro è valevole…
Manchester United, dalle parti di Ruben Amorim interessa un giocatore in forza a un club…
Leicester-West Ham, match valido per la 14esima giornata di Premier League, sarà la prima di…
La FIGC ha aperto un'inchiesta poiché diversi direttori di gara italiani sono stati sanzionati dall’Agenzia…
Demetrio Albertini, ospite alla cerimonia del Gran Calà del Calcio, ha rilasciato delle dichiarazioni ai…
Bayern Monaco, Vincent Kompany ha parlato nella conferenza stampa odierna in vista del match di…