Daniele Garbo analizza l’8ª giornata

Ottava giornata di Serie A che vede il Napoli subire una dolorosa sconfitta casalinga contro la Fiorentina che fa traballare clamorosamente la panchina di Rudi Garcia. Il Milan vince una partita trhiller contro il Genoa e conquista il primato solitario in classifica, con i cugini dell’Inter che inseguono a due punti.

Riviviamo i temi più caldi dell’ultima giornata di campionato attraverso le parole di Daniele Garbo, Direttore editoriale della testata giornalistica “Le Bombe Di Vlad”.

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Direttore, la situazione in casa Napoli è rovente. Rudi Garcia dopo la clamorosa sconfitta interna contro la Fiorentina rischia davvero grosso. Si aspettava questo disastroso avvio di campionato dei partenopei?

“Rudi Garcia ha rotto un giocattolo praticamente perfetto. Ovviamente chiunque avrebbe preso il posto di Luciano Spalletti avrebbe avuto delle difficoltà, ma non in questo modo. Contro la Fiorentina si è vista tutta l’insofferenza dei calciatori nei suoi riguardi ed una pessima gestione tattica della squadra. Non mi sento però di dare tutte le colpe a lui, il vero colpevole di questo disastro è il presidente del Napoli, che dopo lo straordinario trionfo dello scorso anno, ha pensato bene ad ergersi ad unico grande arteficie dell’impresa del Napoli, cercando di ecclissare le stelle di Luciano Spalletti e di Cristiano Giuntoli.”

A questo punto l’esonero sembra sempre più probabile…

“Ma dal vertice avuto ieri pare che gli sia stata confermata la s..fiducia, ma la sua posizione sembra ormai compromessa. Se mi chiedi quali possano essere i nomi che possano prendere il suo posto sulla panchina azzurra al momento non ti saprei dire. Ciò che però posso dirti è che Antonio Conte, nome molto in voga tra i tifosi, potrebbe rivelarsi la peggiore scelta possibile da parte del presidente De Laurentiis. Il valore del tecnico non si discute assolutamente ma la rosa partenopea non è costruita per seguire i suoi dettami tattici. Penso a calciatori come Kvaratskhelia, che non è un giocatore in grado di coprire tutta la fascia, e fare la doppia fase, penso alla difesa a tre suo cavallo di battaglia da sempre. Ripeto, tutto è nelle mani di Aurelio De Laurentiis che ci ha spesso abituati a colpi di scena da cinema.

Direttore, parliamo ora delle due milanesi con il Milan capolista e l’Inter che incappa in un difficile pareggio casalingo contro l’ottimo Bologna di Thiago Motta. Chi vedi meglio per la corsa al titolo?

“L’Inter dopo il derby stradominato ha avuto la presunzione di sentirsi più forte di tutte (auto)cucendosi lo scudetto sul petto, e perdendo clamorosamente concentrazione inanellando due risultati negativi contro Sassuolo e Bologna, complice anche un crisi offensiva che rispecchia il mercato incompleto condotto dai neroazzurri. Lo scorso anno in attacco Simone Inzaghi poteva contare su gente come Dzeko, Lukaku, Correa e Martinez quest’anno invece hanno Sanchez a fine carriera, Arnautovic infortunato a lungo e i soli Thuram e Lautaro Martinez costretti agli straordinari. Il Milan invece dopo la batosta subita nel derby ha alzato il ritmo, lavorando duramente e senza ascoltare i rumors esterni. Ha trovato serenità nei giocatori nuovi penso a Rejnders e Pulisc su tutti. Se devo dire chi vedo favorito al momento preferisco aspettare, ma Inter Milan e Juventus, se regge il ritmo, sono le favorite per la vittoria finale

.

Vincono le due romane, rilanciandosi in campionato dopo una serie di prestazioni non proprio all’altezza. Queste due vittorie quali prospettive aprono per le squadre delle capitale?

“Una boccata d’aria per la Roma che ha vissuto una settimana davvero intensa. Abbiamo capito quale sarà il futuro di Josè Mourinho che ha praticamente svelato che allenerà in Arabia Saudita alla fine della sua avventura in giallorosso, e questo “libererà” la Roma dalla sua ingombrante ombra, ora i giallorossi dovranno pensare ad un tecnico giovane che possa avviare un nuovo ciclo e soprattutto far capire ai tifosi che per costruire un progetto vincente serve entusiasmo e soprattutto pazienza. La vittoria su Cagliari non era scontata, viste anche le voci di un possibile addio di Mourinho in caso di risultato negativo.

Sul fronte Lazio possiamo dire che la pesante vittoria sull’Atalanta, ha lasciato un messaggio molto importante per Maurizio Sarri.

Castellanos non è un bidone, è un buon giocatore che può sostituire egregiamente Ciro Immobile e dargli la possibilità di recuperare con calma dai suoi problemi fisici delle ultime settimane, e ha fatto capire all’allenatore toscano che i calciatori comprati in estate non sono poi così scarsi. Faccio riferimento a Gouendozi e soprattutto a Rovella, che ha finalmente preso in mano il centrocampo biancoceleste. Se continua di questo passo la Lazio potrà risalire la china e puntare all’Europa che conta.

…e la Fiorentina?

“La Fiorentina è la vera sorpresa del campionato, gioca bene, segna  fa divertire i suoi tifosi e gli amanti di questo sport. Merito di un allenatore giovane e capace come Italiano che nei tre anni sulla panchina viola ha fatto un percorso di crescita importante, portando i viola a sfiorare il trionfo europeo in Conference League, costruendo un sodalizio importante con alcuni calciatori su tutti Jack Bonaventura che a trentaquattro anni ha ritrovato la Nazionale. Italiano e Bonaventura sono stati compagni di squadra per pochi mesi al Padova nel 2010, quindi questo fa capire che non si tratta di un rapporto tra allenatore e calciatore ma tra due compagni di squadra. Quando al Fiorentina troverà anche un centravanti che riuscirà ad andare in rete continuità potrà agganciarsi in maniera solida al treno per la qualificazione in Champions League.”

Tra le squadre che stanno stupendo favorevolmente troviamo il Frosinone di Eusebio Di Francesco. Dove potranno arrivare i canarini?

“Grande merito va dato al presidente Stirpe che con pazienza ha saputo ripescare un ottimo allenatore come Di Francesco e assemblare una squadra di giovani calciatori che fino a questo momento hanno giocato un ottimo calcio. Non immagino dove possa arrivare il Frosinone perché siamo ancora ad inizio campionato ma le premesse sono davvero ottime, e una salvezza tranquilla potrebbe a questo punto essere solo un obbiettivo minimo per loro”

Chiudiamo con la zona retrocessione: Salernitana e Cagliari sempre più giù. A questo punto può essere utile un cambio di guida tecnica per le due squadre?

“Mha…la Salernitana per il dopo Sousa ha deciso di prendere Inzaghi che ha già allenato in piazze calde come Benevento e Reggio Calabria, magari potrà dare la scossa ad una squadra che sembra in crisi di gioco e d’identità. Quanto al Cagliari credo che prima di mettere alla porta uno come Ranieri bisogna pensarci due volte, visto e considerato che lo scorso anno ha preso la squadra a metà classifica in Serie B e li ha condotti in Serie A dopo una straordinaria rimonta. Piuttosto quello da fare è pensare a rendere l’organico degli isolani più forte e competitivo, cominciando a cercare di fare punti magari proprio dalla prossima giornata.”

Aggiornato al 11/03/2024 10:39

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Pubblicato da
Fabrizio Cocchiarone

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