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Ceferin: “In Europa sempre più governi vogliono intervenire sullo sport. Sul futuro…”
Il presidente della UEFA, Aleksander Ceferin, ha parlato ai microfoni della DPA, in vista dell’europeo che inizierà a breve in Germania.
Le parole di Ceferin
Di seguito le parole del presidente della UEFA Aleksander Ceferin, rilasciate alla DPA in vista dell’Europeo che inizierà il prossimo 14 giugno:
“Se c’è una cosa che ho imparato in questi miei 56 anni e mezzo: non parlare mai troppo del futuro! La vita è meravigliosa e ti offre molte cose interessanti. Tutto è possibile. Qualunque cosa! Ma ora la mia attenzione è rivolta agli Europei“.
L’ultima grande preoccupazione per il calcio europeo è l’ingerenza di alcuni Stati nelle decisioni del mondo del calcio.
“Non voglio commentare le singole decisioni dei tribunali. Ma è davvero un problema il fatto che sempre più governi in Europa vogliano intervenire nello sport. E queste decisioni gli si ritorcerà contro. Il calcio è così forte grazie al nostro sistema.
Si può salire dalla quarta alla terza fino alla prima lega e poi qualificarsi a tutte le competizioni europee. Se questo è solo per le élite, allora il calcio non c’è più. Ed è per questo che dico: il sistema sportivo funziona da 100 anni. Organizzare sport è diverso dal vendere Pepsi-Cola o Coca-Cola . Tutti dicono sempre: hai così tanti soldi.
Ma ridistribuiamo il 97% delle nostre entrate nel calcio. Lo sport promuove la salute e insegna i valori ai bambini. Dovrebbe quindi essere trattato separatamente. E come avvocato penso che il diritto sportivo e il diritto europeo siano compatibili.
L’Europa non è in una situazione fantastica in questo momento. I governi europei hanno così tanti problemi da affrontare che non dovrebbero governare anche lo sport”.
Che cosa si augura?
“Spero che i politici abbiano imparato da questo. Cioè che non dovrebbe intervenire nelle questioni calcistiche. Se, come nel 2021, ci chiede di protestare contro il governo di un membro dell’Unione Europea, allora ci chiede chiaramente di influenzare una situazione politica.
Al contrario, non interferiremo mai nelle questioni politiche e chiederemo umilmente ai politici di non farlo nemmeno quando si tratta di sport. Quando si tratta di trattare con squadre o giocatori, la nostra posizione è chiara: non interverremo mai con fasce di capitano o cose simili.
Permettiamo tutto, non puniremo nulla. Rispettiamo la libertà di espressione purché non sia offensiva”.
Quale futuro ci sarà per il calcio europeo e per i giovani?
“Continuo a sentire che la generazione più giovane a quanto pare non segue più molto il calcio. Ma sempre più giovani giocano e guardano il calcio. E disponiamo anche di dati che suggeriscono che i tempi in cui i bambini presumibilmente passano solo il tempo al computer e non praticano sport stanno lentamente cambiando.
Nel mio paese natale, la Slovenia, oltre il 70% di tutti i giovani atleti iscritti gioca a calcio. Più persone hanno guardato la finale degli Europei 2021 tra Inghilterra e Italia negli Stati Uniti rispetto alle finali NBA. Quindi non sono preoccupato per il calcio. Non dobbiamo mai permettere ai grandi soldi di comprarlo e distruggerlo.
La sfida più grande è proteggere i club dall’acquisizione da parte di gruppi o hedge fund che non hanno una struttura proprietaria trasparente. Inoltre, la proprietà di più club rende più difficile far rispettare il Fair Play Finanziario.
E dobbiamo ancora trovare una soluzione definitiva a questo. Poiché l’interesse per gli investimenti nel calcio continua a crescere e questi investimenti sono essenziali per la crescita di questo sport, la domanda è: come possiamo essere abbastanza intelligenti da consentire questi investimenti in linea di principio? Ma fare attenzione che non danneggi lo sport? Gli investitori devono rispettare le regole, ma la questione è complessa.
Non abbiamo l’autorità delle forze dell’ordine. Possiamo chiedere documenti ai club, ma non possiamo sequestrare i loro computer per indagare sulle loro attività”.
Si conclude qui l’intervento di Ceferin.
