Le bombe di Vlad
Daniele Garbo analizza l’11ª giornata
![Serie A](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2022/12/Screenshot_2022-12-20-11-06-35-44_1c337646f29875672b5a61192b9010f9-e1671532044151.jpg)
Intervista al Direttore editoriale della redazione “Le bombe di Vlad” Daniele Garbo sui temi più importanti del campionato
Direttore, le ultime due giornate di campionato hanno visto il Napoli recuperare un insperato pareggio in casa contro il Milan e vincere il Derby campao contro la Salernitana. Possiamo dire che la squadra di Garcia è uscita dal suo periodo di crisi?
“Mi sembra un po’ prematuro affermare con certezza che i partenopei siano usciti dalla crisi. I segnali sono incoraggianti. La squadra dopo un primo tempo non proprio esaltante ha recuperato una partita che sembrava persa contro il Milan, trovando un Raspadori in splendida forma.
Ora c’è da capire come ritornerà in campo Osimhen, che è tornato dalla Nigeria ma che deve essere ancora recuperare e con tutta probabilità salterà alcune partite a gennaio per la Coppa d’Africa.
Garcia ha incontrato molte difficoltà sul suo cammino fino ad ora, ma vista la qualità della rosa ,credo che pur non mostrando un gioco esaltante alla fine credo che i partenopei abbiano ottime possibilità di finire tra le prime quattro”
La Roma fa risultato tra le mura amiche contro un ottimo Lecce. Lukaku e Azmoun ribaltano il risultato nei minuti di recupero. Ma come mai la compagine giallorossa fatica così tanto? Siamo sicuri che sia solo per colpa di un organico lacunoso oppure qualche responsabilità è anche dell’allenatore?
“Come già ampiamente detto, il mercato della Roma seppur fatto di alcuni nomi importanti è stato estremamente lacunoso. Ha preso dei giocatori che non sono sani fisicamente e che passano più tempo in infermeria che in campo (vedi Renato Sanches), perdendo un calciatore fondamentali come Matic.
Ora la squadra esprime un calcio antico fatto di ripartenza e contropiede senza un’identità di gioco definita, che si affida spesso alle giocate dei singoli, non è un caso che qualche tempo fa lo stesso allenatore portoghese disse che esistevano due versioni della Roma, una con Dybala e una senza Dybala, e questo per una squadra che vuole puntare ad arrivare in Champions League non è accettabile.”
Rimanendo in ambito Roma, hanno sicuramente fatto scalpore le dichiarazioni di Mourinho pre derby. Secondo lei le continue lamentele sul calendario corrispondono ad un atteggiamento professionale dell’allenatore portoghese?
“Mourinho è un maestro della comunicazione, un grande affabulatore che anche quando a ha torto riesce, attraverso le parole, ha fornire argomentazioni che fanno si che lui passi dalla parte della ragione. In una settimana calda come quella del derby la sua attività di comunicatore è fondamentale per scaldare l’ambiente.
Non mi sono piaciute invece le sue dichiarazioni riguardo al fatto che alcuni giocatori siano approdati in giallorosso perché “rotti”. Se fossi stato il presidente dei giallorossi gli avrei immediatamente fatto una tirata d’orecchie”
L’Inter sembra la squadra da battere. Sette punti sulla quarta e pare che nessuna squadra riesca a mantenere il suo ritmo. Ora possiamo dire che è la favorita numero uno per la conquista dello Scudetto?
“Si, la squadra sembra essere maturata in alcuni aspetti che nelle due precedenti stagioni gli hanno impedito di conquistare il titolo. Hanno trovato uno nuovo leader straordinario come Lautaro Martinez che sta finalmente dimostrando tutto il suo enorme potenziale e anche Simone Inzaghi sembra essere maturato dal punto di vista tattico, visto l’ottimo gioco mostrato fino ad ora in Italia ed in Europa.
Unico punto dolente se devo dire, è quello di una rosa molto corta a livello del reparto offensivo. Lo scorso anno c’era abbondanza perché Dzeko seppure in età avanzata, ti assicurava una certa continuità di rendimento e poteva essere un ottimo rincalzo sia di Lautaro che di Lukaku, ora ci sono Arnautovic che fisicamente non offre moltissime garanzie e Sanchez che ha ottimi mezzi tecnici ma non si può pensare che possa sostituire Lautaro e Thuram.”
