Il Manchester City è stato escluso dalle coppe europee per due stagioni (2020/21 e 2021/22) per il mancato rispetto del Fair Play Finanziario: l’esclusione comincerà dalla prossima stagione, il club inglese è stato inoltre multato di 30 milioni di euro.
Il club è stato condannato per non aver rispettato i paletti dell’Uefa, sotto la sponsorship di Etihad, e aver più volte violato i paletti imposti dall’Uefa riguardo al Fair Play Finanziario.
La nostra redazione di questa sentenza e di questa squalifica lo aveva scritto già da giugno, ma poi la Uefa posticipò tutto fino a ieri.
La sanzione è stata riportata ufficialmente sul sito dell’Uefa, nota alla quale il City ha subito fatto seguire un comunicato ufficiale, nel quale annuncia che sporgerà ricorso al TAS per quanto deciso.
La severità dei provvedimenti adottati fa capire quanto gravi siano le violazioni del club inglese: il club sarà escluso per due anni dalle coppe dovrà pagare una multa di 30 milioni di euro. Il City è considerato colpevole di aver violato i controlli dell’Uefa tramite la sponsorizzazione di Etihad.
Di seguito ecco il comunicato emesso sul proprio sito ufficiale dall’Uefa:
“La UEFA prende atto della decisione della Camera arbitrale indipendente dell’Organismo di controllo finanziario del club (CFCB), emessa oggi, che includeva il seguente riassunto del suo contenuto ed effetto da annunciare come richiesto dalle Regole procedurali che regolano il CFCB:
“A seguito di un’audizione tenutasi il 22 gennaio 2020, la Camera Giudicatrice dell’Ente di controllo finanziario del club UEFA (CFCB), presieduto da José da Cunha Rodrigues, ha notificato oggi al Manchester City Football Club la decisione finale sul caso che è stato deferito dal CFCB Capo investigatore. La Camera dei giudici, dopo aver esaminato tutte le prove, ha riscontrato che il Manchester City Football Club ha commesso gravi violazioni del regolamento sulle licenze e sul fair play finanziario del club UEFA sopravvalutando le entrate della sua sponsorizzazione nei suoi conti e nelle informazioni di pareggio bilancio presentate alla UEFA tra il 2012 e 2016. La Camera dei giudici ha anche riscontrato che, in violazione del regolamento, il Club non ha collaborato alle indagini sul caso da parte del CFCB. La Camera dei giudici ha imposto misure disciplinari al Manchester City Football Club stabilendo che sarà escluso dalla partecipazione alle competizioni UEFA per club nelle prossime due stagioni (vale a dire le stagioni 2020/21 e 2021/22) e pagherà una multa di 30 milioni di euro. La decisione della Camera giudicante è soggetta a ricorso in Cassazione per lo Sport (CAS). Se il Manchester City Football Club eserciterà tale diritto, l’intera decisione motivata della Camera giudicante non sarà pubblicata prima della pubblicazione del premio finale da parte del CAS. Come rilevato dalla Camera dei giudici, il club ha il diritto di presentare ricorso contro questa decisione dinanzi al tribunale arbitrale per lo sport. Pertanto, la UEFA non commenterà ulteriormente questa decisione in questa fase.”
Subito dopo alcuni minuti dall’uscita della sentenza UEFA il Manchester City ha rilasciato sui propri organi ufficiali il seguente comunicato:
“Il Manchester City è deluso ma non sorpreso dall’annuncio di oggi della UEFA Adjudicatory Chamber. Il Club ha sempre anticipato la necessità di cercare un organo indipendente e un processo per considerare in modo imparziale l’intero corpus di prove inconfutabili a sostegno della sua posizione.
Nel dicembre del 2018, il capo investicatore dell’UEFA ha presentato in anteprima pubblicamente l’esito e la sanzione che intendeva comminare al Man City, prima ancora che fosse avviata qualsiasi indagine. Il successivo processo UEFA imperfetto e costantemente trapelato che ha supervisionato ha significato che c’erano pochi dubbi sul risultato che avrebbe prodotto. Il Club ha formalmente presentato reclamo all’organismo disciplinare UEFA, un reclamo che è stato convalidato da una sentenza CAS.
In poche parole, questo è un caso avviato dalla UEFA, perseguito dalla UEFA e giudicato dalla UEFA. Con questo processo pregiudizievole ormai concluso, il club perseguirà un giudizio imparziale il più rapidamente possibile e quindi, in primo luogo, avvierà il procedimento con il Tribunale Arbitrale per lo Sport (TAS), il prima possibile”.
La severità dei provvedimenti adottati fa capire quanto gravi siano le violazioni del club inglese: il club sarà escluso per due anni dalle coppe dovrà pagare una multa di 30 milioni di euro. Il City è considerato colpevole di aver violato i controlli dell’Uefa tramite la sponsorizzazione di Etihad.
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