In casa Fiorentina è caos tra i giocatori delle varie nazionali e le norme stabilite dall’Asl sull’emergenza Covid. I giocatori della Fiorentina sono in “bolla” a seguito della positività di Callejon rilevata sabato scorso, ma alcuni giocatori hanno risposto alle proprie nazionali contravvenendo le disposizioni sanitarie.
Ieri sono partiti per le rispettive nazionali Vlahovic e Milenkovic (Serbia), Quarta (Argentina), Pulgar (Cile), Caceres (Uruguay) e Amrabat (Marocco).
Ieri Pradè, alla fine della presentazione in conferenza online di Prandelli, ha ammesso che la situazione non è chiara: da un lato la circolare della Fifa che la obbligava a mettere a disposizione i propri tesserati convocati dalle Nazionali (tutti partiti con voli privati) dall’altra le disposizioni delle Asl.
La Fiorentina stessa ha comunicato alle amministrazioni sanitarie e alla procura federale la partenza dei giocatori, che hanno deciso individualmente cosa fare. Alcuni, come i sopracitati, sono partiti, altri nonostante le convocazioni sono rimasti a Firenze: Dragowski, Kouamé, Biraghi, Castrovilli, Cutrone, Dalle Mura e Brancolini.L’azienda sanitaria fiorentinaha fatto sapere che prenderà tutti provvedimenti previsti in casi come questo. I calciatori, in pratica, rischiano una multa intorno ai 400 euro.
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