Capitolo Milan: Pioli sembrava sulla graticola, ma la vittoria in Champions League contro il Psg sembra aver rimesso, almeno per il momento, le cose apposto. In campionato però le cose non vanno come ci si aspettava. A cosa è dovuto secondo lei questa doppia versione dei rossoneri?
“La vittoria in Champions League è stata frutto di una grande prestazione di squadra e di una magnifica prestazione di uomini chiave come Leao, Giroud e Loftus-Cheek.
Il portoghese ha stravinto la sfida con Mbappè che è sembrato l’ombra di se stesso. Purtroppo Leao a differenza di Mbappè non riesce ad essere un Campione degno di questo nome, perché non ha continuità di prestazioni.
Quanto a Pioli è un ottimo allenatore e durante la sua avventura milanista ha resistito a molte tempeste. Ovvio che prestazioni come quelle mostrate sia nel secondo tempo del Maradona, sia nel match casalingo contro l’Udinese non sono accettabili.
Spero per il Milan e che per i suoi tifosi che a Gennaio possano comprare un centravanti in grado di far si che Oliver Giroud possa tirare il fiato visti i suoi 37 anni.”
La Juventus continua a vincere e si candida seriamente a diventare l’antagonista dell’Inter per la vittoria dello Scudetto. Riuscirà a tenere questo ritmo fino a fine campionato?
“La squadra è stata costruita ad immagine e somiglianza del suo allenatore. Non ha un buon gioco, ma è molto concreta e sfrutta al massimo l’abbondanza della sua rosa.
Nessuna squadra italiana può contare sul parco attaccanti della Vecchia Signora e questo a lungo andare potrebbe essere un fattore determinante per la classifica finale. Il mercato di gennaio potrà dare al tecnico toscano la possibilità ci completare una rosa che ha centrocampo ha delle lacune a livello tecnico, vista anche la squalifica di Fagioli.
Bisogna aggiungere che non ha ancora trovato squadre all’altezza che possano competere con il livello della sua rosa. Vincere aiuta a vincere, ma aspettiamo test più probanti per poterci esprimere definitivamente.”
Una delle squadre di questo torneo è il Bologna, che sta facendo davvero ottime cose. Dove può arrivare secondo lei la squadra di Thiago Motta?
“Il Bologna è una squadra che in fase di calciomercato ha cambiato molto. Ha inserito molti volti nuovi e tutti di ottimo livello. Non era facile per Thiago Motta ripartire senza due leader come Dominguez ed Arnautovic. Hanno trovato il giovane attaccante Zirkzee che sembra davvero essere un ottimo prospetto.”
![Zirkzee](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2023/08/WhatsApp-Image-2023-08-27-at-23.40.04-2-245x300.jpeg)
Zirkzee e Karlsson
Zona B: Salernitana a picco dopo il cambio in panchina, Cagliari in netta ripresa grazie alla cura Ranieri. Forse i campani hanno fatto male a cambiare?
“Io lo dico da tempo. Il cambio dell’allenatore non credo fosse la soluzione ideale per la Salernitana. Avevano un ottimo allenatore sulla panchina come Paulo Sousa, forse il cambio poteva essere fatto a livello dirigenziale.
L’inesperienza del presidente Iervolino potrebbe costare caro alla Salernitana. I miei complimenti invece al Cagliari e a Claudio Ranieri che in una settimana non solo ha passato il turno in Coppa Italia ma ha anche abbandonato le acque agitate dell’ultima piazza in classifica rilanciando le proprie ambizioni di salvezza.”
Le bombe di Vlad
Arbitri e protocollo Var, quanti “orrori”
![Serie A](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2019/10/arbitri.jpeg)
Il mondo del calcio continua a interrogarsi sulle anomalie del protocollo VAR, con episodi sempre più frequenti che ne mettono in luce le contraddizioni e i limiti. Gli ultimi casi, accaduti in Milan-Udinese e Inter-Fiorentina, evidenziano storture regolamentari che rischiano di compromettere la credibilità del sistema di assistenza video agli arbitri.
