Conte, un nome sulla bocca di tutti, e di tante squadre, vista la sua temporanea un’attività. Un allenatore che spesso divide i tifosi, ma che ovunque è andato ha saputo lasciare un segno.
Il nome di Antonio Conte è spesso ultimamente accostato alla panchina rossonera. Sappiamo diverse cose su di lui, lo stesso Cristiano Mezzi, nostro fidato collaboratore, ha spesso scritto nel dettaglio una trattativa che potrebbe accendersi nei prossimi mesi.
Di certo sappiamo due cose, Pioli lascerà a fine stagione e Conte è stato intrattenuto direttamente da Giorgio Furlani un mese fa. Sul taccuino della dirigenza vi sono anche altri profili, in ordine Thiago Motta, Farioli e De Zerbi, nonostante su quest’ultimo ci sia qualche punto interrogativo in più.
Ma perché Conte sarebbe nel posto giusto al momento giusto? Semplice, perché il Milan ha un progetto di crescita importante, ad oggi completato solo a metà. Nessuno della proprietà, Gerry Cardinale in primis, ha mai nascosto la volontà, e il desiderio, di riportare il Milan laddove stabilmente era collocato tempo fa, ossia protagonista in campionato, ma soprattutto in Champions League
. Una squadra dalla forte connotazione europea che già in parte negli ultimi anni sta tornando.E che dire degli stimoli del tecnico leccese? Dopo un anno di stop, iniziare una nuova avventura su una panchina diversa da Juventus ed Inter, con le quali ha vinto, rappresenterebbe per lui una sfida importante in quanto, in caso di altri successi, potrebbe annoverare il fatto di avere alzato trofei sulle tre panchine più importanti d’Italia, e non ce ne vogliano le altre squadre.
Veniamo al lato Milan. Conte rappresenterebbe per i giocatori rossoneri un vero e proprio segnale di discontinuità, di rottura. I giocatori ad oggi lamentano il fatto di non capire perfettamente come stare in campo, ne abbiamo dimostrazione da Musah e Loftus-Cheek, ed un tecnico deciso e preciso come il leccese porterebbe sicuramente maggiore disciplina tattica. E maggiore spirito di sacrificio in quanto, lo sappiamo, le squadre di Conte spingono a mille.
Tutto facile? Tutt’altro, perché a motivazioni e stimoli bisogna fare i conti con un ingaggio importante che Conte è disposto a rivedere al ribasso per rimanere in Italia. Egli è perfettamente consapevole, entro i nostri confini, di non potere chiedere le stesse cifre della Premier League, non vivendo fuori dal mondo. Tuttavia, difficilmente si muoverebbe per ingaggi inferiori ai 7 milioni di euro ed il “pacchetto Conte” impone anche un mercato importante, cosa che il Milan potrebbe garantire solo ed esclusivamente con la cessione di un big.
Insomma, tutto è ancora da vedere, capire e valutare. Rimaniamo tuttavia ancorati alle certezze che abbiamo oggi, Conte vuole ricominciare preferibilmente in Italia, Juventus ed Inter tengono ben saldi i loro rispettivi allenatori, il Milan comincerà la prossima stagione con un tecnico nuovo. Sono indizi, che non fanno una prova, ma si avvicinano molto.
Aggiornato al 16/12/2023 8:12
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