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Daniele Garbo commenta la 29 giornata

Il campionato di Serie A continua a procedere spedito verso la fine della stagione, e insieme al nostro direttore Daniele Garbo, analizzeremo l’ultima giornata di campionato.

Sono ancora molti i verdetti da dare e la lotta per l’Europa e per la salvezza infiamma questo finale di stagione.

Come sempre affronteremo i temi più caldi della giornata alle parole di Daniele Garbo, firma illustre del giornalismo sportivo italiano

Direttore, impossibile non partire dal caso che vede coinvolti Francesco Acerbi e Juan Jesus. Che idea si è fatto a riguardo?

“Non posso esprimere un giudizio certo, ma trovo incredibile che ancora ascoltiamo questi episodi nel duemilaventiquattro. Chiaramente Acerbi nega, ma vi pare che se fosse “innocente” sarebbe stato allontanato dalla Nazionale?. Mi auguro che la giustizia sportiva analizzi con attenzione questo episodio e che nel caso si certificasse la colpevolezza del difensore dell’Inter, agisca attuando le giuste misure.”

Passiamo ai temi del campo, cominciando dalla Juventus che da pretendente allo Scudetto è passata ad essere la terza forza del campionato? Come commenta il tracollo bianconero?

“Nelle ultime otto partite ne ha vinta una sola. Ho visto Allegri molto nervoso  forse perchè sa che la sua posizione è sempre più in bilico nonostante abbia ancora un anno di contratto. Il pareggio contro il Genoa, oltre a sottolineare l’ottima stagione dei rossoblu, certifica che la squadra sta pagando la politica del “cortomuso” dell’allenatore toscano. Un altra problematica è quella di un calciomercato estivo e invernale da dimenticare. Hanno un centrocampo che non può essere paragonato ai migliori organici della nostra serie A. I risultato finale, per ora, non sembra in pericolo, Allegri sta centrando l’obbiettivo stagionale ma credo che a fine anno ci saranno da fare delle importanti riflessioni sul proggetto tattico dei bianconeri.

La Roma continua a vincere, De Rossi macina punti e sembra poter aspirare alla riconferma…

“Si, De Rossi sta dimostrando di essere un grande allenatore aiutato da una serie di fattori non da poco. Il primo è sicuramente il calendario che fino a questo momento è stato particolarmente benevolo con lui, ma anche perché la squadra gioca con molta più serenità vedono il proprio allenatore sereno e di conseguenza anche loro affrontano tutto con estrema serenità. Mi piace molto lo stie De Rossi, mai polemico, mai sopra le righe. Ripeto il mio augurio per lui, per i tifosi della Roma e per il movimento: Spero che resti dov’è perché credo che potrà fare qualcosa d’importante.”

In casa Lazio, dopo le clamorose dimissioni di Maurizio Sarri arriva il sergente Tudor. Come giudica questa scelta?

“In quest’epoca nessuno rassegna le dimissioni e nonostante spesso non sia d’accordo con Maurizio Sarri, con il suo stile e con il suo modo di rapportarsi alla stampa, devo dire che il suo è davvero un gesto di grande senso di responsabilità verso i calciatori e la società biancoceleste. Quanto all’arrivo di Tudor, posso dirvi che Lotito prima di contattare il tecnico serbo ha avuto contatti con Luciano Moggi che gli ha consigliato caldamente di prenderlo. L’ex allenatore di Verona e Marsiglia ha la fama del duro, ma ovunque è andato ha fatto bene, quindi credo che sia una buona scelta visto e considerato che ha firmato un contratto per un anno e mezzo, questo gli consentirà di pianificare già da ora la prossima stagione con più serenità.”

Direttore sembra che il Milan non ne sbagli una. Vince anche a Verona e scavalca la Juventus al secondo posto. Aumentano i rimpianti in casa rossonera?

“Onestamente non parlerei di rimpianti, parlerei di miracolo Pioli. Stefano Pioli sta facendo un autentico miracolo: secondo posto in campionato e quarti di finale di Europa League nonostante una Champions League non all’altezza delle aspettative. Sempre sulla graticola e con una rosa non proprio fortissima ha fatto davvero un grandissimo lavoro. Dati alla mano direi che lo riconfermerei a mani basse, ma bisogna capire da dove vuole ripartire la società il prossimo anno.”

Inter e Napoli non si fanno male. Un pareggio più utile ai partenopei che restano attaccati al treno Champions League. Direttore, Gli azzurri fanno bene a credere ancora nella qualificazione all’Europa che conta?

“Secondo me si, mancano ancora nove partite e ci sono ben ventisette punti in palio, con molti scontri diretti ancora da giocare. Il pareggio di di domenica è fondamentale per rimanere attaccato al treno Champions League. La squadra da quando è arrivato Calzona non ha ancora perso in campionato e se avesse vinto con il Cagliari e con il Torino, partite non vinte per dettagli, adesso staremmo parlando di tutt’altro impatto dell’allenatore sulla squadra. Dopo recuperi chiaved di uomini come Kvaratskhelia e Lobotka ora c’è da recuperare Osimhen tornato a mezzo servizio dalla Coppa d’Africa.”

Atalanta e Fiorentina non hanno giocato per il malore occorso al dirigente gigliato Joe Barone, il Bologna continua a vincere e sembra pronto al clamoroso piazzamento utile per la Champions League…

“Aspettavamo tutti che mollasse ma non perdono un colpo. Anche senza il suo asso offensivo Zirkzee il Bologna è andato in casa dell’Empoli e ha dominato. Sembrava una partita stregata grazie anche ad Elia Caprile che ha fatto miracoli, ma alla fine l’hanno spuntata con la voglia di vincere con il gioco che li sta contraddistinguendo in questa stagione. Permettimi di esprimere il mio augurio di pronta guarigione al dirigente della Fiorentina Joe Barone.”

Arriviamo alla lotta salvezza, un rebus sempre più complicato. L’unica squadra a fare bottino pieno è stato il Lecce. Intanto a Salerno via Liverani e dentro Stefano Colantuono. Direttore in che modo questa scelta può essere un fattore positivo?

“In nessun modo, ormai la Salernitana è praticamente in Serie B e difficilmente il quarto cambio di panchina può sovvertire una stagione contornata da errori clamorosi e di scelte scellerate. La vittoria del Lecce conta molto di più di tre punti, i pugliesi con questa vittoria hanno fatto un enorme balzo in avanti considerando che le altre hanno perso tutte. Il Frosinone è in serio pericolo, lontano parente della sfavillante squadra che ha eliminato i Campioni d’Italia in Coppa Italia e che ha mostrato un grande gioco nel girone d’andata. La lotta è lunga, e non escludo clamorosi ribaltoni.”

Aggiornato al 21/04/2024 13:22

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Pubblicato da
Fabrizio Cocchiarone

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