Il caso Tomori: un rosso evitabile
Sabato pomeriggio, Fikayo Tomori è stato espulso per somma di ammonizioni dopo un fallo su Colombo. La decisione arbitrale è stata viziata da un errore precedente: l’attaccante dell’Udinese si trovava chiaramente in posizione di fuorigioco, un aspetto evidente a chiunque avesse un monitor a disposizione, ma non al guardalinee, posizionato male.
L’azione avrebbe dovuto essere fermata in anticipo, evitando il contatto e la successiva ammonizione che ha portato all’espulsione del difensore rossonero.
A rendere il tutto ancora più paradossale è il fatto che, se il fallo fosse stato giudicato da cartellino rosso diretto, il VAR sarebbe potuto intervenire.
Trattandosi però di una seconda ammonizione, il protocollo non ne consente la revisione. Questo significa che, paradossalmente, Tomori avrebbe dovuto commettere un fallo ancora più grave per poter essere “salvato” dal VAR. Un’assurdità che dimostra l’inadeguatezza delle attuali regole di intervento.
Il gol irregolare dell’Inter: un errore evidente
Ieri sera, un altro episodio ha sollevato perplessità sull’efficacia del VAR. Durante la partita tra Inter e Fiorentina, i nerazzurri hanno sbloccato il match grazie a un autogol di Pongracic, nato da un calcio d’angolo concesso ingiustamente.
Il cross di Bastoni che ha originato l’azione era chiaramente oltre la linea di fondo, ma il guardalinee, ancora una volta mal posizionato, non ha rilevato l’irregolarità.
Il problema principale sta nel fatto che, secondo l’attuale protocollo, il VAR non può intervenire per correggere errori legati alla concessione di corner, rimesse laterali o calci di punizione, a meno che non si tratti di una situazione di gol/non gol. Inoltre, una volta che il gioco è ripreso con il calcio d’angolo, l’azione viene considerata “nuova”, impedendo qualsiasi revisione della decisione iniziale. Questo limite normativo ha permesso che un gol irregolare rimanesse convalidato, minando ulteriormente la fiducia nel sistema.
Un protocollo da riformare
Questi episodi dimostrano quanto il regolamento VAR necessiti di una revisione urgente. Il principio fondante della tecnologia è correggere errori chiari e oggettivi, eppure le attuali norme impediscono proprio di intervenire nei casi più evidenti.
È comprensibile che su un fallo di mano o un contatto in area possa esserci una componente discrezionale, ma situazioni come quelle di Tomori e dell’Inter non lasciano spazio a interpretazioni: si tratta di errori tecnici e regolamentari che il VAR dovrebbe poter correggere senza limitazioni imposte dal protocollo.
Il calcio ha accolto la tecnologia per garantire maggiore giustizia e trasparenza, ma se il sistema è ostacolato da regole che impediscono di correggere gli sbagli più evidenti, allora il rischio è che il VAR, anziché essere una risorsa, diventi un ulteriore elemento di frustrazione.
È arrivato il momento di sistemare queste distorsioni prima che la credibilità dell’intero sistema arbitrale venga compromessa irrimediabilmente.
(Foto: DepositPhotos)
Le bombe di Vlad
Nuovo stadio e settore giovanile: Le priorità del Napoli
![De Laurentiis](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2021/01/de-laurentiis-1.jpg)
Il Napoli si trova a dover affrontare una questione ormai non più rimandabile: lo Stadio Diego Armando Maradona è diventato troppo piccolo e obsoleto rispetto alle ambizioni del club e della città.
La sfida contro l’Udinese ha visto 50 mila tifosi sugli spalti, ma la domanda di biglietti è stata nettamente superiore all’offerta, segnale chiaro della necessità di un impianto più capiente e moderno.
Euro 2032: un’occasione persa?
Oltre alla questione della capienza, emergono anche problemi infrastrutturaliche potrebbero tagliare Napoli fuori da eventi internazionali di rilievo. Con Euro 2032 assegnato a Italia e Turchia, la città partenopea è attualmente in ritardo rispetto ad altre candidate per ospitare partite del torneo. La FIGC ha già individuato quattro città ospitanti: Roma, Milano, Torino e Firenze. Per il Sud Italia, la competizione è accesa tra Palermo e Bari, mentre Napoli sembra al momento tagliata fuori dalla corsa.
