Giorni di agitazione causa il Coronavirus che sta mettendo in ginocchio praticamente buona parte d’Italia, parecchie le strutture chiuse ed una situazione ancora non chiara che potrebbe necessitare giorni, se non settimane, prima che venga definitivamente chiarita e si spera risolta. Giornalmente riceviamo aggiornamenti da parte delle istituzioni tutte al momento coese al fine di combattere con forza questa emergenza. Ovviamente anche il mondo del calcio si dovrà fermare, o verranno trovate soluzioni alternative al vaglio in questi giorni.
Il ministro dello Sport Spadafora ha deciso, la partita tra Juventus ed Inter di domenica 1° marzo verrà disputata a porte chiuse in accordo con la Federcalcio. Questa decisione ha già scatenato numerose polemiche proprio perchè la Juventus è una delle 10 squadre che non prevede il rimborso del biglietto in caso di partita disputata a porte chiuse pertanto gli abbonati sarebbero letteralmente furiosi per l’intera situazione che si sta delineando.
Purtroppo, a differenza di quanto un tifoso possa credere, il rimborso del biglietto non è automatico e si devono comunque seguire le condizioni generali del contratto. Ogni club quindi può decidere se rimborsare o meno il biglietto e, se il contratto non prevede tale pratica, rifiutarsi di conseguenza di effettuare il rimborso.
Come detto prima, sono in tutto 10 i club che non effettueranno alcun rimborso: Atalanta, Brescia, Genoa, Inter, Juventus, Lecce, Roma, Sampdoria, Spal ed Udinese in rigoroso ordine alfabetico.
Essi sottolineano infatti che coloro i quali acquistano un biglietto per un evento sono del tutto consapevoli che lo stesso potrebbe non avere luogo per cause estranee al volere dei club, tra cui rientra appunto la decisione presa da Gravina di giocare comunque, ma a porte chiuse. Trattasi quindi dei famosi eventi di causa maggiore su cui nulla può fare il club, questa è la presa di posizione delle suddette società.
Diversa invece la posizione del Milan che è disponibile ad aprire ad un rimborso solamente nel caso in cui la variazione di data superi i 7 giorni, senza quindi fare menzione alcuna sulla possibilità o meno di giocare a porte chiuse. Nel caso specifico della prossima gara, ossia Milan-Genoa, il club rossonero sta predisponendo il rimborso per i tifosi abbonati.
I restanti 8 club adotteranno misure diverse, Bologna, Parma, Torino e Fiorentina infatti prevedono il rimborso sia dei biglietti che degli abbonamenti con il calcolo pro quota. La Lazio invece predisporrà un tagliando sostitutivo,a esclude comunque la possibilità di chiedere un risarcimento per danni.
Diverso discorso per il Sassuolo e Verona che prevedono il rimborso solo ai possessori del biglietto, ma non a chi è abbonato.
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