Giorgio Chiellini ha deciso di fare rientro in Italia dopo l’esperienza negli USA. Ecco quale ruolo svolgerà, l’ex difensore, per la Juventus.
Giorgio Chiellini torna alla Juventus. L’ex difensore bianconero, e della Nazionale italiana, non sarà un nuovo rinforzo per Thiago Motta ma avrà un ruolo ben definito.
A raccontarlo, in una lunga intervista rilasciata ad ‘AS‘ prima di Spagna-Italia, è lo stesso Chiellini che si sofferma anche su altri temi.
“A settembre tornerò a Torino, che è casa mia, ma è stata una decisione di famiglia. Ho un contratto da ambasciatore con la Juventus che è stata la squadra della mia carriera, anche se è troppo presto per parlare del mio futuro. Devo continuare a imparare e accumulare energie per ricominciare al massimo”.
Chiellini si sofferma sull’Europeo del 2021, sottolineando che:
“A dicembre dell’anno precedente stavo pensando di ritirarmi. Mi ero appena operato il legamento crociato e non potevo avere continuità. Poi, essendo una persona testarda, ho iniziato a cambiare i miei metodi di allenamento, abbandonando i pesi e lavorando solo sull’elasticità e sulla postura.
Ho giocato ogni tre giorni, per sei mesi, e sapevo che sarebbe stato il mio ultimo Europeo al 100%: volevo godermelo e penso che si sia visto. Poi è arrivata la voglia di giocare anche il Mondiale ma quella competizione mi ha fatto solo stare male.
Vincere a Wembley è stata la più grande soddisfazione della mia vita da calciatore. Mi mancava un trofeo internazionale e penso di averlo meritato per tutte le volte che ci sono andato vicino”.
“La nuova difesa? Il migliore al momento è Bastoni, a livello tecnico ce ne sono pochi così e sta crescendo bene. Gioca in una difesa a tre, ma si scambia di posizione, si propone in attacco e ha un’enorme tranquillità nel toccare la palla”.
Non poteva di certo mancare un suo pensiero sul dualismo tra Cristiano Ronaldo e Leo Messi:
“Ho giocato con Cristiano e ho pensato che fosse incredibile, ma sono sicuro che chi ha giocato con Messi dica lo stesso. Per me erano sullo stesso livello, scrivevano pagine leggendarie alimentando la loro costante sfida, goal dopo goal.
Ricordo il mio primo incontro con Messi al ‘Trofeo Gamper’ del 2005: Capello mi ha inserito a centrocampo in un 4-4-2, con Pessotto terzino sinistro che marcava Leo e Cannavaro che raddoppiava. Alla fine del primo tempo eravamo sotto shock per quello che quel ragazzo stava combinando.
Cristiano è il giocatore che ha segnato più goal contro la mia Juventus, non è stato facile. L’argentino non ha mai segnato giocando contro di me, mentre CR7 lo ha fatto in tutti i modi possibili”.
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