Un danno economico per il club
Per il Napoli di Aurelio De Laurentiis, la mancanza di uno stadio di proprietà rappresenta una perdita economica considerevole. Secondo le stime, il club azzurro rinuncia ogni anno a circa 100 milioni di euro di potenziali ricavi. Il presidente ha più volte parlato di un restyling del Maradona o della costruzione di un nuovo impianto, ma finora i progetti non si sono concretizzati. L’ultima dichiarazione ufficiale risale a dicembre, quando De Laurentiis annunciò aggiornamenti dopo un viaggio negli Stati Uniti, ma da allora nulla di concreto è stato comunicato.
Centro sportivo e settore giovanile: urgenze da risolvere
Oltre alla questione dello stadio, il Napoli deve affrontare altre due criticità strutturali: la mancanza di un centro sportivo di proprietà e le difficoltà nelsettore giovanile. Attualmente, la squadra si allena a Castel Volturno, una struttura in affitto almeno fino al 2026. De Laurentiis sta valutando terreni per un nuovo centro sportivo, ma i tempi di realizzazione potrebbero slittare addirittura al 2027.
Il settore giovanile rappresenta un altro nodo da sciogliere. La Primavera del Napoli non riesce a fornire talenti pronti per la prima squadra e non ha nemmeno un livello competitivo adeguato per supportare gli allenamenti settimanali della rosa maggiore. Un progetto di rilancio è stato annunciato da tempo, ma i risultati tardano ad arrivare.
L’opportunità offerta dalla cessione di Kvaratskhelia
La recente cessione di Khvicha Kvaratskhelia per 75 milioni di eurorappresenta un’importante risorsa economica per il Napoli. Il club ha già confermato che questi fondi non saranno destinati alla copertura del bilancio, lasciando spazio all’ipotesi di un investimento strutturale.
Potrebbe essere l’occasione giusta per dare finalmente il via ai lavori per un nuovo stadio o un centro sportivo di proprietà, segnando una svolta cruciale per il futuro della società e della città.
(Foto: DepositPhotos)
Calciomercato
Calciomercato: Le pagelle delle venti di Serie A
![Calciomercato Live](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2024/12/calciomercato1-1.jpeg)
La sessione di calciomercato invernale 2025 è oramai archiviata. Un mercato quantomai attivo e nel quale sono state diverse le operazioni di rilievo soprattutto negli ultimi giorni.
Tra tutti spicca la rivoluzione del Milan, ma nello specifico andiamo a vedere come si sono comportate le 20 squadre di Serie A.
Queste le pagelle:
Atalanta
In casa Atalanta l’emergenza infortuni nel reparto arretrato ha costretto la società ad intervenire in quel reparto. Per questo è stato acquistato Posch dal Bologna che si giocherà il posto con Djimsiti.
Ha lasciato il club invece Zaniolo che si è diretto verso Firenze dove troverà un ambiente nel quale potrebbe trovare maggiore continuità. Ad occupare il suo posto ci sarà invece Maldini, già nella lista di Percassi dalla scorsa estate.
Nel complesso un mercato positivo per la Dea che ha fatto ciò che doveva senza andare ad acquistare giocatori al di sotto degli standard del club. Curiosità per capire se ci sarà la definitiva esplosione di Maldini agli ordini di Gasperini. Voto 7.
Bologna
Particolari operazioni da segnalare per i rossoblù in realtà non ce ne sono. Il posto di Posch è stato occupato da Calabria che potrà portare esperienza per la conquista di un posto in Champions. In uscita invece registriamo l’uscita di Iling-Junior dopo 6 mesi per fine prestito e quella di Urbanski in prestito al Monza. Voto 6.
Cagliari
Anche il Cagliari non è stata fra le società più attive di questo calciomercato. Nicola probabilmente ha voluto confermare un blocco che negli ultimi tempi ha dato risposte importanti. Escono Lapadula, Azzi, Wieteska e Scuffet a fronte dell’arrivo di Caprile dal Napoli che va a sostituire l’ex Udinese. Per la porta è un upgrade. Voto 6,5.
