Crisi Milan, la situazione pare essere arrivata ad un crocevia piuttosto importante. Deve arrivare un segnale forte, ad iniziare dallo stesso allenatore
Una cosa sono i risultati sul campo ed un’altra la tenuta dello spogliatoio. Può esserci infatti un organico unito, coeso, che rema dalla stessa parte, per riprendere le parole di Florenzi, ma che non arriva al risultato per una serie di motivi e di sfighe. Come, d’altro canto, può esserci uno spogliatoio disunito, una sorta di polveriera come sembra l’attuale rossonero.
Mi aspetto un segnale da Pioli. E non voglio sentire che la squadra lavora ed i risultati non arrivano. Perché non è così!
Qualcosa si è evidentemente rotto e i giocatori
in discussione con Pioli, ultimo in ordine temporale Theo Hernandez, sono sempre di più. Ho difeso l’allenatore parmense in più di una circostanza e sono disposto ancora a farlo, tranne nel caso voglia far vedere cose non vere. Ed è questo il caso.Ci vuole maggiore umiltà ed il gesto di alzare la mano spesso viene visto come un appello coraggioso affinché le cose possano andare meglio, anche grazie l’intervento di qualcun altro (Ibrahimovic?).
Stare fermi è sempre sbagliato e Pioli, con questa mossa, si sta scavando da solo la fossa. Solo ed esonerato. Questo potrà accadere se non si interverrà subito. Ma la prima mossa spetterà a lui.
Aggiornato al 06/11/2023 9:37
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