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Matri: “Miracolo Thiago Motta. A Chiesa e Vlahovic manca…”
Alessandro Matri, ex attaccante della Juventus, in un’intervista a ‘IlBiancoNero’ parla di Fagioli, Thiago Motta e si espone sul duo bianconero.
Reduce da un’annata vissuta tra alti e bassi, ma terminata con il trionfo in Coppa Italia contro l’Atalanta e con la conquista di un terzo posto in campionato che certifica il ritorno in Champions League, la Juventus si presenterà ai nastri di partenza della prossima stagione con molte novità.
La panchina è stata affidata ad uno dei migliori tecnici emergenti (Thiago Motta) e la sensazione è quella che la Vecchia Signora possa essere tra le più attive in assoluto in questa sessione di calciomercato.
L’ex attaccante della bianconero, Alessandro Matri, intervenuto a ‘IlBiancoNero’ ha parlato di quelli che sono gli uomini dai quali bisogna ripartire.
Indice
Il miracolo di Motta al Bologna
“Difficile dire cosa aspettarsi. Si parla di un mercato importante in entrata. I nomi che si fanno sono nomi importanti. È stato preso un allenatore importante, che ha fatto un miracolo a Bologna“.
La curiosità Fagioli
“A me piace Bremer per la difesa. E sono curioso di vedere Fagioli, che è un giocatore che comunque è cresciuto molto, ha avuto quest’anno anche un po’ problematico. Sta dimostrando di essere un giocatore di grande valore nonostante quello che ha passato”.
Chiesa e Vlahovic
“Metto Vlahovic e Chiesa come i giocatori più importanti, ma manca ancora qualcosa per essere quei giocatori che possono fare la differenza”.
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Lazio, non solo Noslin dal Verona: i dettagli
La Lazio è vicina a completare due significativi colpi di mercato pescando dall’Hellas Verona ex squadra di mister Baroni.
I biancocelesti stanno per chiudere le trattative per portare a Roma Tijjani Noslin e Juan Cabal.
Due giocatori ben noti all’allenatore Marco Baroni, che ha avuto un ruolo cruciale nella loro crescita durante la scorsa stagione.
Tijjani Noslin è un giocatore duttile che può essere impiegato come centravanti, ala o trequartista.
La sua versatilità e capacità di giocare in diverse posizioni offensive lo rendono un elemento prezioso per il sistema di gioco di Baroni.
Il Verona valuta il calciatore circa 15/20 milioni.
Juan Cabal è un difensore versatile, capace di ricoprire sia il ruolo di centrale che di terzino.
La sua solidità difensiva e la conoscenza del gioco di Baroni lo rendono un acquisto strategico per rafforzare la retroguardia della Lazio.
Insieme a Noslin, la Lazio lo include nella valutazione complessiva di circa 20 milioni di euro. (ballano ancora qualche milione)
Impatto sulla Lazio
Con l’acquisizione di Noslin e Cabal, la Lazio aggiunge qualità e versatilità alla sua rosa.
Noslin offre opzioni tattiche in attacco, mentre Cabal rafforza la difesa con la sua adattabilità a più ruoli.
Questi acquisti permetteranno a Baroni di avere a disposizione giocatori di cui conosce bene le capacità, facilitando l’integrazione nel suo sistema di gioco.
Secondo indiscrezioni le trattative sono alle fasi finali, e rimangono da definire solo gli ultimi dettagli.
La cifra totale che la Lazio dovrà sborsare al Verona si aggira intorno ai 20 milioni di euro.
Una volta concluse le operazioni, Baroni potrà riabbracciare due giocatori che hanno avuto un ruolo determinante nella salvezza dell’Hellas Verona nella scorsa stagione.
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Milan, il primo acquisto di Fonseca…è un match analyst: i dettagli
Milan, in un momento in cui le principali big pongono le basi per rinforzarsi, i rossoneri lo fanno in una maniera un po’ diversa. Vediamo in dettaglio.
Il Milan prepara le mosse per il prossimo mercato. Tanti i nomi sondati, almeno una decina per reparto, come ormai ci hanno abituati negli ultimi anni.
Ma la notizia è che il primo vero acquisto fortemente voluto dal neo tecnico Paulo Fonseca non è propriamente un giocatore, bensì un match analyst.
Il nome è Nelson Diogo Duarte, un tempo anche al Porto, poi al Boavista, al Maritimo e infine all’Estoril.
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