Como
Tra le squadre impegnate nella lotta salvezza lo scettro di regina se lo prende il Como. La proprietà Hartono ha assecondato in tutto il proprio allenatore per mantenere la categoria acquistando un giocatore al giorno. In ordine. Ikonè dalla Fiorentina che potrà garantire la capacità di spaccare le partite. Diao dal Real Betis che abbiamo già conosciuto e potrebbe esplodere come Paz.
Caqueret dal Lione è un giocatore di esperienza che non avrà il posto garantito ma rappresenta un’alternativa importante per Fabregas. Da non sottovalutare la personalità di Valle, difensore arrivato dal Barcellona che già nell’ultima di campionato ha dato ottime risposte.
Sull’esterno è invece arrivato Vojvoda dal Torino che ha alternato partite buone a meno buone. Per finire i colpi più mediatici. Dele Alli prova a rilanciarsi dopo gli anni in Premier, mentre Douvakis, attaccante della Grecia, è un colpo interessantissimo. Prende il posto di Belotti che in uscita è stata l’operazione più importante in direzione Benfica. Voto 8.
Empoli
In casa Empoli pochissime operazioni. Arriva Silvestri per la porta e Kouamè dalla Fiorentina che potrà dare qualcosa in più in attacco. In uscita Ekong, Belardinelli e Perisan. Voto 6,5.
Fiorentina
La viola è stata protagonista soprattutto delle ultime ore. Dentro Zaniolo e Fagioli, fuori Sottil e Biraghi. Tra le altre operazioni segnaliamo l’arrivo del talento Ndour, Folorunsho (sostituto di Bove) e Pablo Marì, che Palladino conosce bene. Ceduti invece Ikonè e Martinez Quarta che nella passata gestione erano state pedine importanti. Voto 7.
Genoa
La squadra di Vieira ha concluso diverse operazioni, ma nessuna di queste potrebbe spostare tantissimo il destino dei rossoblù. Tra gli arrivi più intriganti quello di Cornet che si giocherà un posto con Zanoli come ala destra. Capitolo uscite: Vogliacco al Parma e Gollini alla Roma sono quelle più rilevanti. Nel complesso un mercato che non scalda, ma potrebbe essere comunque funzionale alle idee del tecnico. Voto 5,5.
Inter
I nerazzurri sono i campioni in carica e la squadra più forte. Non avevano bisogno di grossi movimenti. E’ uscito Buchanan rimpiazzato da Zalewski, che forse ha maggiore attitudine ad entrare a gara in corso. Via in prestito il giovane Palacios. Voto 6.
Juventus
Giuntoli doveva rinforzare sia il reparto arretrato che quello d’attacco. Numericamente lo ha fatto ma gli arrivi di nomi come Kelly, Veiga e Costalasciano qualche dubbio soprattutto per la formula e le cifre. 18 milioni per Kelly, riserva del Newcastle, e 14 per Costa. In prestito secco oneroso invece Veiga. Il tutto dopo che sono falliti gli assalti ai vari Silva, Tomori, Hancko e Danso.
In avanti invece lo sbarco di un talento come Kolo Muani rappresenta un notevole upgrade, seppur in prestito secco. In uscita ha salutato capitan Daniloe Fagioli dopo 11 anni di Juve tra giovanili e prima squadra. La rivoluzione è ancora in corso e non tutte le operazioni, ad oggi, sono state sagge. Voto 6,5.
Lazio
Non benissimo la Lazio di Lotito che ancora una volta è stata parsimoniosa nell’andare a rinforzare una rosa che sta volando, ma che avrebbe avuto bisogno di qualcosina in più per sognare in grande. Sono arrivati Ibrahimovic dal Bayern, Provstgaard dal Velje e Belahyane dall’Hellas. Escono Castrovilli e Akpa Akpro. Voto 5.
Lecce
Per i salentini dovremmo fare forse due discorsi separati. Uno che riguarda il campo e un altro la società. Per quanto concerne il primo aspetto la partenza di Dorgu a fronte dell’arrivo di Sala è un downgrade clamoroso. Tuttavia Corvino ha incassato circa 40 milioni dal Manchester United che di fatto non potevano essere rifiutati.
Tra gli altri arriva Karlsson dal Bologna e sono usciti invece Hasa e Oudin. Dovendo dare un voto ci basiamo sul primo aspetto, quello del campo. Voto 5,5.
Milan
E giungiamo alla madre di tutte le rivoluzioni. In casa Milan è stato letteralmente sconfessato il mercato estivo. Se è vero che Emerson e Pavlovic alla fine non si sono mossi, è altrettanto vero che in caso di buone offerte lo avrebbero fatto. Offerta che invece per Morata è arrivata dalla Turchia. Escono inoltre Calabria e Bennacer rimpiazzati da Walker e Bondo.
In avanti ci sentiamo di dire che sono arrivati due talenti: Gimenez e Joao Felix. Il primo prenderà il posto di Morata con caratteristiche differenti, mentre il secondo freschezza e fantasia. Solo qualche anno fa fu pagato 127 milioni dall’Atletico Madrid. Ciliegina sulla torta l’arrivo di Sottil. Voto 8,5.
Monza
In casa Monza la situazione di classifica è abbastanza disperata ma Galliani ha provato comunque col mercato a cambiare il destino. Spiccano gli arrivi di Castrovilli, Palacios e Lekovic. Questi ultimi due per il reparto difensivo.
Tuttavia l’uscita di un uomo d’esperienza come Djuric e l’unico talento della squadra come Maldini rappresentano perdite notevoli. E non è nemmeno da sottovalutare quella di Pablo Marì, condottiero dell’ultima salvezza dei brianzoli. Voto 5.
Napoli
Un mercato difficile da commentare quello dei partenopei. Da un lato la cessione di Kvara finanzierà il mercato estivo, ma dall’altro ora Conte si ritrova Okafor al suo posto. I vari Garnacho, Adeyemi e Saint Maximin sono sfumati e l’ex Milan non è proprio il massimo. L’investimento non è stato fatto nemmeno in difesa dove Comuzzo rappresentava la prima scelta insieme a Dorgu volato a Manchester.
A centrocampo arriva Billing, che però fin qui è un oggetto misterioso. Via infine Caprile e Folorunsho. Il primo è stato rimpiazzato da Scuffet. Voto 4,5.
Parma
Più gli arrivi che le cessioni. Tra tutti spiccano quelli di Vogliacco, che sarà un nuovo pilastro della difesa, e Djuric che sa bene come ci si salva. Uscito invece Coulibaly che è volato in Premier direzione Leicester. Tra gli altri nomi nuovi: Lovik, Ondrejka e Pellegrino dal Velez. Voto 6,5.
Roma
Il mercato della Roma è stato orientato a far uscire chi non era contento di rimanere come Hermoso, a fronte di giovani interessanti come Nelsson e Rensch. Quest’ultimo già protagonista. Si aggiungono infine Salah-Eddine e Gourna-Douath.
Tra le altre cessioni invece quella di Le Fee dopo 6 mesi, Zalewski all’Inter e Dahl al Benifca. Gollini invece sostituirà Ryan. Tutto sommato una sufficienza con riserva dati i giovani che non conosciamo bene. Voto 6.
Torino
I granata mettono a segno due colpi molto interessanti come Casadei e Biraghi. Quest’ultimo lo conosciamo bene, mentre il giovane talento ex Chelsea potrà finalmente esprimersi nel nostro campionato dopo essere andato via dalla primavera dell’Inter qualche anno fa. In attacco arriva Salama, ma forse i tifosi si aspettavano qualcosa di più. Esce Vojvoda. Voto 6,5.
Udinese
L’unica vera operazione di rilievo in entrata per i bianconeri è l’arrivo di Solet che fin qui è stato già un grande protagonista. Intriga Valentin Gomez di ruolo difensore. Ceduti invece Ebosse ed Ebosele. Voto 6,5.
Venezia
I lagunari hanno fatto tanto mercato. Arrivano Zerbin dal Napoli, già in gol, Kike Perez dal Valladolid e Fila dallo Slavia Praga che dovrà sostituire Pohjanpalo. Qui infatti veniamo alle cessioni. Il finlandese ha salutato per volare a Palermo e con lui sono usciti anche Ellertson, Altare e Candela.
Senza girarci troppo intorno il grosso della valutazione passa attorno al cambio di centravanti. Pohjanpalo era una garanzia mentre Fila una scommessa. Per una squadra che deve salvarsi non è il massimo…Voto 5.
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